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venerdì 19 aprile 2024

''Carmela e Paolino - varietà sopraffino'' di José Sanchis Sinisterra al Teatro di Rifredi

10-10-2014

Serata inaugurale della stagione teatrale 2014/15 del Teatro di Rifredi, la ventinovesima sotto la direzione artistica di Pupi e Fresedde, venerdì 10 ottobre 2014 con "Carmela e Paolino - varietà sopraffino" testo di José Sanchis Sinisterra, adattamento e regia di Angelo Savelli, protagonisti Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo.
Dopo sedici anni rinasce sul palcoscenico di Rifredi una delle più ammirate ed amate produzioni di Pupi e Fresedde, che - come i migliori spettacoli di Angelo Savelli diventati dei piccoli cult (“Don Giovanni”, “Gian Burrasca”, “L'ultimo harem”) - ha conservato intatta negli anni la freschezza del racconto e la capacità di divertire e stupire. Debuttò nell'estate del 1990 al Festival di Radicondoli questo fortunatissimo spettacolo destinato a ben otto anni di successi che lo hanno portato in lungo e largo per l'Italia ma anche, varcando i nostri confini,  in Argentina, Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Turchia.
Un felicissimo mix di grandi talenti, quello dell'autore Sinisterra che ha scritto “Ay Carmela” (questo il titolo originale) dal quale Carlos Saura ha tratto un film candidato all'Oscar, il puntuale adattamento e la regia di Angelo Savelli  che in accordo con l'autore ha trasferito, con mirabile effetto comunicativo, la vicenda dalla Spagna del '38 all'Italia del '44 e quello dei due straordinari interpreti, una frizzante Edy Angelillo e un trascinante Gennaro Cannavacciuolo.
Carmela e Paolino racconta la vicenda di due oscuri attori di varietà che a Pratola Peligna, un piccolo paese degli Abruzzi, nell’inverno del 1944 cadono prigionieri dei nazifascisti e sono costretti, loro malgrado, ad improvvisare per le truppe uno scalcinato ma esilarante spettacolo dal tragico esito finale.
Uno spettacolo, comico, popolare e musicale, un'accattivante performance per due consumati attori brillanti che, accompagnati dal vivo da tre affiatati musicisti e grazie ad un ben congegnato meccanismo drammatico, possono cimentarsi su più piani espressivi (recitazione, canto, coreografia). Un omaggio affettuoso e competente ad un certo teatro "basso" italiano, dal varietà all'avanspettacolo, ma anche un'amarognola riflessione sulla capacità o l'incapacità d'indignarsi di fronte alla dignità umana calpestata sia dagli orrori della guerra che dall'indifferenza e dalle piccole vigliaccherie quotidiane.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro di Rifredi fino a domenica 26 ottobre 2014.

Per informazioni: www.toscanateatro.it