Fondato a Firenze nel 1979, il Festival di Cinema e Donne è la manifestazione dedicata alle registe più longevo d'Italia, al quale altre manifestazioni analoghe, in Italia e in Europa, hanno guardato come fonte di ispirazione e modello per un cinema libero, militante, innovativo e focalizzato sulla parità di genere. Dopo oltre quarant'anni di attività, portate avanti con passione e dedizione dalle fondatrici e condirettrici, Paola Paoli e Maresa D'Arcangelo, dal 2023 il testimone è passato al team dell'Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana, che ne cura tutti gli aspetti, organizzativi e artistici. La nuova edizione del festival si terrà dal 20 al 24 novembre a La Compagnia, la Casa del Cinema della Regione Toscana (via Cavour 50/r, Firenze), con la direzione artistica di Camilla Toschi, responsabile per FST delle attività de La Compagnia.
Il Festival di Cinema e Donne ha così cambiato fisionomia, ma non la sua missione, raccogliendo l'eredità delle battaglie culturali femministe e per la parità di genere e continuando a presentare il meglio della produzione internazionale a firma femminile. Nei suoi quarantacinque anni di attività, Cinema e Donne ha cambiato più volte fisionomia e prospettive: il nuovo indirizzo inaugurato dal 2023, non fa che proseguirne il percorso evolutivo, proiettando il festival nella dimensione dei nuovi scenari contemporanei. Una particolare attenzione è infatti dedicata alle giovani autrici, talenti che irrompono con linguaggi innovativi e messaggi forti nella cinematografia italiana e internazionale, che presentano al Festival opere prime e seconde.
La presentazione al pubblico e alla stampa delle anticipazioni del Festival di Cinema e Donne si è tenuta domenica 1° settembre, nell'ambito di Venezia 81, alla SIC – Settimana Internazionale della Critica, alla presenza di Beatrice Fiorentino, direttrice artistica della SIC, di Cristiana Paternò, presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI e della presidente dell'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Piera Detassis.
L'evento di apertura del Festival si configura come un momento di scambio generazionale. La scorsa edizione Kasia Smutniak e Agnieszka Holland si erano confrontate sul tema delle migrazioni e dei "muri" che vengono innalzati alle frontiere, a partire da due punti di vista diametralmente opposti: da un lato l'approccio documentaristico di Kasia Smutniak, con la sua opera prima MUR; dall'altro la fiction della Holland, che con il suo Green Border si è aggiudicata il Premio Speciale Giuria alla scorsa edizione del Festival di Venezia. Quest'anno le ospiti d'onore saranno Margarethe von Trotta e Céline Sciamma.
Il 23 e 24 novembre 2024 mattina il festival ospiterà un nuovo progetto, nato e prodotto con Jasmine Trinca, "l'Assemblea" (titolo provvisorio). Si tratta di un'occasione di confronto aperto, tra donne che fanno, immaginano e fabbricano il cinema, pensato come un laboratorio che possa mettere ruoli, attività e generazioni a confronto, per identificare e mettere a sistema esigenze comuni, per la costruzione di buone pratiche nel mondo del cinema italiano e internazionale.
Nell'ambito del Festival di Cinema e Donne, nasce un altro nuovo progetto a cura di Piera Detassis, in collaborazione con Raffaella Giancristofaro, che vuole essere un laboratorio per la riscoperta dei tanti giacimenti culturali finora non conosciuti o dimenticati. Il titolo è "Cinema, l'altra storia" e raccoglierà storie di autrici il cui lavoro è stato disconosciuto, dal cinema delle origini ad oggi e, parallelamente, il lavoro di delle protagoniste femminili che quel muro di silenzio hanno, con grande scandalo, squarciato.
Promuovere il cinema femminile significa anche aprire uno spazio dedicato alle professioniste dell'industria cinematografica che operano nei circuiti di distribuzione, trasmissione e finanziamento - con spazi di dialogo e confronto condiviso - con l'obiettivo di evidenziarne il ruolo in tutte le fasi della produzione cinematografica. Un ambito, questo, non esente dalle discriminazioni di genere presenti nelle società, nel quale ci sono ancora tante barriere da abbattere. Oggi assistiamo ad un cambiamento in cui le donne non solo sono al centro della scena, ma sostengono attivamente i progetti delle altre donne, per ampliarne le voci ma anche per avere un impatto sui processi decisionali e produttivi. Tra le novità di quest'anno la collaborazione con LED (Leader Esercenti Donne), il programma di mentoring inaugurato nel 2023 su iniziativa di Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e dedicato alle professioniste dell'esercizio cinematografico, con l'obiettivo di supportare la crescita personale e professionale di imprenditrici e lavoratrici e colmare il gender gap nella leadership delle imprese di esercizio cinematografico, grazie ad attività di mentoring e formazione. Il progetto di collaborazione con il Festival prevede la distribuzione tra le sale della rete LED di un film selezionato al festival, un'occasione importante per far conoscere al pubblico film che altrimenti non avrebbero distribuzione, opere prime o seconde di registe.
Un altro importante focus del Festival è rappresentato dalle due giornate dedicate alle addette ai lavori, a confronto sul tema della gender equity/parità di genere nell'industria cinematografica, esaminando le cause culturali che lo generano e gli effetti che ne derivano.
Il cinema è uno strumento potente nel cambiamento della percezione delle persone e nel modo in cui le persone percepiscono il proprio mondo e quello degli altri. FCD vuole dunque continuare a costruire e ampliare i punti di vista e i diversi modi di "guardare". Dalle fragilità individuali alle paure collettive, dalla precarietà personale a quella sociale, storie di esistenza e resistenza contemporanea, ritratti lucidi, intimi e sempre preziosi, che pongono al centro della riflessione la messa in discussione delle immagini e delle modalità di rappresentazione del mondo, per offrire modelli nuovi, in grado di favorire i cambiamenti verso una reale parità. Anche quest'anno il Festival avrà un programma plurale per vocazione e interessi, che raccoglierà istanze, temi e desideri nel racconto delle registe, spesso alla loro prima esperienza dietro la macchina da presa. Giovani autrici che parlano in modo nuovo e costruiscono percorsi per riconoscere le proprie specificità, sia in termini di fragilità da contenere - o far esplodere - che di potenzialità da sviluppare; raccontano nuovi modelli e paradigmi, mettendo in discussione e rifondando le definizioni di maschile e femminile, alla base di comportamenti, relazioni, gerarchie e immaginari diversi. Per offrire agli spettatori uno sguardo sul mondo che vuole restare il più largo possibile.
Il Cinema La Compagnia è la casa del cinema e del documentario della Regione Toscana. L'attenzione al cinema documentario non poteva che riflettersi anche sulla programmazione del festival. Non mancheranno infatti gli appuntamenti / focus dedicati alle donne che con il loro impegno civile hanno messo in discussione i paradigmi degli stereotipi sociali, segnando un punto di svolta anche nella narrazione di genere.
Per maggiori informazioni: http://www.iwfffirenze.it