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mercoledì 25 dicembre 2024

"Entre Dos Mundos", il festival del cinema iberoamericano di Firenze

29-09-2022

È dedicata al Messico la quinta edizione di Entre Dos Mundos il Festival del cinema iberoamericano di Firenze che dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 torna al Cinema La Compagnia (via Cavour 50/R) con un ricco programma di appuntamenti. Una lunga carrellata di 27 proiezioni con 7 film, 10 cortometraggi, 10 documentari fra cui 10 anteprime europee e 8 italiane, per un appassionante viaggio nel mondo della cinematografia messicana contemporanea a cui si affiancano incontri, eventi speciali e masterclass.

La Cerimonia di Premiazione si svolgerà domenica 2 ottobre alle ore 20 alla presenza della giuria, composta da Cristiana Bini (assistente di produzione, communication manager e redattrice), Roberto Leoni (sceneggiatore e regista) e Lluìs Valentì (Direttore del Festival del Cinema di Girona, produttore e distributore) per annunciare il vincitore delle quattro sezioni: miglior film, miglior cortometraggio, miglior documentario e miglior attore/attrice.

Tra le novità di quest’anno: il festival sarà anche in streaming su Mymovies One e, in collaborazione con Sentiero Film Factory, nasce la nuova partnership con il festival messicano di Guanajuato il “GIFF” Guanajuato International Film Festival, che selezionerà un talento emergente del panorama cinematografico messicano per affiancare il vincitore della Sezione Remix Culture_Baltic’s Way di quest’anno in una Residenza Artistica che si svolgerà a Firenze per due settimane. Il 5 e il 6 ottobre il festival prosegue inoltre con una seconda tranche del programma al Multisala Grotta di Sesto Fiorentino (via Gramsci 387).

“In questa quinta edizione – spiega Maria Lorena Rojas, direttrice del Festival Entre Dos Mundos – avremo un focus su uno dei paesi più vivaci e trainanti della cinematografia latino-americana, il Messico. Prenderemo spunto dalla visione di film importanti per discutere anche di sostenibilità ambientale, temi di attualità e relazioni interpersonali. Questo sguardo sui titoli più interessanti del nuovo cinema messicano caratterizza l’anima del festival, nato per creare un dialogo fra due mondi e due culture, quello dell’America Latina e quello italiano”.

La serata inaugurale di giovedì 29 settembre (ore 20.30) si apre con una importante anteprima italiana: Unapelículadepolicías (2021) l’ultimo capolavoro di Alonso Ruizpalacios, Orso d’Argento al Festival di Berlino 2021. Già autore di Museo, storia vera di una folle rapina a Città del Messico e di Güeros, il suo acclamato film d’esordio, in questo nuovo docu-dramma scava nei meandri della corruzione della polizia messicana, una delle istituzioni più controverse del Messico contemporaneo.

Venerdì 30 settembre, evento speciale del Festival, è l’incontro con Bárbara Paz, una fra le più importanti attrici brasiliane, qui in veste di regista per presentare, dopo il suo debutto mondiale nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia, il suo affascinate cortometraggio Ato (2021), girato in Brasile durante la pandemia di coronavirus (ore 18), a seguire la regista terrà una masterclass con Giovanni Bogani, critico cinematografico di QN.

Tra i titoli più attesi dei film in concorso: il neo-noir Losminutosnegros (2021) di Mario Muñoz ci porta alla fine degli anni '70, nella città petrolifera di Paracuán, dove il giovane tenente Vicente Rangel affronterà i giorni più bui della sua vita mentre cerca di catturare “Chacal” (lo sciacallo), un serial killer di bambine che si nasconde dietro una rete di corruzione e potere. Tratto dal romanzo di Martín Solares è pubblicato da Il Saggiatore (1/10 ore 20.30). Tengo miedo torero (2020) di Rodrigo Sepúlveda, il lungometraggio basato sul romanzo di Pedro Lemebel (pubblicato da Marcos y Marcos) ha richiesto più di dieci anni di lavorazione. Ambientato alla fine degli anni '80 a Santiago del Cile, il film racconta l'incontro tra La Loca del Frente, un vecchio travestito, e Carlos, un guerrigliero messicano. Il giovane salva La Loca dalla polizia e tra loro sboccia una relazione speciale, piena di dolore e boleri. Carlos chiede a La Loca di tenere in casa alcune scatole, ma non sa che dentro ci sono le armi per assassinare il dittatore Augusto Pinochet (2/10 ore 15.20).

