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venerdì 19 aprile 2024

''Il Sogno di un'Italia'': Andrea Scanzi e Giulio Casale al Teatro Puccini

04-03-2016
Venerdì 4 e Sabato 5 Marzo alle ore 21.00 al Teatro Puccini di Firenze si terrà lo spettacolo teatrale della coppia Andrea Scanzi e Giulio Casale, che dopo il successo ottenuto con "Le cattive strade" tornano sul palcoscenico con "Il Sogno di un'Italia. 1984-2004 Vent'anni senza mai andare a tempo."

Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani, dall’edonismo degli Ottanta al sangue del G8 di Genova. 1984-2004: due decenni che potevano cambiare l’Italia e non l’hanno cambiata. O forse l’hanno addirittura peggiorata. Restaurando e non rinnovando, come tanti piccoli gattopardi 2.0.
“Il sogno di un’Italia” è il ritratto di un paese attraverso storie, istantanee e canzoni (da Bennato agli U2, da Gaber a Jeff Buckley, da De Gregori a Eddie Vedder). Sul palco sfilano miti e maestri, figure indelebili ed eroi quasi loro malgrado. Dal sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alle parole disilluse di Mario Monicelli (“La speranza è una trappola”), dalla promessa fatta e non mantenuta ad Antonino Caponnetto fino al Pantheon di fratelli maggiori che se ne sono andati troppo presto: Massimo Troisi, Ayrton Senna e il Pirata di Cesenatico. In questo “Il sogno di un’Italia”, dal sottotitolo dolentemente jannacciano, c’è la politica che non riesce più a generare appartenenza e c’è l’arte che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza.

Un tempo “ragazzi selvaggi”, ma solo nelle canzonacce dei Duran Duran, i quarantenni di oggi sognavano il cambiamento e si sono ritrovati prima Berlusconi e poi Renzi. Volevano la rivoluzione, ma solo nelle t-shirt. Cercavano 'un nuovo centro di gravità permanente', ma – per ignavia o quieto vivere - rischiano di avere inguaiato l’Italia.
Uno spettacolo dedicato a chi quegli anni li ha vissuti, ma rivolto anche a coloro che oggi hanno 20-30 anni e si battono per un paese migliore. Ispirato al libro di Scanzi “Non è tempo per noi”, lo spettacolo racconta vent’anni con spirito critico, conservando però il desiderio di una vera e definitiva ripartenza.

Per ulteriori informazioni: www.teatropuccini.it

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