Ecco la programmazione del
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che
da giovedì 6 a mercoledì 12 ottobre 2022 proietterà i seguenti film:
"EVERYTHING, EVERYWHERE ALL AT ONCE" di Dan Kwan, Daniel ScheinertÈ stata una delle sorprese della stagione, con un incasso ai botteghini d'Oltreoceano assai superiore alle attese; merito di un passaparola incessante da parte chi l'ha visto per primo, tanto che le sale dove è stato proiettato sono aumentate sempre di più. E finalmente "Everything Everywhere All at Once" viene distribuito anche nel nostro Paese. Uno dei film più geniali degli ultimi anni, capace di sovvertire le regole non scritte della fantascienza per contaminarla con tutto e di più. Che il successo fosse dietro l'angolo era intuibile dal fatto che tra i finanziatori vi fossero i fratelli Russo, e che alla regia fossero stati chiamati i Daniels - ossia il duo di registi Dan Kwan e Daniel Scheinert. Ma qui i Nostri, anche autori della sceneggiatura, si sono realmente superati, dando forza a tutte le loro ispirazioni e alla passione per un cinema a 360 gradi, capace di sorprendere e spiazzare di continuo in due ore e venti di visione che, per ritmo e leggerezza, sembrano la metà. Perché "Everything Everywhere All at Once" è un'opera totalmente imprevedibile, capace di sovvertire le regole classiche in favore di un caleidoscopio esaltante e senza freni, dove si mescolano dramma privato e commedia demenziale, fantascienza e horror, azione eighties e arti marziali di ispirazione wuxia. Raro ricordare un film capace di mantenere un equilibrio tale, tanto che ognuna delle anime presenti collima perfettamente con le altre dando vita ad un insieme indimenticabile, dove ci si diverte ed emoziona in egual misura. Michelle Yeoh è la protagonista perfetta e offre forse la migliore interpretazione della sua intera carriera, dando fondo ad un'espressività rapente nel corso dei tre tasselli che compongono il racconto. Il tema del multiverso è stato inserito con una serie di situazioni originali e diverse ambientate nei vari mondi che fanno da sfondo alla trama principale, tra suggestioni animate e versioni "mostruose" e soluzioni mai viste prima, come l'incredibile dialogo tra due rocce che acquisisce un senso profondo oltre ogni aspettativa. Everything Everywhere All at Once gioca tra il sacro e il profano della Settima Arte.
Giovedì 06/10 Ore *18:30 - 21:00
Venerdì 07/10 Ore 16:00 - *21:40
Sabato 08/10 Ore *18:30 - 21:00
Domenica 09/10 Ore 18:00 - *20:45
Lunedì 10/10 Ore 18:15
Martedì 11/10 Ore 20:45
Mercoledì 12/10 Ore 21:00
*Le proiezioni in evidenza sono in Inglese + Sott.
"L'IMMENSITÀ" di Emanuele CrialeseRoma, anni 70: Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà. Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è testimone attenta degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità... Adriana si fa chiamare Andrea e cerca il ragazzo che è in lei. Nata fanciulla, si scruta allo specchio nell'attesa febbrile di un segno da un altro mondo: un mondo alieno a cui reclama il suo corpo... È un approccio pop, quello che sceglie Emanuele Crialese per filmare la sua eroina, un corpo che piano dopo piano dispiega la sua storia e la sua impazienza. Adriana vuole essere un eroe subito per quella mamma bella come il sole; un sole che suo padre e il mondo vorrebbero spegnere come in una vecchia canzone di Celentano, un giovane "molleggiato" in pantaloni fluidi che passa in TV inventando una lingua nonsense che anticipa l'insensatezza gioiosa della vita come il cerchio di insensato dolore che stringe la famiglia di Adriana. Pubertà, passaggio all'età adulta, angoscia della sessualità, odio del proprio corpo e volontà di farlo sparire: "L'immensità" è il ritratto di un'adolescente alla ricerca di sé che non affonda nella carne ma nella psicologia della protagonista. La misteriosa fabbricazione del femminile e del maschile, la maniera di incorporare altri gesti e di vedersi acquisirli sono al servizio di un corpo in divenire.
