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martedì 23 aprile 2024

"Nido di Vipere", il thriller/noir coreano di Kim Yong-Hoon al Cinema Spazio Uno di Firenze

15-09-2022
Una borsa, molti soldi... e un sacco di guai in un intreccio pericoloso dalle sfumature pulp: da giovedì 15 a mercoledì 21 settembre 2022 il thriller/noir coreano "Nido di Vipere" di Kim Yong-Hoon, con Do-yeon Jeon, Jung Woo-sung, Bae Sung-Woo e Yuh-jung Youn, arriva in programma al Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).

Quattro difficili individui le cui esistenze sono legate a una borsa piena zeppa di denaro che a ognuno occorre per motivi urgenti. Joong-Man era il proprietario di un ristorante fallito e ora lavora in una sauna. Un giorno rinviene in un armadietto una borsa contenente moltissimi soldi e decide di nasconderla nel magazzino così da potersene appropriare in caso nessuno si presentasse a reclamarla...

"Nido di Vipere" -in uscita nelle sale italiane il 15 settembre 2022 distribuito da Officine UBU- è l’opera prima di Kim Yong-Hoon che ne firma la regia e la sceneggiatura. Campione d’incassi a livello internazionale, è uscito nel 2020 in patria, dove ha ricevuto una tiepida accoglienza a causa della pandemia di Covid-19, per poi conquistare critica e pubblico durante la 49° edizione dell’International Film Festival di Rotterdam, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Una corsa che è proseguita l’anno successivo al Far East Film Festival di Udine, dove ha ricevuto il White Mulberry Award. Il film d’esordio di Kim Yong-hoon è un thriller dalle sfumature pulp di chiara ispirazione tarantinana che affonda le sue radici nella cinematografia coreana contemporanea. La critica sociale rivolta verso il sistema capitalista viene analizzata sotto un punto di vista narrativo ben costruito. Il piano sequenza d’apertura pone l’attenzione sulla vera protagonista: una borsa piena di denaro che passa tra le mani di un nutrito gruppo di personaggi molto differenti tra di loro, uniti solamente dalla brama e dall’avidità, che essa sia dettata dal bisogno o dall’amore per la ricchezza poco importa. La Corea del Sud, sede di una cinematografia che, al di là dell'Oscar a "Parasite" è da anni garanzia di qualità per il cinema di genere. In particolare di questo genere, il noir, in cui ha saputo assorbire la lezione del cinema americano e di quello di Hong Kong per trovare spesso forme nuove di grande interesse. "Nido di vipere" - (ma il titolo internazionale "Beasts Clawing at Straws", letteralmente "Bestie che si aggrappano alla paglia"), spiega tutto quel che c'è da sapere nel migliore dei modi - può vantare tutti gli ingredienti essenziali: valigie piene di soldi, donne fatali che non esitano a uccidere, indebitati in un gorgo di disperazione, tipi che si credono più furbi degli altri...Niente che i fratelli Cohen o Nicholas Ray non ci abbiano già mostrato, ma a volte anche il manierismo - se così lo si vuol chiamare - può rappresentare un godimento assoluto. Grazie al saggio utilizzo di una struttura a capitoli e ad una fotografia governata da contrastanti colori al neon e l’oscurità di una città che prende vita durante la notte, il regista riesce a mantenere alta la tensione che coinvolge fin dalla già citata prima sequenza. Assieme alla sceneggiatura ben congeniata, ad essere il punto forte del film sono le ottime performance degli attori, una menzione d’onore va a Jeon Do-yeon che ruba la scena fin dalla sua prima apparizione.

Per maggiori informazioni, programma e orari: www.cinemaspaziouno.it