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sabato 04 maggio 2024

La nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

06-07-2023
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da giovedì 6 a mercoledì 12 luglio 2023 proietterà i seguenti film:

"RAFFA" di Daniele Luchetti
"Di Raffaella ci si può solo innamorare, arrendendosi senza riserve alla sua grazia energetica, dichiarandola ufficialmente una innovatrice che ha cambiato spesso identità senza mai tradire i propri desideri". (Daniele Luchetti). Ma chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni ’70, regina della TV pubblica negli anni ’80 e icona LGBTQ+ negli anni ’90, Raffaella è un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni. Eppure, Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata per natura e gelosissima del suo privato, Raffaella è una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto. Il film ripercorre la vita pubblica e privata dell’artista, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, fino al flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i suoi due grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, moltissimi trionfi e qualche insuccesso, crisi e rinascite. A 80 anni dalla nascita di una delle icone più amate della televisione italiana il cinema celebra Raffaella Carrà con "RAFFA", diretto da Daniele luchetti e distribuito da Nexo Digital. Arriva nelle sale italiane solo dal 6 al 12 Luglio la storia pubblica e privata di un mito che ha superato ogni barriera culturale e generazionale entrando nell’immaginario collettivo con la sua energia dirompente.

Giovedì 06/07 Ore 18:00 - 21:15
Venerdì 07/07 Ore 15:00  - 18:15
Sabato 08/07 Ore 16:00  - 21:15
Domenica 09/07 Ore 16:00 - 21:15
Lunedì 10/07 Ore 18:00
Martedì 11/07 Ore 15:45
Mercoledì 12/07 Ore 16:00 - 21:00 Presenta Federico Berti
Ingresso € 8,00

"MONTE VERITÁ" di Stefan Jäger
Cinema e fotografia. Due invenzioni relativamente recenti, spesso considerate – a ragione – come due realtà quasi inscindibili. Quante volte al cinema si parla di fotografia? E, soprattutto, potrebbe mai esistere il cinema senza la fotografia? Ovviamente no. Girato nel Canton ticino nel 2020 con il sostegno della Ticino Film Commission, è un film sullo sguardo quello che Stefan Jäger, con grande sensibilità, ci propone in questa ricostruzione di una vicenda di emancipazione femminile che coinvolge un personaggio d'invenzione (Hanna) affiancato da protagonisti reali come Hermann Hesse, Otto Gross, Isadora Duncan e molti altri. Uno sguardo che la borghesia dominata dagli uomini vuole conservare come proprio anche grazie alla nuova scoperta della fotografia il cui utilizzo sul piano espressivo non può essere concesso alle donne che, per definizione, non possono essere in grado di comprenderlo. Hanna va alla ricerca di questa possibilità di espressione inconsapevolmente in quanto il suo bisogno primario è quello di allontanarsi da un marito la cui rigidità travalica i limiti e di trovare sollievo ad un disturbo respiratorio. In "Monte Verità" il dramma di Hanna va di pari passo con la Storia. Nel sanatorio -tutt’oggi esistente- ha soggiornato insieme alla protagonista, e oltre al dottor Gross, anche Hermann Hesse, che poco dopo essere tornato a casa ha scritto il romanzo "Siddharta". Di questo periodo sono pervenute a noi alcune fotografie, che, appunto, potrebbero essere state scattate da una “Hanna” realmente esistita. Ad ogni modo, per l’occasione, Stafen Jäger -insieme alla sceneggiatrice Kornelija Naraks- ha dato vita a una storia estremamente attuale, seppur ambientata nel 1906. "Monte Verità" è una sfrenata corsa verso la libertà. Una costante ricerca della bellezza in tutte le sue forme. Un disperato bisogno d’amore che sembra non riuscire mai a trovare un proprio compimento. Una storia di emancipazione femminile in cui viene realizzato anche un sincero tributo al mondo della fotografia e dell’arte in generale.

Giovedì 06/07 Ore 16:00
Venerdì 07/07 Ore 21:30
Sabato 08/07 Ore 19:15
Domenica 09/07 Ore 19:15
Lunedì 10/07 Ore 16:00
Martedì 11/07 Ore 21:30 (V. O. Sott.)

"LAGUNARIA" di Giovanni Pellegrini
Lunedì 10/07 Ore 21:15 € 5,00
Partecipano Legambiente Firenze e il critico Marco Duranti

"IL PADRONE DELLE NOTE - JOSQUIN DESPREZ" di Marco Zarrelli
Martedì 11/07 Ore 19:00

"EMILY" di Frances O'Connor
Frances O’ Connor, dopo decenni di recitazione si piazza per la prima volta dietro la macchina da presa, per cesellare vita, tormenti, slanci, incubi e immaginazioni di Emily Brontë. Un’esistenza che si definisce in un corpo a corpo con la scrittura: una vocazione scacciata, rinnegata, poi finalmente accolta e sublimata in un romanzo epocale. "Emily" è un biopic evidentemente atipico che delinea un ritratto straordinariamente icastico dell'autrice di "Cime Tempestose". La O’Connor si cala in modo ostinato e concreto tra le complesse relazioni familiari che hanno caratterizzato la famiglia di scrittori e scrittrici dei Brontë: si impegna in un minuzioso film in costume che esplora le turbolente reazioni familiari, ma anche amorose, che hanno scosso a tal punto la talentuosa scrittrice, da permetterle di dare alla luce un solo romanzo, ma basilare e indimenticato. "Emily" ci arriva dritta al cuore nella sua più pura essenza, proprio come lo stream of consciousness ante litteram che lei stessa metterà a punto in "Cime Tempestose". Parte da qui, O’ Connor. Dal senso strisciante di morte che segna le tre sorelle Brontë. La scomparsa della madre ha sconquassato il maniero incastonato nel brullo Yorkshire. Il padre padrone, reverendo Patrick le tiranneggia, prescrivendo loro una tediosa vita da insegnanti a Bruxelles. Tra il senso del dovere paterno e l’amore clandestino con il nuovo curato della parrocchia, Emily scolpisce la sua inafferrabile interiorità che O’ Connor ci restituisce con intensi primi piani della bravissima interprete Emma Mackey. Il risultando è un film intimista e rarefatto che scopre subito le carte in tavola e poi volteggia, leggiadro, tra i generi senza lasciarsi ghermire da nessuno di loro: "Emily" non è né un biopic, né un prequel del romanzo, né un saggio letterario, né un affresco storico, né tantomeno una storia d’amore. È tutto questo, e la sua sussurrata negazione.

Mercoledì 12/07 Ore 18:45 (In Inglese + Sott.)


Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it


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