Da segnalare inoltre PlazaCatedral (2021) di Abner Benaim, pioniere del cinema panamense, candidato fra i migliori film internazionali agli Oscar 2022, storia di Alice, una donna di 42 anni che, dopo la morte del figlio, si è rinchiusa in sé stessa, allontanandosi dalla società. Il suo mondo chiuso viene sconvolto dalla comparsa del quattordicenne Chief, che si presenta a casa sua sanguinante (1/10 ore 18.15).

Ospite di sabato 1 ottobre il regista cileno Roberto Urzua con il corto-documentario MapuKutran (2021) sul popolo dei Mapuche, un viaggio assolutamente affascinante attraverso suggestive riprese aeree per riflettere su come l'essenza Mapuche cerca di sopravvivere alla depredazione dell’uomo bianco (ore 10.30). Domenica 2 ottobre il regista argentino José María Avilés con la sua opera d’esordio Al Oriente (2021), presentato alla mostra di Venezia nella sezione Biennale College, ci racconta la storia di Atahualpa, un addetto alla costruzione di una strada che attraverserà la catena montuosa delle Llanganates per mettersi a capo di una spedizione alla ricerca del tesoro perduto degli Inca (ore 15.00).

Tra gli altri film in programma vedremo: Il debutto cinematografico di Arcadi Palerm-Artis con Oliverio y la piscina (2021), storia di un tredicenne che dopo il divorzio dei genitori e la morte improvvisa del padre impara a perdonare se stesso e gli altri, a recuperare la sua volontà di perseguire la felicità e forse anche ad innamorarsi (30/9 ore 21.10). El otro Tom (2021) di Rodrigo Plá e Laura Santullo, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia (Orrizonti). Dopo aver indagato le storture della sanità messicana in Un mostro dalle mille teste, Rodrigo Plà e Laura Santullo, co-regista e sceneggiatrice, raccontano il dramma di una madre alle prese con il disturbo psichico del figlio e l'ipermedicalizzazione dei bambini negli Stati Uniti (1/10 ore 15.00). In Deserto particular (2021) di Aly Muritiba si viaggia dal Sud al Nord del Brasile. Proiettato in prima mondiale alle 18me Giornate degli Autori di Venezia, questo dramma sentimentale sotto forma di road movie conduce il protagonista alla scoperta di un lato di sé inconfessabile, e con una buona dose di suspense tiene viva l’attenzione dello spettatore (2/10 ore 21).

Il Messico nei documentari
Una ricca sezione del festival è dedicata ai documentari: In Tijuana – Storie di confine (2022) di Matteo Abbondanzaalcuni transfrontalieri raccontano cosa significa vivere nella città con la frontiera più transitata del mondo durante le coercitive politiche migratorie di Trump. La voce di Federico Quaranta accompagna la narrazione (29/9 ore 15). Todas esas decisiones (2022) di Juan Ignacio Zevallos, il racconto intimo e personale di un viaggio in Iraq per registrare il pellegrinaggio di Arbain, un evento che sullo sfondo di un paese devastato dalla guerra ha coinvolto circa 20 milioni di persone (29/09 ore 16.30). Resurrección (2016) di Eugenio Polgovsky, giovane e pluripremiato autore, ci parla del Salto de Juanacatlán, una cascata un tempo conosciuta come "il Niagara messicano", fonte di felicità e di sostentamento per le antiche città sulle sue rive. Tutto è cambiato quando è stata creata una zona industriale sulle rive del fiume Santiago a Guadalajara. Negli ultimi trent'anni, le sue acque sono diventate tossiche, distruggendo tutto ciò che incontra, compresi i ricordi dei pescatori e dei lavoratori agricoli che hanno assistito alla scomparsa del loro mondo (29/9 ore 17.30). Dioses de México (2022) di Helmut Dosantos esplora le forme di resistenza alla modernizzazione nel Messico rurale, ritraendo la grande diversità delle popolazioni indigene e afro-discendenti in tutto il Paese (29/09 ore 18.20). Comala (2021) di Gian Cassinièil viaggio di un uomo per conoscere la storia del padre assente, un sicario fallito ucciso anni prima sul confine messicano (30/09 ore 15.20). Cruz (2021) di Teresa Camou Guerrero è il racconto di un orgoglioso patriarca di un clan indigeno Rarámuri, fuggito dalla sua casa sulle montagne messicane, costretto a lasciare la terra ancestrale della sua tribù dai cartelli della droga e dalla loro violenza (1/10 ore 11.30). In Pele (2021) di Marcos Pimentel i muri della città di Belo Horizonte sono una tela di immagini e parole dipinte, murales e graffiti (1/10 ore 19). El círculo (2021) di Iván Roiz e Álvaro Priante, un ritratto crudo e scomodo sulla mascolinità (2/10 ore 11.30). Borom taxi (2021) di Andrés Guerberoff, la storia di Mountakha, un migrante senegalese arrivato a Buenos Aires (2/10 ore 17).

