“Next Sohee” della regista July Jung, cinico affresco sulla parte più alienante del lavoro di ufficio, quello del mondo dei call center in Corea del Sud, si aggiudica il premio come miglior film della 21esima edizione del Florence Korea Film Fest, il festival dedicato alla cinematografia della Corea del Sud, la cui cerimonia di premiazione si tiene oggi, 7 aprile, al cinema La Compagnia, alle ore 20.30. Il film racconta la storia di una studentessa liceale che ama la danza, la musica e le uscite con le amiche ma quando inizia il suo apprendistato in un call center scopre un mondo del lavoro talmente spietato da annullare completamente le persone, fino ad arrivare a una tragica fine.
La giuria, quest’anno presieduta dal regista statunitense Casey Kauffman, e composta da Elisa Baldini, iscritta al gruppo SNCCI e parte del team editoriale della storica casa di distribuzione CG Entertainment, Lorena Rojas, direttrice artistica del Festival del cinema iberoamericano Entre Dos Mundos; Carlo Benedetti, membro del collettivo di autori della rivista “In fuga dalla bocciofila” che si occupa di narrativa ispirata al cinema e Simone Bartalesi, direttore artistico dell'associazione fiorentina OFF Cinema ha assegnato il premio con la seguente motivazione: «un’immersione graduale, poetica e totalizzante dentro il mistero di una vita giovane, fatta di desideri semplici; la progressiva comprensione di una voce finora soffocata da un sistema che chiede di esserci senza esistere veramente. Con il passo dolce ed insieme fermo di chi lotta per una verità scomoda, Next Sohee ci accompagna alla consapevolezza che solo fermandosi ad ascoltare lì, dove la speranza si è persa, è possibile ripartire e, magari, cambiare qualcosa».
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a “Through My Midwinter” di Oh Seong-ho: storia d’amore di una coppia infelice messa a dura prova dalle circostanze economico-lavorative. Con la motivazione: «attraverso pochi, essenziali, elementi narrativi e visivi, è capace di raccontare una storia universale di sconfitta e allontanamento, rendendo le mute forze sociali evidenti e vicinissime al cuore dei due protagonisti che ne restano schiacciati. Il lavoro, la classe, l’ascesa (o la discesa) sociale, l’amore, disegnati con tratti leggeri e delicati, pur restando fortemente ancorati alla Corea, ne trascendono i confini e parlano forse della nostra condizione di uomini del XXI secolo».
Il film che si aggiudica il premio del pubblico in sala è “6/45” commedia di Park Gyu-tae, storia di soldati sudcoreani e nordcoreani che si contendono la lotteria da 5,7 miliardi di won. Il Premio Mymovies votato dal pubblico online va a “In Our Prime” di Park Dong-hoon, storia di un geniale matematico con un passato nascosto e il suo alunno.
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