Dopo la serata inaugurale con Paolo Poli, si rialzerà ufficialmente il sipario del
Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3):
da venerdì 29 a domenica 31 gennaio protagonista sul palcoscenico del teatro più antico di Firenze sarà
Gabriele Lavia con
"Lavia dice Leopardi".Dopo un lungo restauro, quindi, l'ex Teatro del Cocomero è tornato al suo antico splendore ed è pronto a ripartire da qui, da questo incontro tra l'attore e regista milanese e il "giovane favoloso": Lavia non legge né interpreta, ma riversa sul pubblico, in un modo assolutamente personale nella forma e nella sostanza, le
più intense liriche leopardiane, da
"A Silvia" a
"Passero solitario", dal
"Canto notturno di un pastore errante dell’Asia" a
"La sera del dì di festa". Lavia renderà quindi
omaggio al poeta, ma anche
al suo soggiorno pisano e a quella sua voglia di sondare la parola e il suono in un momento dell'esistenza che si tramutò in esaltante creatività artistica: Leopardi, infatti, soggiornò nove mesi a Pisa tra il 1827 e il 1828, dove sembrò rinascere e ritrovare un equilibrio che lo portò a stemperare nella dolcezza dell’intuizione poetica, il disincanto e l'amarezza delle "Operette morali".
Queste le parole di Lavia:
"Le poesie di Leopardi sono talmente belle e profonde che basta pronunciarne il suono, non ci vuole altro. Da ragazzo volli impararle a memoria, per averle sempre con me. Da quel momento non ho mai smesso di dirle. Per me dire Leopardi a una platea significa vivere una straordinaria ed estenuante esperienza. Anche se per tutto il tempo dello spettacolo rimango praticamente immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermo sul posto".Per maggiori info e biglietti:
www.teatrodellapergola.comA.T.