Martedì 2 e mercoledì 3 febbraio allo
Spazio Alfieri (via dell'Ulivo, 1) saranno proiettate due pellicole:
"Steve Jobs" di Danny Boyle in
versione originale con sottotitoli in italiano e
"Il labirinto del silenzio" di Giulio Ricciarelli.
"Steve Jobs" è tratto dalla famosa biografia scritta dal giornalista statunitense Walter Isaacson: una figura controversa e mitizzata, quella di Jobs, che ha indubbiamente rivoluzionato le nostre abitudini quotidiane. Per poterlo raccontare, il regista Boyle e lo sceneggiatore Aaron Sorkin hanno scelto tre momenti per tre atti della storia: il
Macintosh nel 1984,
NeXT nel 1988 e l’
iMac nel 1998, più precisamente il
dietro le quinte delle presentazioni di questi tre noti prodotti, ormai diventati Storia della Tecnologia. Vediamo così Jobs, interpretato da un superbo
Michael Fassbender nominato agli Oscar per il ruolo, mentre prova lo "speech" (il discorso) o cerca una camicia col taschino adatto a inserire un floppy e cosi via: gesti, ammiccamenti, arrabbiature, frustrazioni e confessioni che si nascondono dietro ad ognuna delle tre presentazioni. In ciascuno dei tre atti saranno ricorrenti anche gli incontri/scontri con Steve Wozniak (Seth Rogen), il partner dell’impresa partita dall’ormai celeberrimo garage di Los Altos, John Sculley (Jeff Daniels), CEO Apple, Andy Hertzfeld (Michael Stulbarg) ingegnere del software. E poi, onnipresente al fianco di Jobs, il capo del Marketing Joanna Hoffman (
Kate Winslet, anche lei candidata agli Oscar per il ruolo).
"Il Labirinto del Silenzio", diretto e co-scritto da Ricciarelli, è ambientato nella
Germania degli anni '50, a più di dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La pellicola in scena la storia di un giovane pubblico ministero che decide di battersi in favore della verità, combattendo il negazionismo, contro ogni ostacolo immaginabile, in un sistema dove era più facile dimenticare che ricordare. Sullo sfondo di eventi realmente accaduti, quest'opera prima, in corsa per gli Oscar 2016, affronta con uno sguardo diverso gli anni del "boom economico" nell'epoca dell'ottimismo sfrenato, in cui le persone volevano solo dimenticare il passato e guardare avanti. Un capitolo poco noto della storia della Germania, che cambiò radicalmente il modo in cui i tedeschi guardano al proprio passato, in un film a metà tra storico e thriller, con un cast di altissimo livello.
Gli orari delle proiezioni sono i seguenti:
"Steve Jobs" ore 17.15 e 21.45;
"Il labirinto del silenzio" ore 19.30.
Per maggiori info:
www.spazioalfieri.itA.T.