Da giovedì 23 a mercoledì 29 giugno 2022, il film documentario "
Jane by Charlotte" di
Charlotte Gainsbourg in cui racconta la madre
Jane Birkin torna in programma al
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
L’attrice Charlotte Gainsbourg decide di seguire con la macchina da presa la madre Jane Birkin, attrice e cantante icona provocatoria degli anni Sessanta e Settanta. Il pedinamento, punteggiato di interviste in cui spesso Charlotte appare a sua volta in inquadratura, prosegue per lungo tempo, spostandosi tra l’Europa e gli Stati Uniti.
A poco a poco emerge il ritratto di una donna, di una madre, il suo rapporto con la memoria, con il passato, con i figli, con i propri amori.
Come si può raccontare un'icona senza usare parole già dette e immagini già viste? Attraverso lo sguardo unico al mondo di una figlia. Lo dimostra Charlotte Gainsbourg in "Jane par Charlotte", documentario-tributo alla madre Jane Birkin che parte con delle riprese scomposte da backstage di quest'ultima al suo ennesimo concerto di successo. Poche scene dopo si svela la vera anima del film: non un fan movie ma un confronto serrato tra madre e figlia che è insieme un dialogo artistico, o meglio un monologo a due voci. Le unisce il sangue, il talento, la passione per l'arte, per la fotografia, per la musica, per quel Serge Gainsbourg che nel documentario citano a più riprese e di cui mostrano la casa-museo lasciata intonsa a Parigi.
Presentato al Festival di Cannes, il documentario racconta Jane Birkin, attrice, regista e cantante britannica, naturalizzata francese, attraverso le sue parole e le conversazioni che Charlotte intrattiene con lei, indagando, in modo inedito, la sua intimità e i lati più profondi. Al suo debutto alla regia Gainsbourg firma un'opera intima e personalissima, mai priva di stile e di interesse, giocando con la formula di archivio biografico familiare che nel suo caso specifico è anche profondamente artistico. Non si può considerare Jane Birkin la protagonista assoluta, ella è il nucleo centrale da cui poi emerge la vera intenzione della pellicola: indagare il rapporto madre-figlia, andare nel profondo di una relazione che sempre è stata governata dalla pudicizia di entrambe.
Quello che avviene davanti alla macchina da presa è la magia della rivelazione: è come se le due si stessero conoscendo per la prima volta in modo autentico. Un viaggio nel valore e nelle insicurezze della figura materna, nei sentimenti inespressi, incorniciato da inquadrature che esaltano questa intimità crescente. Un unico campo, statico, che le riprende entrambe durante le lunghe conversazioni di cui il documentario è costellato, talvolta alternando intensi primi piani, e fotografie scattate dalla stessa Charlotte, che esaltano dei dettagli di cui le due spesso stanno discutendo.
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