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sabato 20 aprile 2024

''Firenze Capitale. I doni e le collezioni del Re'' alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti

19-11-2015
Sono passati centocinquant'anni da quel 18 novembre 1865 in cui il nuovo Parlamento si insediò nel Salone dei Cinquecento, e la dinastia Savoia nella Reggia fiorentina di Palazzo Pitti. Per ricordare (e celebrare) questa importante ricorrenza, giovedì 19 novembre 2015 sarà inaugurata alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti la mostra "Firenze Capitale. I doni e le collezioni del Re".

Si tratta di un'esposizione che, usando le parole del segretario regionale del MiBACT per la Toscana Paola Grifoni, "oltre ad esporre molte opere e manufatti acquistati dal Re nelle sale del Fiorino e della Musica, intende testimoniare la presenza della dinastia Savoia in Palazzo Pitti". Una testimonianza, quindi, di come il gusto dei Savoia abbia influenzato l'aspetto degli ambienti della Reggia fiorentina. Ma come riuscire a coinvolgere totalmente i visitatori? La risposta è semplice: facendo rivivere gli ambienti originari, con la loro sontuosa atmosfera ottocentesca, in modo da "accompagnare il pubblico in una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, - come afferma la curatrice Simonella Condemi - alla ricerca dei molti documenti artistici che possono farci immaginare la vita di quelle 'magnifiche presenze' appartenenti all'ultima dinastia che aveva regnato e vissuto a Pitti". È fuori da ogni dubbio come Italia non manchino musei contenenti eccezionali opere d'arte, ma credo che questi "percorsi sabaudi in Palazzo Pitti" rappresentino una grande novità nel panorama italiano. Sì, perché passeggiando nell'Appartamento della Duchessa d'Aosta, riaperto al pubblico per l’occasione, si ha quasi la sensazione di trovarsi all'interno della Reggia per eccellenza, quella di Versailles. Lo sguardo corre da pareti finemente decorate a enormi specchiere bordate d'oro, da poltrone damascate a fragili ventagli ricamati, da sbiadite fotografie del tempo ad esotici esemplari di kimono giapponesi, da enormi letti a baldacchino a tavolini in ferro laccato la cui modernità quasi stona con l'ambiente circostante.
Insomma, "I doni e le collezioni del Re" è una mostra ambiziosa, che riesce a realizzare l’obiettivo della curatrice di "evidenziare quale era stata la continuità tra le tre dinastie - Medici, Lorena e Savoia -, e quanto di nuovo e moderno avesse portato nel Palazzo la permanenza di Casa Savoia". E lo fa coinvolgendo in maniera totale Palazzo Pitti: la Galleria Palatina con i suoi Appartamenti Reali, le sale della Galleria d'arte moderna e quelle dell'Appartamento della Duchessa d'Aosta, la Palazzina della Meridiana (attuale Galleria del Costume) e il Giardino di Boboli, ogni singolo ambiente della Reggia fiorentina contribuisce a testimoniare il gusto eclettico e l'attrazione verso la "modernità" del Re, dei Savoia degli Aosta.

Infine, non si può non rivolgere un plauso al concessionario di servizi dell'Ex Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino, Firenze Musei, grazie al quale si sono resi possibili 25 interventi di restauro su pitture, sculture, cornici e vari oggetti d'arte, oltre all'ordinaria manutenzione di pareti, tappezzerie e strutture in legno.

Per maggiori informazioni: www.firenzemusei.it e www.unannoadarte.it 

di Elettra Rizzotti