Lunedì 1 febbraio 2016, alla
Cineteca del Caffè Letterario Le Murate di Firenze, è in programma un triplo appuntamento con la rassegna cinematografica
"À propos de Paris 1 - Parigi internazionale" a cura de La Bottega del Cinema - Cineteca di Firenze.
h 17:00 - Cineteca
NINOTCHKADi Ernst Lubitsch. Con Melvyn Douglas, Alexander Granach, Greta Garbo, Bela Lugosi, Ina Claire - USA - 1939 - 110'
Grande capolavoro di Lubitsch, che mette in ridicolo tutto quanto impedisce all'umanità di essere serena. Tre commissari del governo sovietico sono inviati a Parigi per vendere i gioielli confiscati alla granduchessa Swana. Interviene però il conte Léon, amante della granduchessa, il quale non fatica molto a distrarre i tre grazie alle sirene della vita parigina. Da Mosca si decide allora di inviare a mettere a posto le cose l'inflessibile ispettrice Nina Ivanova Yakushova. La quale a poco a poco cede alla corte di Léon che se ne è sinceramente innamorato. La granduchessa decide allora di intervenire.
La filmografia di Ernst Lubitsch è costellata di piccoli e grandi capolavori. Tra questi ultimi è sicuramente da annoverare Ninotchka, frutto di quello che venne ironicamente definito come l'Asse Vienna-Berlino-Hollywood.
h 18:45 - Cineteca
PARIS JE T'AIME - EPISODI Di Joel e Ethan Coen, Wes Craven, Alfonso Cuaron,Gus Van Sant, Walter Salles e altri.Con Fanny Ardant, Juliette Binoche, Steve Buscemi, Sergio Castellitto, Willem Dafoe.
Sottotitoli in inglese - Francia - 2006
Parigi e la sua poesia in una pellicola collettiva diretta dai migliori registi internazionali
Saranno proiettati i migliori dei venti episodi - della durata di cinque, sei minuti ciascuno - diretti da altrettanti registi, fra cui spiccano Steve Buscemi e Castellitto. Ci avevano provato quarant'anni fa - con un notevole risultato - alcuni dei registi più accreditati della Nouvelle Vague, producendo Paris Vu par, una dichiarazione d'amore in sei atti che conquistò il pubblico internazionale. A distanza di quasi mezzo secolo ci riprovano venti registi (Joel e Ethan Coehn, Wes Crafen, Gerard Depardieu), mettendosi alla prova con una delle forme cinematografiche più complesse e macchinose: il cortometraggio. Presentato allo scorso Festival di Cannes (nella sezione Un certain regard), il film collettivo ha riscosso molti applausi da parte di pubblico e critica. Piccola curiosità, ogni episodio racconta l'amore visto attraverso i diversi quartieri (arrondissements) che dividono la capitale francese, portando a termine un affresco romantico sulla città incantata che tanto piacerà al nostro pubblico.
h 21:30 - Cineteca
ULTIMO TANGO A PARIGIDi Bernardo Bertolucci. Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Giovanna Galletti, Gitt Magrin. - Italia - 1972 - 132'
Un uomo, rimasto vedovo della moglie suicida, si aggira per Parigi in preda a una irrefrenabile malinconia, dovuta, oltre che alla perdita della sua compagna, a un passato confuso e alla perdita della giovinezza. L'incontro con una giovanissima ragazza borghese e il loro fulmineo rapporto sessuale cambierà la vita di entrambi.
Ultimo tango a Parigi reca l'impronta di quello che può essere considerato il vero autore del film: Marlon Brando. Bertolucci non sarà mai più così sincero e ossequiente con la storia che racconta. A supporto di questa tesi resta il fatto che quando Brando è assente il regista cerca di reimpadronirsi della storia con uno stile "Truffaut" fastidioso e ingiustificabile. La presenza di Jean-Pierre Léaud è in tal senso indicativa. Il solo modo di non essere travolto da Brando era quello di mettersi al servizio delle studiate improvvisazioni del geniale attore. E Bertolucci lo ha fatto, sia pure con qualche sofferenza. Il risultato è un film ibrido ma entusiasmante. Quando il film fu distribuito era già stato preceduto dalle cronache scandalistiche, che avevano speculato su alcune sequenze di grande impatto erotico, per allora. In seguito abbiamo visto ben altro.
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