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sabato 04 maggio 2024

Incontro tra Kasia Smutniak e Agnieszka Holland al Festival di Cinema e Donne a Firenze

24-11-2023
Due cinematografie a confronto, il racconto da due diverse angolazioni del fenomento delle migrazioni. Venerdì 24 novembre 2023, alle ore 21.00, Agnieszka Holland incontra Kasia Smutniak alla 44esima edizione del Festival di Cinema e Donne al cinema La Compagnia di Firenze (via Camillo Cavour, 50/R). Modera Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello.

Due autrici di due generazioni molto diverse, un’affermata cineasta di livello internazionale come Agnieszka Holland e un’eclettica esordiente piena di idee e coraggio come Kasia Smutniak, si confrontano sullo stesso tema con due film molto diversi nel linguaggio ma profondamente connessi negli intenti. Dalle fragilità individuali alle paure collettive, dalla precarietà personale a quella sociale, dall’interno di un carcere cileno o in vacanza in un’isola greca, sul confine tra chi migra o dalla prima fila di una ballroom torinese, emergono, dal programma di questa 44esima edizione, storie di resistenza contemporanea, ritratti lucidi, intimi, a volte dolci, più spesso amari. Frammenti preziosi di cinema e donne.

A seguire la proiezione in anteprima toscana del documentario "Mur", il primo film da regista di Kasia Smutniak (v.o. italiano e polacco con sottotitoli in italiano), presentato al Festival del Cinema di Roma e al Toronto International Film Festival. "Mur" è​ stato scritto da Kasia Smutniak e Marella Bombini. È una produzione Fandango in associazione con Luce Cinecittà e una distribuzione Luce Cinecittà.

Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l’Ucraina e l’intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati. Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata zona rossa, impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del Muro, il protagonista della storia raccontata in questo film. Kasia Smutniak esordisce alla regia con un film che è allo stesso tempo un diario intimo e una denuncia. Il percorso, un incerto e rischioso viaggio nella zona rossa dove l’accesso non è consentito ai media, inizia davanti a un muro e davanti a un altro muro finisce. Grazie all’aiuto di attivisti locali e con una leggerissima attrezzatura tecnica, la regista raggiunge il confine e filma ciò che non si vuole raccontare. Il primo muro respinge i migranti che arrivano da terre lontane attraversando il bosco più antico d’Europa, una frontiera impenetrabile in un mare di alberi. Puszcza Białowieża, così si chiama quel bosco, che, proprio come il mare, è un elemento nuovo per le migliaia di persone che tentano il viaggio. Il secondo, quello di fronte alla finestra di casa dei nonni a Łódź, dove la regista giocava da bambina, è il muro del cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt. Cercando di riconciliarsi con il proprio passato, Kasia Smutniak torna a casa con una forte consapevolezza: l’accoglienza non deve fare distinzioni, chiunque sia in pericolo va soccorso, un continente che si definisca democratico non innalza muri.

Per maggiori informazioni: www.cinemalacompagnia.it 

L.P.