Da sabato 30 gennaio 2016, alle ore 18.00, al
Teatro Puccini di Firenze sarà inaugurata una
mostra di Franco Matticchio, alla presenza dell’autore e di
Sergio Staino.
Chi di voi si ricorda i titoli di testa de "Il mostro" di Benigni? Solo qualche incallito cinefilo immaginiamo. Era disegnato un canino che si grattava e grattandosi si staccava la testa e poi se la rimetteva. Bè, lo ricordiate o no erano disegni molto belli e graffianti e il loro autore era Franco Matticchio, uno di quei grandi disegnatori, da Hugo Pratt a Manara, a Liberatore, più adorati dai francesi che dagli italiani. Qui presentiamo alcuni suoi disegni tra i quali quelli fatti per illustrare il divertente libro di Dente "Favole per bambini molto stanchi".
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C'è chi disegna per raccontarci storie, chi per spiegarci le cose, chi per trasmetterci emozioni e chi, come Franco Matticchio, per regalarci il segno. Ho sempre pensato che la prima ragione che spinge Franco a disegnare sia proprio il piacere di tracciare dei segni. Io lo capisco, è un lavoro bellissimo: è bella la superficie della carta, è bello il suo profumo ed è bello il leggerissimo sfrigolio che si emana dal passare il pennino su di essa, ed è bello vedere il segno che cammina, che si muove, che si incespica, che svolta repentino, che si allarga, si assottiglia e costruisce immagini. Immagini che fino a che non sono compiute neanche lo stesso autore sa con precisione come saranno; neanche l'autore sa con precisione se e quanta poesia riusciranno ad emanare. Credo che la poesia visiva che riesce a costruire Matticchio abbia di per sé un grande valore e che se anche si fermasse qui, già questo avrebbe ampiamente ripagato il lavoro necessario al disegnarla. Ma ovviamente non si ferma qui, poi entra la dolcezza, la tenerezza delle cose che Matticchio rappresenta, persone, animali, cose che tutte insieme ci raccontano delle minime storie, sufficienti però a farci scaturire un sorriso, a darci un tocco di tenerezza.Silenzioso come Altan e timido quanto Ellekappa, Franco Matticchio vive schivo nella cittadina di Varese dalla quale è difficile spostarlo, ma al contrario di lui i suoi disegni viaggiano per il mondo. Partito da "Linus" ha girato molti periodici italiani. Apprezzatissimo in Francia è arrivato poi sulla copertina del New Yorker. I suoi disegni sono stati usati in dolcissime animazioni: dai titoli di testa del film di Benigni "Il Mostro" ad un breve spot che diffonde i principi etici di Legambiente. Una mostra e un incontro davvero da non perdere quello di sabato prossimo.” (Sergio Staino)
La mostra è a ingresso libero e visitabile negli orari di apertura del Teatro Puccini, fino al 18 marzo 2016. Per ulteriori informazioni:
www.teatropuccini.it -
info@teatropuccini.it