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giovedì 18 aprile 2024

''Pupi siamo - viaggio buffo in cerca di Pirandello'' al Museo Nazionale del Bargello

13-09-2015
Presentato in prima nazionale lo scorso gennaio e accolto dai consensi di critica e pubblico, torna domenica 13 settembre al Museo Nazionale del Bargello lo spettacolo “Pupi siamo - viaggio buffo in cerca di Pirandello”, produzione originale della compagnia toscana Teatro Popolare d'Arte. Sono previste due repliche, alle ore 19 e alle ore 21.
A firma di Gianfranco Quero, per la regia Gianfranco Pedullà, “Pupi siamo” è un omaggio alla contraddittoria, mutevole, affascinante arte dell'attore. In scena due interpreti di assoluto rilievo: lo stesso Quero, attore messinese “dal volto pirandelliano”, noto al grande pubblico anche per le sue esperienze cinematografiche e televisive, e l’attore toscano Marco Natalucci, già colonna di Arca Azzurra Teatro, Pupi e Fresedde e Occupazioni Farsesche.
Lo spettacolo vive di frammenti pirandelliani tratti da “Uno nessuno e centomila”, “Il Fu Mattia Pascal”, “L’uomo dal fiore in bocca”, “La favola del figlio cambiato”, “Il berretto a sonagli”, “Ciaula scopre la luna”, “Enrico IV” e “I giganti della montagna”.
La trama di “Pupi siamo” prende spunto proprio dal dramma incompiuto di Pirandello, “I giganti della montagna”. I due attori stanno andando in teatro per recitarlo. Nei camerini si discute della vita e dell'arte del drammaturgo siciliano: frammenti, personaggi delle sue opere, il padre, la madre, i figli.
La parola viaggia insieme al corpo degli attori, che come una marionetta/pupo si mostrano in continua trasformazione: dalla “staticità” e rilassatezza del racconto, alla dinamicità e ai ritmi dell’interpretazione dei personaggi. Come Pirandello proiettava le persone dalla vita reale nei suoi racconti letterari e teatrali, così Quero e Natalucci trasportano lo spettatore dalla vita vissuta alla vita narrata.
Lo stile è colloquiale, spesso divertito e divertente, attraverso continue digressioni temporali ed escursioni nell'attualità. Lentamente la biografia del poeta diventa un inno di dolore alle condizioni attuali della Sicilia ma anche un omaggio alla contraddittoria, mutevole, affascinante arte dell'attore.

Per ulteriori informazioni: www.tparte.it - www.estatealbargello.it