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giovedì 21 novembre 2024

Apriti Cinema: "Nostalghia" di Andrej Tarkovskij al Piazzale degli Uffizi di Firenze

03-08-2022

Mercoledì 3 agosto 2022, alle ore 21.45, l'arena estiva gratuita di Apriti Cinema al Piazzale degli Uffizi di Firenze propone il film "Nostalghia" di Andrej Tarkovskij, in versione originale russa con sottotitoli in italiano, in collaborazione con l’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij e CSC – Cineteca Nazionale, in omaggio al grande regista russo, cittadino onorario di Firenze, nel novantesimo anniversario dalla nascita. 

Regista leggendario, capace di lasciare con pochi titoli un segno indelebile nell’immaginario del pubblico, Andrej Tarkovskij è stato forse l’autore che con maggiore coerenza ha saputo trasformare il cinema in mezzo di esplorazione interiore, di ricerca dell’assoluto. Impresa che appare ancora più incredibile se si considera il contesto in cui è stata realizzata, quello dell’ostracismo del regime sovietico che lo spinse infine a un esilio doloroso. Il restauro di Nostalghia è stato realizzato nel 2022 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale a partire dai negativi di scena messi a disposizione da Rai Cinema S.p.A. Il direttore della fotografia del film Giuseppe Lanci ha supervisionato le lavorazioni di color correction. 

Il Conservatore del CSC – Cineteca Nazionale Alberto Anile sul restauro di Nostalghia di Andrej Tarkovskij: "La trama, se così si può chiamare, racconta di un poeta russo (Jankovskij) che cerca in Italia tracce di un antico compatriota musicista. Schiacciato dalla lontananza dalla patria e dalla famiglia, resta insensibile alle grazie della sua interprete, la botticelliana Eugenia (Domiziana Giordano), mentre porge orecchio alle profondità del folle Domenico (Erland Josephson). Finisce male: Domenico si dà fuoco a piazza del Campidoglio mentre il poeta russo crolla esanime dopo essere riuscito a percorrere una vasca termale con una candela accesa. Questa è la fabula, il contenuto vero racconta un’altra storia. Lento e denso come una preghiera, il penultimo film di Andrej Tarkovskij è il poema della lontananza e della fede, l’addio del regista a una patria difficile e ingrata, il suo personale elogio della follia, e un incantevole manifesto contro la dittatura della bellezza, scolpito su location mesmerizzanti: la chiesa sommersa di Santa Maria in Vittorino, le rovine dell’Abbazia di San Galgano, la cripta di San Pietro a Tuscania, la città arroccata di Calcata, la vasca termale di Bagno Vignoni. Inquadrature geometriche, sguardi in macchina, colonna sonora intrisa di canti, gocciolii, latrati, mentre la scena è continuamente allagata di pioggia, neve, acque termali, pozzanghere, ora in bianco e nero, ora a colori, ora con mezze tinte. Restauro difficilissimo questo della Cineteca Nazionale, reso possibile grazie a Beppe Lanci, il direttore della fotografia del film, che ha seguito e curato i lavori. Il risultato è un canto di lode alla vita, alla poesia, all’amore coniugale, a Dio. Meglio: la fiducia in qualcosa di superiore, a prescindere dal fatto che ci sia davvero. Come grida Domenico arrampicato sulla statua di Marco Aurelio, “qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi. Non importa se poi non le costruiremo, bisogna alimentare il desiderio." 

L’accesso è ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

La rassegna Apriti Cinema è organizzata dall’associazione Quelli dell’Alfieri, con la programmazione a cura del Cinema la Compagnia – Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione e con il sostegno delle Gallerie degli Uffizi ed è inserita nel cartellone dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze.

Per maggiori informazioni: www.cinemalacompagnia.it - www.fondazionecsc.it