"Franco Zeffirelli, conformista ribelle" di Anselma dell'Olio compare tra le dieci opere che concorreranno al Premio David di Donatello - Cecilia Mangini 2023 per il miglior documentario. Il film, già presentato con grande successo alla
mostra del Cinema di Venezia per la sezione
Venezia Classici, è un'esplorazione intorno al Maestro.
Prodotto da La Casa Rossa e Rs, in collaborazione con Rai Cinema e il patrocinio della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus con il suo presidente Pippo Zeffirelli, è un concerto a più voci che intreccia film, materiali di repertorio, star e amici che lo hanno conosciuto, ma anche archivi fotografici, ricordi e interviste per addentrarsi nell'enigma di un artista unico al mondo: amante delle polemiche e grande irregolare che era uscito a guardare avanti e ad avere un'ampia visione sulle arti del cinema e dello spettacolo prima ancora che avvenissero.
Di certo un riscatto tardivo, magari l'inizio di una riscoperta:
“Franco Zeffirelli, conformista ribelle” è comunque un ritratto, un omaggio, una scorribanda a più voci dentro un grande pezzo della storia dello spettacolo italiano. Di sicuro è qualcosa che Zeffirelli meritava da molto tempo.
Nel film di Anselma dell'Olio c'è il regista per nulla ansioso di essere considerato “auteur”, preoccupato più a raccontare e dirigere bene gli attori che di posizionare la macchina da presa, e c'è, oltre il suo straordinario lato umano, la sua rete di contatti e amicizie impressionante: da Cher a Liz Taylor e Richard Burton, da Bernstein a Laurence Olivier, da Lady Diana a Judi Dench.
Il docufilm andrà in onda il 12 febbraio, giornata del compleanno e centenario del Maestro, su Rai5 in prima serata.
Per maggiori informazioni:
www.fondazionefrancozeffirelli.com