La star
Song Kang-ho, protagonista di “Parasite”, film premio Oscar, e il regista visionario
Kim Jee-woon, sono i protagonisti della terza giornata del
Florence Korea Film Fest,
sabato 23 marzo 2024 al
cinema La Compagnia di Firenze. L’omaggio ai due protagonisti del cinema coreano parte alle 11 con la
masterclass dal titolo “
L’arte del trasformismo” e prosegue alle ore 20 con la
proiezione della prima italiana di “Cobweb”, presentato a Cannes nel 2023.
Durante la masterclass, il Comune di Firenze consegnerà, nella persona dell’assessora Elisabetta Meucci, due riconoscimenti: una pergamena all'attore Song Kang-ho e il Giglio fiorentino al regista Kim Jee-woon.
L’incontro ripercorrerà la carriera dell’attore, dagli esordi ai giorni nostri, attraverso i film interpretati da Song Kang-ho per maestri come Bong Joon-ho, Park Chan-wook, Hong Sang-soo e molti altri e verterà sul ruolo di attore che lui ha rappresentato, dotato di una straordinaria capacità fisica ed espressiva e attore versatile e imprevedibile, pronto ad adattare il proprio registro attoriale a ruoli e generi sempre diversi e capace di dare al personaggio che interpreta inaspettate profondità.
Insieme a lui il regista Kim Jee-woon, visionario e originale allo stesso tempo, che ha firmato decine di film. La masterclass sarà presentata dal critico e giornalista Marco Luceri, Caterina Liverani, curatrice di alcune sezioni del festival e Luigi Nepi, docente dell’Università di Firenze.
Alle 20 presenteranno, insieme, per la prima volta in Italia, “Cobweb” per la regia di Kim Jee-woon e in cui Song Kang-ho è tra i protagonisti della storia. Ambientato negli anni 70 il regista Kim Ki-yeol si convince che il suo ultimo film diverrebbe un autentico capolavoro se solo potesse rigirare il finale, ma il tempo delle nuove riprese è poco, e la severa censura incombe come gli interpreti non gli rendono la vita facile. Per Director Kim inizia quindi una corsa contro il tempo. Saranno presenti in sala il regista e l’attore per raccontare una pellicola pervasa da un irresistibile humor nero che ricostruisce anche uno scorcio storico di quello che era il mondo del cinema in Corea negli anni 70, decenni prima della sua esplosione.
Nel primo pomeriggio alle 15 in sala piccolo riprendono i lavori con la rassegna Corto, corti!. Sempre alle 15 invece in sala principale l’omaggio a Lee Byung-hun con il film “Once in a summer” del regista Joh Keun-shik: un film romantico, ritratto storico e generazionale, dove l’attore interpreta il ruolo di un uomo maturo che non ha mai dimenticato quello che pensava fosse solo l’amore di un’estate ma che, date anche le circostanze storiche e sociali, ha finito per condizionare tutta la sua vita.
Alle 17.30 in sala per Indipendet Korea “Hail to hell” di Lim Oh-jeong: storia di due amiche Na-mi e Sun-woo, emarginate a scuola, che progettano il suicidio. Scoprono che Chae-lin, la loro nemesi, è felice a Seoul e decidono di vendicarsi prima dell’atto estremo. Ma vedendo Chae-lin, i loro piani cambiano e sospettano della strana istituzione in cui vive. Alle 22,30 torna l’omaggio al cinema degli anni’60 con “The Devil’s Stairway” di Lee Man-hee: un thriller del 1964 che accenna a un genere fortunato nei decenni successivi, con una storia che intreccia drammi sentimentali a nefandezze di cui l’uomo si mostra capace.
Per maggiori informazioni:
www.koreafilmfest.com