Dal 7 maggio al 3 luglio torna
Fabbrica Europa, il festival internazionale che da 22 anni si impegna nel portare a Firenze il meglio della contemporaneità, costruendo ponti tra discipline e creando percorsi inusuali e non convenzionali.
Come gli scorsi anni, anche questa XXII edizione darà ampio spazio a
danza e teatro immergendo la città in universi creativi assolutamente nuovi, ma la grande novità del 2015 è l'aver riportato la
musica al centro del programma, dopo anni in cui il festival si era maggiormente concentrato sulle altre discipline.
"Questo è un festival che appartiene al cuore del continente, ma che richiama anche le Europe lontane" ha dichiarato
Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze, sottolineando l'importante internazionalità che da sempre caratterizza Fabbrica Europa. Grande stima ed orgoglio sono stati espressi anche da
Tommaso Sacchi dell'Assessorato alla cultura del Comune di Firenze, dichiarando quanto il festival sia un "reticolo complesso" di discipline, una vera e propria
polifonia di diverse voci artistiche.
Polifonia. Questo è il fil rouge dell'intero festival e allora andiamo a scoprire alcune delle voci di questa edizione.
Partiamo dalla danza, la
"regina del festival", come ribattezzata durante la conferenza stampa
: "Difficile rifare un programma come questo, abbiamo fatto dei veri e propri miracoli" ha affermato
Maurizia Settembri di Fabbrica Europa.
Il festival si apre con una prima europea della
Lee Hee-moon Company che propone "
Zap", opera ibrida e divertente composta da cantanti, musicisti e danzatori che porteranno lo spettatore a vivere un nuovo approccio alla visione, un diverso modo di apprezzare la musica. In programma ci saranno un
focus sull'Asia, importanti
compagnie internazionali, artisti emergenti e
coreografi italiani da anni all'estero, ma orgogliosamente riportati in Italia da Fabbrica Europa.
Chiuderà il festival una
coproduzione con Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino e considerata la migliore performance di danza contemporanea proveniente dalla Corea: l'affascinante
"Bul-Ssang" della
Korea National Contemporary Dance Company che unisce pop art, arti marziali, danza contemporanea e tradizionale.
Dopo la danza, passiamo al teatro e alle parole di
Roberto Bacci di Fabbrica Europa:
"Quest'anno la nostra ambizione è di portare esperienze straordinarie e complesse, concentrandoci su un tema importante come la manifestazione del teatro attraverso il canto in azione".Al centro del programma teatrale ci sarà uno spettacolo in prima nazionale
"Armine, Sister", intenso processo di canto e di azione sull'Olocausto del popolo armeno di cui ricorrono i 100 anni.
E per quanto riguarda la musica, la grande novità di questa edizione?
Ci saranno musicisti che daranno un valore aggiunto all'intero festival, spettacoli mai visti fino ad ora e che difficilmente potremmo vedere altrove. Queste sono le premesse, importanti tanto quanto gli intenti espressi da
Maurizio Busìa di Fabbrica Europa:
"L'obiettivo non è far incontrare musicisti di età diversa, ma pubblici di età diversa creando dei veri e propri circuiti" Tra gli eventi più importanti, infatti, ricordiamo in prima assoluta
"Epica Etica Etnica Pathos" che ripropone al pubblico il disco dei CCCP del 1990 mettendo insieme i quattro componenti storici, le due voci femminili e alcuni tra i più interessanti musicisti e cantanti delle generazioni successive come
Lo Stato Sociale, Appino, Brunori Sas, Max Collini e Francesco Di Bella.Il programma prevede anche un bello spazio riservato alla musica africana e elettronica e un'installazione alla Stazione Leopolda dedicata a
John Cage, le cui parole ricordate da Busìa faranno da collante a tutti gli eventi di Fabbrica Europa:
"Mi chiamo Cage, ma sono per la libertà". Le location del festival saranno:
Stazione Leopolda, Teatro Cantiere Florida, Teatro Goldoni, Museo Novecento, Le Murate Pac, Istituto Francese, Teatro Verdi e il Teatro Era di Pontedera.Per conoscere nel dettaglio il programma:
http://fabbricaeuropa.net/ Alessandra Toni