Sabato 16 settembre 2023, alle ore 21.30, il regista
Simone Bozzelli e gli interpreti
Andrea Fuorto, Augusto Mario Russi saranno presenti in sala alla proiezione del film "
Patagonia" allo
Spazio Alfieri di Firenze (via dell'Ulivo, 8). Modera l’incontro il critico cinematografico
Giovanni Bogani.
Racconta la storia di Yuri, ragazzo rinchiuso in una vita senza scintille da una zia che lo tratta come un bambino. Finchè trova in Agostino, un girovago già uomo ma con lo spirito di un ragazzino, la spinta ad andarsene e a lasciarsi dietro una gabbia di troppo amore e un noioso paese della costa abruzzese. Reclutato come assistente da Agostino, animatore di feste di compleanno per bambini, sale sul suo camper e inizia una vita nomade. Lungo le strade del centro Italia, tra una sigaretta, una canna e un CD che si blocca, tra Agostino e Yuri nasce un rapporto ambiguo fatto di premi e punizioni e la promessa di un viaggio nella terra del fuoco, in Patagonia. Ma prima bisogna lavorare, guadagnare. Altrimenti come si parte? A lavorare, però, è sempre più Yuri, soprattutto quando Agostino spegne il camper in un villaggio dove si fa sempre festa a suon di techno. Così per Yuri la Patagonia diventa sempre più lontana. Il rapporto con Agostino sempre più claustrofobico, come le pareti di quel camper.
Le parole del regista Simone Bozzelli: "
«Tutti i bambini crescono, meno uno» Questo è l’incipit del romanzo di Peter Pan, scritto da James Matthew Barrie. Come tutti sappiamo, Peter è un bambino che non vuole crescere, volante, libero e pieno di fantasia. Quando Wendy, una bambina che Peter trascina con sé in un viaggio notturno, gli chiede dove abiti, Peter risponde: «Seconda stella a destra, poi dritto fino al mattino». Una risposta poetica, data per fare colpo: Peter Pan ha le caratteristiche letterarie del bambino seduttore e un po’ sbruffone, avventuroso e travolgente. Ma questa non è solo la storia di un Peter Puer, Agostino. È la storia di chi guarda Agostino: Yuri. Un ragazzo che vive una vita senza scintille con una zia che lo tratta come un bambino e che trova in Agostino la spinta ad andarsene e a lasciarsi dietro una gabbia di troppo amore e un noioso paese della costa abruzzese. Yuri è un candido, una superficie in cui l’egocentrico animatore si riflette. Yuri inizia a identificarsi nei desideri di Agostino, li fa propri. Inizia a lavorare con lui per finanziarli, fino ad accettare piccole e ripetute molestie morali. Un gioco tra piacere e dispiacere. Premi e punizioni. Quando arriviamo al campo rave, Agostino non è altro che uno dei tanti giovani frastornati, fluttuanti sessualmente e psicologicamente indeterminati. A muoverli non è l’ambizione ma il precipitato di un desiderio che serve a sbarcare il lunario e arrivare a domani, dove tutto ricomincia uguale a ieri. A colpi di 160 bpm inseguono la libertà, meglio, un'illusione di libertà. La stessa che Agostino promette a Yuri, in Patagonia. Un sogno che si traduce in un gioco di forza e dipendenza. E a Yuri non resta che imparare l’esperienza della scelta, sapendo che qualsiasi scelta implica sempre una perdita. Anche di libertà."
Per maggiori informazioni:
www.spazioalfieri.it