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mercoledì 25 dicembre 2024

Auschwitz a Firenze. Il Memoriale dell'Aned in territorio italiano

01-02-2016
Lunedì 1 febbraio il Memoriale italiano di Auschwitz, l'opera d'arte voluta dall'Associazione Nazionale Ex Deportati dai campi nazisti, è finalmente in arrivo in Toscana, a Firenze, in quella che sarà la sue sede definitiva in Piazza
Bartali a Gavinana
, lo spazio che ospitava l'Ex3.
Alle ore 17, il presidente della Regione Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella con la vicepresidente Monica Barni saranno ad accogliere in piazza Bartali il presidente dell'Aned Dario Venegoni, la sottosegretaria al Mibact
Ilaria Borletti Buitoni e l'architetto Alberico Belgiojoso all'arrivo dei mezzi che hanno portato dalla Polonia l'opera smontata.

L'opera è stata sfrattata dalla sua sede nel Block 21 perchè giudicata inadatta dalla direzione del Museo del campo di sterminio. Dal luglio 2011, per decisione unilaterale della Direzione del Museo, il Block 21 è stato chiuso al
pubblico, inaccessibile persino agli studiosi, sostenendo che l'installazione non corrispondesse più alle linee guida emanate dal Museo negli ultimi anni. A giudizio dell'ANED il Memoriale italiano di Auschwitz, dopo un accurato intervento di restauro e con opportune installazioni informative di taglio pedagogico-illustrativo, sarebbe stato, così, degno di rappresentare la cultura e l'arte italiana attraverso la testimonianza di tutti i connazionali deportati e uccisi nei Lager nazisti. Tuttavia La Direzione del Museo, sostenuta dal governo polacco e dal Consiglio internazionale di Auschwitz, ha ritenuto che l'instalazione dovesse essere rimossa. L'ANED ha dovuto ,così, accogliere la richiesta e fare appello al Governo, alle istituzioni, alle forze politiche e culturali, affinché concorressero a reperire le risorse e gli spazi necessari per una degna conclusione di questa vicenda.
Oggi questa richiesta è stata accolta dal Comune di Firenze che si è detto disponibile a ospitare il Memoriale nel proprio territorio. Sarà così possibile evitare la distruzione di un bene culturale di assoluto valore.

Per maggiori informazioni: www.deportati.it 

RT