Un teatro che innova e anticipa i tempi, che alterna memoria e contemporaneità, che fa sorridere e riflettere: è quanto vedremo
dal 23 gennaio al 6 marzo con la nuova edizione di
"Intercity Winter", la
parte della stagione invernale del
Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino (TRAM - Teatro di Residenza Artistica Multipla) curata direttamente dall'
Associazione Teatro della Limonaia.La rassegna, come ricordato dal suo
direttore artistico Dimitri Milopulos,
"è nata dalla volontà di mettere insieme e valorizzare i progetti curati direttamente dall'Associazione", distinguendoli dagli altri eventi presentati durante il periodo invernale all'interno di TRAM.
Cinque spettacoli e una chiusura musicale nuovamente affidata al Sesto Jazz Festival (dopo essere mancato lo scorso anno) danno vita a Intercity Winter 2016, confermando la sua natura: quella di una rassegna centrata sulla
drammaturgia contemporanea, sul vero
teatro civile,
di denuncia, che solleva questioni spesso taciute o scomode, facendo
riflettere, divertire e commuovere tra parole e musica. Tanti i temi affrontati, dal lato oscuro della maternità all'AIDS, passando per viaggi interiori e crisi dell'uomo, della società: "
Il teatro nasce per combattere la crisi, ogni tipo di crisi - ha sottolineato Milopulos -
nasce per trovare una propria voce in questo strano mondo". E la voce della Limonaia si farà ben sentire, anche quest'anno.
La stagione si aprirà il 23 gennaio con sei nuove repliche di
"Ginori" che, a grande richiesta, tornerà in scena per il terzo anno, con un cast rinnovato. Lo spettacolo è stato scritto, disegnato e diretto da Milopulos:
"E' nato come una scommessa tre anni fa, attorno a un tema delicato soprattutto allora, dal momento che la fabbrica Ginori era stata dichiarata fallita prima di essere acquistata da Gucci - ha commentato il regista, sottolineando quale sia stata la molla per mettere su lo spettacolo:
"Il disagio di allora stava facendo svanire la memoria dell'azienda: la gente sa poco di Ginori e di cosa è davvero stato". La fabbrica è infatti nata dal grande sogno di Carlo Ginori che, oltre 200 anni fa, riuscì a creare molto più di una fabbrica: dette vita a un microcosmo all'interno della vita del paese e dove le persone, da semplici contadini, divennero veri artisti. Una storia dimenticata da molti e alla quale Milopulos ha voluto ridare vita dopo un'estenuante ricerca fra testi, libri, documenti e interviste a chi la Ginori l’ha vissuta in prima persona.
Dopo Ginori, il 6 e 7 febbraio, sarà la volta di "
Eleganzissima" che vedrà assoluta protagonista
Drusilla Foer: al cinema con Ferzan Ozpetek in "Magnifica Presenza", in televisione per "The show must go off" con Serena Dandini, in radio e nel web diventando vera icona, Drusilla salirà per la prima volta su un palcoscenico teatrale dando vita a un travolgente
recital. Come anticipato dall'artista, alla Limonaia
canterà e racconterà di sè, accompagnata dalle musiche del pianista Loris Di Leo che si legheranno ad alcuni momenti della sua vita: uno spettacolo
divertente, tagliente, sognante e al contempo
malinconico, dove tra aneddoti, ricordi e canzoni, Drusilla dimostrerà di essere un grande artista capace anche di commuovere, dietro lo spensierato personaggio conosciuto da tutti.
La serata di San Valentino vedrà in scena
"Maternità N.One! Ovvero il Big Bang" di e con
Annamaria Guerrini che dopo tanti anni farà il suo ritorno alla Limonaia:
"uno spettacolo dissacrante sulla maternità - ha anticipato la Guerrini -
è ancora un tabù, infatti, ammettere che diventare madre possa a volte essere doloroso e non solo un evento di gioia. Esiste però un lato oscuro, con il baby blues e la depressione post partum". E l'autrice ne parlerà, tra
ironia e riflessione, facendo vero teatro di denuncia: in scena una donna che scopre di aspettare un bambino e che sarà seguita nel suo percorso verso la maternità e nel conflitto con se stessa. Uno spettacolo da lei scritto dopo aver raccolto per sei anni le storie di molte donne alle prese con baby blues e depressione:
"sentivo la necessità di denunciare certe cose, è stata una 'catarsi' straordinaria - ha aggiunto la Guerrini -
La soddisfazione più grande è oggi vedere le donne che mi ringraziano dopo aver visto lo spettacolo, perché finalmente si sentono meno in colpa con se stesse".La stagione prosegue il 21 febbraio con
"Road Movie" di Godfrey Hamilton, per la
regia di Sandro Mabellini e interpretato da uno dei più talentuosi attori della sua generazione, ovvero
Angelo Di Genio. Un
coast to coast a tutti gli effetti, nell'America degli anni Novanta, dove protagonista è Joel, un gay trentenne alle prese con un viaggio per rincontrare il suo amore Scott e che sarà costellato da numerosi incontri: un
percorso umano che lo vedrà maturare, scoprire affetti e fragilità, trasformandolo completamente. Un testo
commovente, trascinante, che affronta tematiche importanti quali l'
Hiv, la paura dell'amore e della morte. Come anticipato dal regista,
"sarà uno spettacolo vicino alla cifra espressiva cinematografica", una sorta di
film dove Di Genio intepreterà tutti i personaggi: dialogherà quindi con se stesso, sarà uomo, ma anche donna o anziana signora incontrata lungo il viaggio. Sul palco sarà accompagnato solo da un musicista, al violoncello e al piano.
La Limonaia, però, è anche un centro teatrale che produce nuova drammaturgia e ne sarà un esempio il ritorno di
Silvia Guidi con una nuova produzione di altissima qualità, frutto di una ricerca durata 10 anni: è
"Una Medea", in scena il 27 e 28 febbrai, liberamente tratto da "Bash" di Neil LaBute e che presenterà
"una Medea contemporanea, della porta accanto", come sottolineato dalla Guidi. Una Medea che, pur conservando tutte le caratteristiche della figura mitologica, viene trasposta nella contemporaneità, diventando una donna di oggi. Con un linguaggio diretto e volutamente asciugato di orpelli, si affronta il tema del matricidio: l'obiettivo è la
sospensione del giudizio. Lungo questo percorso la Medea porrà domande, interrogherà se stessa, parlerà a ciascuno di noi. Ad accompagnarla in scena le musiche originali di Alessio Riccio e l'allestimento scenico di Milopulos.
A dimostrazione di come alla Limonaia si affrontino tutte le arti, la chiusura sarà nuovamente affidata al
Sesto Jazz Festival a cura della
Scuola di Musica di Sesto Fiorentino e in collaborazione con
Music Pool-Network Sonoro. Saranno proposte tre serate di assoluto prestigio e qualità, percorse da un importante filo conduttore: quello della tradizione e della memoria, caro alla stessa Limonaia. Protagonisti delle tre serate (4,5,6 marzo) saranno: la
Rainbow Jazz Orchestra con special guest il grande sassofonista americano
Scott Hamilton; il
trio del pianista Franco D'Andrea, icona del jazz italiano che si presenterà insieme a due fiati (clarinetto e trombone); infine il
duo composto da Giovanni Guidi al piano e da
Daniele di Bonaventura alla fisarmonica.
Per maggiori informazioni:
www.teatrodellalimonaia.itdi Alessandra Toni