“Presos” di Esteban Ramirez Jimènez , film sul mondo del carcere ambientato a San Josè, in Costa Rica, e
“Sc recortes de prensa” di Nicolàs Martinez Zemborain e Oriana Castro, documentario girato a Parigi nel 1980, quando un gruppo di giornalisti e intellettuali esiliati politici dell’Argentina decidono di fondare il giornale “Son Censura”, per contrastare la campagna di disinformazione delle dittature militari sparse per l’America Latina negli anni ’70. Sono questi i due film in proiezione
mercoledi 4 maggio presso il cinema Spazio Alfieri di Firenze (via dell’Ulivo, n.6) per l'ultimo appuntamento de
"I mercoledi dell'America Latina". L'iniziativa propone il meglio della produzione cinematografica dedicata al continente sud-americano, in collaborazione con il Centro studi Jorge Ejelson di Firenze e il 30° Festival del Cinema Latinoamericano di Trieste.
L'apertura, alle ore 20.30, è affidata al film di Esteban Ramirez Jimènez, "Presos", ovvero prigionieri (Costa Rica 2014), premio del pubblico al Festival di Trieste, ispirato a un documentario in bianco e nero del 1973 realizzato dal padre del regista, Víctor Ramírez, che mostrava le condizioni di vita nel carcere la Penitenciaría Central chiuso nel 1993 e trasformato oggi nel Museo del Bambino. Il film in proiezione racconta la storia di Victoria (Natalia Arias), una ragazza del Costa Rica che vive con la sua famiglia della classe media in un quartiere popolare di una città. Grazie a un amico, riuscirà a ottenere un lavoro che le permetterà di entrare in contatto con il mondo del carcere, scoprendo una realtà al di là delle convenzioni sociali, che la porterà a mettere in discussione i suoi limiti e la sua stessa libertà.
Alle ore 22.15 seguirà “Sc Recortes de Prensa” di Nicolàs Martinez Zemborain e Oriana Castro (Argentina 2014), Premio contemporanea al concorso, che racconta la ricerca intellettuale e politica alla base del progetto del periodico Sin Censura. "Una critica profonda della nostra natura, del nostro modo di pensare, di sentire e di vivere: è l'unica possibilità che abbiamo di dare di nuovo alla parola il suo senso più alto. Solo così otterremo che il futuro risponda alle nostre speranze e alla nostra azione, perché la storia è l'uomo e si fa a sua somiglianza e parola", diceva Julio Cortazar, a proposito della rivista, che, composta in Francia, aveva corrispondenti in tutto il mondo (per esempio vi collaborarono Gabriel García Márquez, Ernesto Cardenal, Solari Yrigoyen, Edoardo Galeano, Osvaldo Bayer). Tra le immagini, quelle di manifestazioni di protesta fatte in Europa e quelle di repertorio della dittatura argentina.
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. A presentare i film ci saranno Antonella Ciabatti e Martha Canfield del Centro studi Eleison.
Biglietti. Ingresso singolo intero 6 euro, ridotto 5 euro. Giornaliero 8 euro, con aperitivo 15.
Per informazioni
www.centroeielson.com e
www.spazioalfieri.it , infoline al numero 055 5320840