Incontri tra discipline, sintesi tra passato e presente, con uno sguardo proiettato verso il futuro: è questa l'anima di
"Contaminazioni", il nuovo
ciclo di incontri con i protagonisti del mondo delle arti e della cultura, organizzato da
Forma Edizioni all'interno dello
Spazio A (Lungarno Cellini, 13a)
Una collaborazione, quella con la casa editrice, nata con l'intento di proporre un'intensa attività di promozione culturale a tutta la città di Firenze partendo proprio da qui, da questo spazio affacciato sull'Arno, luogo di incontro tra discipline e forme espressive diverse:
"un incrocio tra caffè del Settecento e Accademia cinquecentesca - ha sottolineato
Riccardo Bruscagli, ideatore e organizzatore della serie
insieme a Laura Andreini -
per offrire uno spazio intimo ed eclettico aperto alle sollecitazioni più diverse, senza porre limiti alle curiosità culturali".L'anno scorso la collaborazione con Forma Edizioni, specializzata nelle pubblicazioni di arte, architettura, design e fotografia, ha dato vita ad un ciclo di incontri (tuttora in corso) incentrato sul
150° anniversario di Firenze Capitale:
"una Firenze - ha affermato ancora Bruscagli -
che da città d'arte ferma e chiusa tra le sue mura, per cinque anni è diventata una capitale europea come Vienna o Parigi. Una trasformazione ambiziosa che ha inoculato nella vecchia Firenze il virus ineliminabile dell'innovazione e della contemporaneità".Una
contemporaneità su cui la città, oggi, ha bisogno più che mai di riflettere in modo consapevole: Firenze sta infatti vivendo un momento di
grande trasformazione edilizia e urbanistica, che la porterà tra quindici o vent'anni ad essere completamente diversa da come appare oggi. Per queste ragioni, lo Spazio A intende sollecitare una nuova riflessione, che ci possa aiutare a comprendere meglio la realtà attuale.
"La città deve capire quanto abbia bisogno di contemporaneità - ha dichiarato l'
architetto Marco Casamonti -
per vivere il suo passato in forma attuale e senza nostalgia, ma proiettandosi vincente verso il futuro, recuperando quella sintesi tra antico e moderno che pare aver perso".Questo è il punto di partenza di "Contaminazioni":
contaminazioni tra passato e presente, ma anche
tra discipline diverse, dall'
architettura all'
arte, dal
design alla
fotografia passando per la
letteratura, con una serie di
incontri a cadenza settimanale.
Il
programma della stagione sarà
presentato sabato 31 ottobre, all'indomani di una data significativa per l'intera rassegna: il 30 ottobre è infatti l'anniversario della contemporanea inaugurazione, nel 1935, della Biblioteca Nazionale e della nuova Stazione Ferroviaria. Una coincidenza emblematica di quella fusione tra modernità e antico, filo conduttore dell'intera rassegna, che sarà centrale anche nello stesso evento inaugurativo:
"1935: Firenze bipolare. La Stazione e la Biblioteca" è infatti l'incontro che si svolgerà il 31 ottobre dalle 17.30, moderato da Bruscagli e Andreini, con interventi di Marco Casamonti, di Maria Letizia Sebastiani, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale e di Ulisse Tramonti, docente alla facoltà di Architettura di Firenze.
"Contaminazioni" prevede anche delle
anteprime, sempre improntate sulla tematica della "bipolarità":
sabato 2 ottobre l'architetto
Mario Botta tratterà del rapporto tra l'antico e il moderno nella sua opera;
venerdì 16 ottobre Adolfo Natalini illustrerà il suo lavoro nel nuovo Museo dell'Opera del Duomo che restituirà la lunga storia della cattedrale alla nostra contemporaneità;
venerdì 23 ottobre Cristina Acidini, Sergio Risaliti e Serge Domingie dialogheranno sul rapporto tra antico e contemporaneo, soffermandosi in particolare sull'installazione dell'opera di Jeff Koons sull'arengario di Palazzo Vecchio; infine
venerdì 20 novembre sarà ospite l'architetto e designer
Michele De Lucchi, che ha progettato il Padiglione Zero ad Expo 2015.
Per maggiori informazioni:
www.spazioafirenze.itdi Alessandra Toni