Il Messico nei cortometraggi
Per la vetrina dedicata ai cortometraggi, segnaliamo: Tal vezMaría (2021) diUriel Juárez Tavera, la vita di María Gómez Bulle e di come ha vissuto la sua emancipazione grazie alla passione per la fotografia (29/09 ore 18). Cirilo (2021) di Christian Cornejo, la bizzarra avventura di una lettera indirizzata ai Re Magi (30/09 ore 15). Helix Aspersa (2022) di María Lorente Becerra, la storia di una ragazza di 22 anni che vive sotto l'oppressione e la mancanza di comunicazione della madre (30/09 ore 17.00). Entre líneas (2022) di Juan Paulín Lara, un poetico corto-animato sulla vita durante e dopo l'emergenza 2020 (30/09 ore 21). Poder falar – Uma autoficção (2022) diEvandro Manchini, la traiettoria di un giovane regista alle prese con la complessità di ricevere una diagnosi di sieropositività nel giorno del suo compleanno (1/10 ore 17.00). E ancora: Llueve (2020), sulle fosse comuni,della produttrice Magali Rocha Donnadieu e dell’antropologa Carolina Corral Paredes (1/10 ore 18). ¼ Anti Meridien (2022) di Alex Noppel, sul legame fra Mabel e Ambroz, due giovani adolescenti (2/10 ore 11). Bestia (2021) di Hugo Covarrubias, con questo terzo cortometraggio, realizzato con la tecnica di animazione stop motion, presentato in anteprima al Festival d'Animazione di Annecy, è stato candidato agli Oscar nella categoria Miglior cortometraggio di animazione. Nel 2022 è stato scelto al Sundance Film Festival (2/10 ore 18).

Sezione OFF del Festival
Gli eventi speciali nella sezione OFF del Festival dedicati al cinema e alla cultura del Messico in tre diversi luoghi della città: la masterclass di Ruta del Agave, con il Mezcal Ambassador Cristian Bugiada, per conoscere la storia e la cultura dei distillati messicani (29/09 ore 19 Libreria L’Ornitorinco via di Camaldoli, 10r Degustazione mezcal: 20 euro Per prenotazioni: info.entredosmundosfestival@gmail.com), la masterclass della regista Barbara Paz (30/09 ore 18 Cinema La Compagnia) e la proiezione del docu-film Babenco: Tell Me When I Die(2019) alla presenza della regista Barbara Paz con i ragazzi di In fuga dalla bocciofila (30/09 ore 20.30 Sala Cinema Paradiso 25hours Hotel Piazza di San Paolino 1 Posti limitati. Per prenotazioni: info.entredosmundosfestival@gmail.com).

Nell’ambito del festival, dal 29 settembre al 2 ottobre, il foyer del Cinema La Compagnia, ospita la mostra fotografica di Ilaria Lazzarini “Latitude Zero. Un viaggio nella metà del mondo", a cura di Veronica Gomez Puig e Anabella Salazar, studenti del Master in Curatorial Practice allo IED di Firenze.

Entre dos Mundos al Multisala Grotta
Il 5 e il 6 ottobre il festival Entre dos Mundos prosegue con una seconda tranche di appuntamenti al Multisala Grotta di Sesto Fiorentino (via Gramsci 387) con la proiezione del cortometraggio Entre líneas (2022) di Juan Paulín Lara e del film Oliverio y la piscina (2021) di Arcadi Palerm-Artis (5/10 ore 20.30), con il cortometraggio di animazione Bestia (2021) di Hugo Covarrubias e il film Tengo miedo torero (2020) di Rodrigo Sepúlveda (6/10 ore 20.30).

Per maggiori informazioni: www.entredosmundosfirenze.com