Riparte anche quest'anno la
rassegna cinematografica "Ciak sul lavoro" (XI edizione) organizzata da
Filcams Cgil Firenze e Toscana con l'associazione Anémic, in collaborazione con
Spazio Alfieri, Fondazione Sistema Toscana e Istituto Francese di Firenze. In arrivo
sei film sul tema del lavoro e dei diritti che saranno proiettati al
Cinema Alfieri di Firenze (via dell'Ulivo 6, inizio proiezioni ore 21,30, biglietti a 4 euro) dal 17 al 25 maggio. Prima o dopo di ogni proiezione, è previsto un dibattito col regista del film. La rassegna è curata da Gabriele Rizza.
Il Programma-
Martedì 17 maggio: “Tempo instabile con probabili schiarite”, di Marco Pontecorvo (2015), con Luca Zingaretti e John Turturro. Sarà presente all'Alfieri il regista Marco Pontecorvo
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Mercoledì 18 maggio: “Alaska”, di Claudio Cupellini (2015) con Elio Germano. Sarà presente all'Alfieri il regista Claudio Cupellini
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Venerdì 20 maggio: “Storie sospese”, di Stefano Chiantini (2015) con Marco Giallini e Maya Sansa. Sarà presente all'Alfieri il regista Stefano Chiantini
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Martedì 24 maggio: “Maquilas” di Isabella Sandri e Giuseppe Gaudino (2004). Saranno presenti all'Alfieri i registi Isabella Sandri e Giuseppe Gaudino
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Mercoledì 25 maggio: “La legge del mercato”, di Stéphane Brizé (2015), con Vincent Lindon. Saranno presenti all'Alfieri il regista Stéphane Brizé e lo sceneggiatore Olivier Gorce. Prima, alle 20,15, sarà proiettato “Barbieri d'Italia”, del regista Francesco Ranieri Martinotti, che sarà presente all'Alfieri.
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Siamo orgogliosi di arrivare all'undicesima edizione della rassegna, anche quest'anno cerchiamo di emozionare e far riflettere con storie forti e sincere, con ospiti importanti e sensibili ai temi che ci interessa portare avanti: quelli del lavoro, in tutte le sue accezioni”, spiega Marco Pesci (Filcams Cgil Firenze). “Parlare di lavoro oggi è parlare di diritti e dignità messi in discussione, non solo per la crisi economica. Ed è importante parlare di lavoro con linguaggi diversi, aperti, attraverso il racconto di storie, sentimenti, passioni come il cinema sa ben fare. Far comprendere e far conoscere certe storie e certe realtà è il primo passo per migliorare i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”, dice Stefano Nicoli, segretario Filcams Cgil Toscana.
La Scheda (a cura di Gabriele Rizza)I temi della rassegna sono legati ai problemi dell’occupazione, fra Jobs Act, crisi, disagio sociale, impoverimento culturale, età pensionabile e disoccupazione giovanile, precariato e incertezze, un quadro che riflette lo “stato di salute” della nostra società, modificando da un lato i rapporti di forza fra capitale e lavoro, e franando dall’altro su un “nuovo” modello di sviluppo che va al di là delle reali emergenze economiche. La carrellata che proponiamo comprende sei titoli, due documentari e quattro fiction, tutti a loro modo emblematici di questa situazione in affanno e alla deriva, un montaggio che tiene conto di questo variegato universo, insieme tragico e contraddittorio, un mulinello di immagini che sottolineano il “pluralismo” delle inquadrature che finiscono sotto la lente critica e il commento affabulante del cinema. Sostenute ogni volta dalle testimonianze dirette dei rispettivi autori chiamati a incontrare il pubblico in sala.
Ecco allora l’attualità pungente della ricerca dell’oro nero nel nostro Paese, fra illusioni e illusionismi, inquinamento e rifiuti, perdita di identità professionale, amicizie e solidarietà che si sfaldano, nella commedia “Tempo instabile con probabili schiarite” di Marco Pontecorvo.
Ecco l’amore senza radici ai tempi della crisi, ambizioni perdute e traguardi invano sognati, il futuro senza futuro delle nuove generazioni, il vuoto metropolitano e l’ambizione dei sentimenti, raccontato da “Alaska” di Claudio Cupellini
Ecco il lavoro sporco, dove districarsi per tacitare la coscienza non sarà facile, bisogna arrampicarsi col rischio di cadere, tapparsi gli occhi per andare avanti, le “Storie sospese” quanto mai reali e attuali di Stefano Chiantini che parlano di dissesto geologico e rischio ambientale.
Ecco la spaventosa realtà delle “Maquilas”, le fabbriche senza controlli né legge impiantate dal “capitale intelligente” a Ciudad Juarez, al confine fra Messico e Texas, dove sovrana regna l’anarchia, tutto è permesso, si prende ciò che si vuole e si paga poco o niente, sfruttamento, disperazione, morte, violenza, inquadrate dall’obiettivo sensibile di Isabella Sandri e Giuseppe Gaudino.
Ecco il viaggio di Francesco Ranieri Martinotti alla ricerca dei “Barbieri d’Italia”, mestiere antico e teorema mediatico della penisola, una ripresa che non ti aspetti, fra professione nuova e vecchia professionalità.
Ecco la deriva neoliberista della società europea e la faccia feroce del capitalismo contemporaneo, la delocalizzazione e la disoccupazione, un mondo spietato di banche centrali e fondi monetari, niente più regole, tutele e garanzie per chi lavora, traiettorie che convergono nel volto di Vincent Lindon (Palma d’oro miglior attore protagonista a Cannes 2015) rigorosamente ripreso da Stéphane Brizé in “La legge del mercato”.
Per ulteriori informazioni:
www.anemic.it -
www.spazioalfieri.it