I destini di 500 operai e delle loro famiglie, la battaglia per il lavoro di oggi e di domani della
GKN di Campi Bisenzio, uno striscione rosso con scritto “Insorgiamo”:
giovedì 10 novembre 2022 arriva al
63esimo Festival dei Popoli la prima assoluta di “
E tu come stai?”,
documentario di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori, un viaggio indietro al luglio 2021, quando sono arrivati i licenziamenti ed è iniziata la mobilitazione dei lavoratori.
La storia dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio ha raccolto attenzioni e solidarietà in tutta Italia e superato gli argini di settore, diventano racconto e azione per molte realtà lavorative e per chi vede il proprio futuro in bilico. Il 9 luglio 2021 la GKN Driveline Firenze (la sede di Campi Bisenzio) chiude: nessun preavviso, nessuna crisi, solo una delocalizzazione a fini speculativi. La reazione dei circa 500 operai non si fa attendere: dietro al motto partigiano “Insorgiamo”, occupano lo stabilimento e avviano una mobilitazione che si intreccia con altre lotte del Paese. Dimostreranno che prendersi cura di un orizzonte comune è anche il primo passo per la cura di sé. Inserito nella categoria Doc Highlights, per la prima italiana di “E tu come stai?”, con i registi Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori, in sala ad incontrare il pubblico anche i rappresentanti del Collettivo di fabbrica, i Lavoratori Gkn Firenze.
La giornata di giovedì inizia al cinema La Compagnia di mattina, alle 10, con le proiezione riservate alle scuole con la sezione Kids and Teen: saranno proiettati More Than I Remember di Amy Bench, sul viaggio della quattordicenne congolese Mugeni che raggiunge gli Stati Uniti per trovare il proprio posto nel mondo e iniziare una vita nuova; il corto 19.91 di Emilia Sniegoska, storia dell’incontro tra la diciannovenne tedesca Jette e una polacca di 91 anni, la signora Zofia, che ha trascorso la sua adolescenza nei campi di concentramento di Auschwitz e Ravensbrück, e Seahorse di Nele Dehnenkamp, che affronta i traumatici ricordi della giovane yazidi Hanan, fuggita con la sua famiglia su un gommone attraverso il Mar Mediterraneo, che ora vuole imparare a nuotare. Alle 15 torna il concorso internazionale con il cortometraggio Under the lake di Thanasis Trouboukis, vicenda dell’entroterra greco dove un villaggio sprofonda nelle acque di una diga artificiale trasformando i propri abitanti i fantasmi, a cui segue il mediometraggio Enez di Emmanuel Piton, esplorazione fisica e poetica, girata in pellicola, di un piccolo pezzo di terra perso in mezzo al mare, lentamente rosicchiato dalle acque. Alle 17, il lungometraggio in concorso Another Spring di Mladen Kovačević, che ripercorre l'epidemia di vaiolo del 1972 in Jugoslavia, l'ultimo focolaio in Europa, ancora ricordata come uno dei capitoli più terribili e stimolanti. Infine, alle 19 spazio ai Doc Highlights, con The Cathedral di Denis Dobrovoda, racconto dell’impresa di un monaco spagnolo, che dopo esser stato espulso dal monastero, per 60 anni senza alcun aiuto o competenza architettonica, costruisce da solo una gigantesca cattedrale, mentre la sua comunità lo etichetta come pazzo.
Alle 19, quarto e ultimo appuntamento con i
Pop Corner, sempre presso il 25 Hours Hotel in piazza San Paolino 1 (Firenze), con l’evento dal titolo “Immaginari sostenibili” legato alla sezione Habitat: ospite il giornalista Lorenzo Tecleme, che presenta il suo libro “Guida rapida alla fine del mondo” (Castelvecchi).
Allo
Spazio Alfieri, durante la mattina (dalle 10) si terranno le proiezioni della sezione Doc at Work - Itineranze Doc Pitch con la collaborazione delle migliori scuole di cinema: in sala i cortometraggi Blue Silico di Eloïse Le Gallo e Julia Borderie, Sonnenstube di Davide Palella, The Empty Sphere di Stéphanie Roland e Memories of Stone Faces di Andrea Bordoli. Alle 18.30, la serata inizia con la sezione Diamonds are forever, con De Cierta Maniera / One Way or Another di Sara Gomez, lungometraggio in stile documentario, che si concentra sul difficile processo di trasformazione di alcuni membri della "popolazione marginale" di Cuba. Alle 20.30, il concorso italiano con Last Stop before Chocolate Mountain di Susanna Della Sala: sulle rive di un lago tossico, nel deserto della California, c’è un luogo dimenticato dal tempo, è Bombay Beach. Qui è nata una comunità dove l'arte riesce, nei modi più inaspettati, a guarire gli animi. Seconda serata dedicata al focus sui cineasti cult, con Somniloquies di Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel, discesa nel mondo dei sogni del nostro inconscio, che attraversano lo spettro delle nostre emozioni, da gioia e desiderio, angoscia e disgusto, orrore e odio.
Al
cinema Stensen continua l’omaggio ai fratelli Dardenne, con la proiezione di Rosetta, Palma d’oro a Cannes, film che spalanca la via per un nuovo “realismo”, segnando una svolta capitale nella storia del cinema.
La 63° edizione è realizzata con il contributo di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze e Publiacqua. L'immagine del festival è stata realizzata da Simone Montagnani, Fristudio, Firenze.
Per maggiori informazioni:
www.festivaldeipopoli.org