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mercoledì 24 aprile 2024

''Metropolis'' di Fritz Lang in versione restaurata al Cinema Odeon

19-03-2015

Giovedì 19 marzo è in programma la proiezione del film "Metropolis" di Fritz Lang del 1927, uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, in versione originale restaurata, alle ore 21.00, al Cinema Odeon di Firenze (piazza Strozzi). Dopo l'ultimo ritrovamento in Argentina di nuove sequenze, il restauro di Metropolis presenta finalmente la versione più completa esistente oggi del film, dopo le infinite mutilazioni subite fin dalla sua prima uscita, nel gennaio del 1927. Per l’occasione, Metropolis torna in sala con le musiche originali per orchestra, composte da Gottfried Huppertz.

Era il 10 gennaio del 1927, all'Ufa-Palast am Zoo di Berlino “un'eccitazione, una tensione febbrili regnavano nella sala piena zeppa, il brusio si placò solo quando il compositore Gottfried Huppertz sollevò la sua bacchetta e le luci della sala si spensero lentamente”. Erich Kettelhut, scenografo e stretto collaboratore di Fritz Lang ricorda l'atmosfera di quella sera di 88 anni fa quando il pubblico conobbe per la prima volta Metropolis: “Il pubblico dell'Ufa-Palast seguì con passione lo svolgimento del film - prosegue Kettelhut nella sua cronaca - A tratti gli applausi coprirono anche la musica”. Ma il film che gli spettatori berlinesi videro in quella sera di gennaio non è lo stesso che ha attraversato la storia del cinema diventando un punto di riferimento per tutti i cineasti a venire. Quel film per 88 anni non è più esistito, a causa dei tagli che i produttori (americani prima, tedeschi poi) imposero al film senza l'autorizzazione dell'autore. Il regista viennese aveva già diretto Il dottor Mabuse (1922) e I Nibelunghi (in due parti: La morte di Sigfrido e La vendetta di Crimilde, 1923-1924) quando durante un viaggio negli Stati Uniti, sulla nave ormeggiata di fronte alle luci e ai grattacieli del West Side di New York, concepì l'impianto visivo di Metropolis. Il film era costato una cifra esorbitante per l'epoca: dopo aver superato i due milioni e mezzo di marchi, la casa di produzione tedesca Ufa era stata costretta a rivolgersi ad investitori americani che erano intervenuti nella produzione attraverso la Paramount e la Metro Goldwyn. E che fecero uscire il film nelle sale prima americane prima ancora che in quelle tedesche nel marzo del '27 in una nuova versione che prevedeva nomi americanizzati per i protagonisti (il dittatore John Fredersen diventa John Masterman) ma soprattutto un lavoro di montaggio con tagli per un quarto del film. Dopo l'uscita americana anche i produttori tedeschi, senza consultare Lang, scelsero di mandare nelle sale una versione più corta di 35 minuti del film, tagli importanti che fanno scrivere al critico tedesco Balthasar (Roland Schacht): “Questo Metropolis non ha nulla a che vedere, neppure lontanamente, con il film che abbiamo visto meno di un anno fa. Quasi tutto il dramma e un gran numero di brillanti inquadrature sono scomparsi”.

Per 80 anni gli spettatori hanno visto un film diverso rispetto a quello che Fritz Lang e la sua compagna di vita e di lavoro, la scrittrice Thea von Harbou (con la quale Lang divorziò nel '33, lei aveva aderito al partito nazista, lui ebreo di madre aveva lasciato la Germania), avevano ideato. Poi nell'estate del 2008 il ritrovamento in Argentina di un controtipo negativo in 16 mm in formato sonoro. Materiali in bassa qualità che però non hanno fermato gli esperti impegnati nella missione di riportare il film alla versione il più possibile fedele a quella originale. E' cominciato così un lavoro molto lungo realizzato da Friedrich-Wilhelm-MurnauStiftung e Deutsche Kinemathek. A questo intervento sull'immagine è poi corrisposto anche un'importante operazione sulla musica di accompagnamento al film. La nuova versione del film presenta infatti ora la colonna sonora originale di Gottfried Huppertz ritrovata ed eseguita da Frank Strobel alla guida della Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin.

Ed è proprio questo nuovo restauro che la Cineteca di Bologna riporta in sala, grazie al suo progetto di distribuzione dei classici restaurati “Il Cinema Ritrovato... al cinema”, a cui l'Odeon ha aderito con entusiasmo e convinzione.

Il film verrà introdotto dai critici Marco Luceri e Donato De Carlo.

Ingresso unico: euro 6

Info: www.odeonfirenze.com