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mercoledì 25 dicembre 2024

''Proust e la musica'': concerto-spettacolo con Maria Cassi e il trio Lucchesini-Rizzi-Brunello

10-01-2016
Riscoprire e riapprezzare una delle opere monumentali della storia della letteratura, intraprendendo un affascinante viaggio tra parole e musica: è quanto accadrà domenica 10 gennaio dalle ore 21.00 al Teatro della Pergola con "La petite phrase: Marcel Proust e la musica", un concerto-spettacolo ideato dal pianista Andrea Lucchesini e organizzato dall'associazione Amici della Musica, che accompagnerà il pubblico tra le pagine de "À la recherche du temps perdu" attraverso un insolito percorso fatto non solo di parole, ma anche di quelle musiche evocate dallo stesso scrittore francese.

"Una fusione delle arti", è stata definita da Lucchesini, "dove musica e parole vanno a braccetto" dando vita ad un incontro perfettamente equilibrato e rispettoso dell'opera proustiana. A dare voce alle parole scritte dall'autore, un'attrice molto amata dal pubblico e che proprio quest'anno festeggerà i suoi primi 30 anni di carriera sui palcoscenici italiani e internazionali: è Maria Cassi, che leggerà alcune parti tratte dall'opera di Proust, accompagnata da un eccellente trio di musicisti composto dallo stesso Lucchesini, dal violinista Marco Rizzi e dal violoncellista Mario Brunello. "Sono estremamente felice di questo progetto - ha confidato l'attrice - è un'operazione bellissima, colta e popolare al tempo stesso, grazie alla sua capacità di parlare a tutti". Questo, infatti, è il grande punto di forza di un progetto che coraggiosamente e nobilmente, va ad affrontare forse uno dei testi più complessi della letteratura:  una sorta di 'bignami' dell'opera - ha proseguito la Cassi - una riduzione che permetterà a chiunque di entrare nel mondo così profondo e variegato della Recherche; un mondo che comprende tutto, dalla filosofia alla psicologia passando per l'arte e che favorisce un'enorme crescita interiore, culturale e sociale. La Recherche - ha aggiunto - è l'esempio di come, attraverso la scrittura, si possa aiutare l'umanità ad elevarsi". Un testo da riscoprire, quindi, quasi circondato da un'aura di sacralità che però non ha intimorito l'attrice: "È stato come un'onda, mi ha dato l'effetto di scivolare sulle parole nonostante la loro complessità. Se ti lasci andare, se ti ci butti dentro in modo dissacrante ma puro, può diventare davvero affascinante".

Lo spettacolo è nato dall'interesse di Lucchesini verso il periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo: un periodo che ha visto "l'esplosione di correnti e stili artistici diversi - come ha spiegato il pianista - e che ha riscoperto la musica come linguaggio superiore alle altre arti". La serata alla Pergola, quindi, sarà l'occasione per rivivere le atmosfere, i salotti, il fervore della Parigi vissuta da Proust e da lui ricreata nella sua monumentale opera. In questo viaggio, in questa immersione nella "Recherche", filo conduttore sarà la musica e il suo essere linguaggio universale: l'intera opera, soprattutto il primo volume "Dalla parte di Swann", è disseminata infatti di indizi musicali, di tracce più o meno visibili che lo spettacolo intende seguire, recuperare e svelare, eseguendo alcune combinazioni timbriche di Debussy, Chopin, Hahn (compagno e confidente intimo dello scrittore), Franck, Saint-Saëns e Fauré. Il rapporto tra Proust e la musica, del resto, è sempre stato strettissimo: grande appassionato di Wagner, nel quinto volume della Recherche dal titolo "La Prisonnière", l'ha definita "esempio unico di ciò che si sarebbe potuta dire, se non ci fosse stata l'invenzione del linguaggio (...), la comunicazione delle anime". I riferimenti musicali non sempre sono palesi, ma spesso nascosti: come spiegato da Lucchesini, "la musica che compare nella Recherche è immaginaria, frutto delle emozioni che alcuni pezzi hanno suscitato nello scrittore, così forti da incarnarsi nella cosiddetta 'petite phrase', vero e proprio lei motiv nella storia d'amore tra Swann e Odette". Un leit motiv che Proust non spiega mai chiaramente, ma che Lucchesini ha voluto rintracciare nel repertorio di grandi compositori, molti dei quali citati nella Recherche come Debussy e Chopin; da qui la scelta dei brani in programma, dove il pianista ha immaginato potesse davvero trovarsi quella "petite phrase" tanto amata da Proust e che la serata alla Pergola esalterà, diventando un vero e proprio "inno alla musica e al suo valore".

Per maggiori informazioni su programma e biglietti: www.amicimusica.fi.it - info@amicimusica.fi.it 

di Alessandra Toni