Giovedì 06/10 Ore 16:30
Venerdì 07/10 Ore 20:00
Sabato 08/10 Ore 16:00
Domenica 09/10 Ore 16:15
"MARGINI" di Niccolò FalsettiGrosseto, 2008. Michele, Edoardo e Iacopo sono tre amici che suonano nel gruppo street punk Wait for Nothing, girando la provincia tra feste dell'Unità e sagre. Lo skinhead disoccupato Michele, sposato con Margherita, cassiera al supermercato, ha una figlia piccola, Alice, con la quale ama condividere la sua passione per la musica; Edoardo lavora a malavoglia per il locale disco Sala Eden gestito dal compagno della madre, Adriano Melis; mentre Iacopo, di una ricca famiglia borghese, studia violoncello e sta aspettando la chiamata per suonare nel tour francese di Daniel Barenboim. I tre devono fare i conti con la monotonia della vita di provincia e con la marginalità percepita nell'abitare in una città "a due ore da tutto". Finalmente arriva la possibilità di suonare a Bologna in apertura di un famoso gruppo punk statunitense, The Defense, ma a causa di un imprevisto la data viene annullata. I tre decidono di contattare i Defense per proporre al gruppo di venire a suonare proprio a Grosseto e inaspettatamente la proposta viene accettata. Per i tre ragazzi arriva il momento di darsi da fare per organizzare l'evento, ma ben presto sopraggiungono le difficoltà...
Venerdì 07/10 Ore 18:30
Martedì 11/10 Ore 19:00
Mercoledì 12/10 Ore 17:00
"PSYCHO - RIED. 4K" di Alfred HitchcockTra i capolavori di Alfred Hitchcock è forse quello che più di ogni altro gli ha cucito addosso il titolo di "maestro del brivido": 'Psycho' arriva nelle sale italiane il 10, 11 e 12 ottobre, restaurato in 4K, grazie all'uscita-evento curata dalla Cineteca di Bologna con il suo progetto di distribuzione 'Il Cinema Ritrovato. Tratto dal romanzo omonimo pubblicato nel 1959 da Robert Bloch, il film vede la luce nel '60. L'idea, in "Psycho", è che basta una lieve deviazione nelle relazioni umane (deviazione di percorso, di comportamento, di desiderio) perché esse conducano alla distruzione. Una pellicola incisiva, "universale" come la definì Truffaut, che esce dagli schemi con la messa in atto dello shock all’interno di un genere thriller-horror e si inoltra nella malattia mentale. Siamo nel 1960, il cinema hitchcockiano è pregno di angoscia, insicurezza, brivido e Psycho diventa il massimo portatore di tutte quelle caratteristiche crepuscolari distintive. Il regista disse: "Psycho" svela il caos appena sotto la superficie levigata della civiltà, la barbarie come sempre tra di noi, dentro di noi. Ho sempre pensato che sullo schermo bisogna mostrare il minimo per ottenere il massimo sul pubblico. A volte è necessario mostrare un po’ di violenza, ma soltanto se vi è una forte motivazione. Per esempio, in "Psycho" è presente questo assassinio impressionistico in una doccia. Ora, una volta mostrata quella scena, ho instillato nelle menti degli spettatori un’apprensione riguardo l’esistenza di un assassino in modo che, col procedere del film, ho potuto ridurre e praticamente eliminare l’ulteriore violenza perché desideravo che la minaccia fosse soltanto percepita. "Psycho" è stato concepito soprattutto per depistare lo spettatore, che doveva pensare che il film parlasse di una ragazza che rubava 40.000 dollari. La mia più grande soddisfazione è che il film ha avuto un effetto sul pubblico, ed era la cosa alla quale tenevo di più. In "Psycho" del soggetto mi importa poco, dei personaggi anche; quello che mi importa è che il montaggio dei pezzi del film, la fotografia, la colonna sonora e tutto ciò che è puramente tecnico possono far urlare il pubblico. (Alfred Hitchcock)
*Il film è esclusivamente in Inglese + Sott.
Lunedì 10/10 Ore 16:15 - 20:45
Martedì 11/10 Ore 17:00
Mercoledì 12/10 Ore 19:00
Per ulteriori informazioni:
www.cinemaspaziouno.it