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mercoledì 25 dicembre 2024

La Feltrinelli: Marisa Salabelle presenta il libro ''L'estate che ammazzarono Efisia Caddozzu''

17-02-2016
Mercoledì 17 febbraio, alle ore 18.30, la libreria Feltrinelli, in via de Cerretani a Firenze, ospita Marisa Salabelle ed il suo nuovo libro "L'estate che ammazzarono Efisia Caddozzu". A presentare questo singolare thriller antropologico, insieme all'autrice, Gregorio Moppi.

Nel luglio del 1994 il corpo di una quarantenne assassinata viene trovato in un fosso fuori Pistoia, nessuno immagina che si tratti di una maestra elementare.
Giallo singolare, questo, in cui non conta tanto individuare il colpevole (alla fine si scopre, certo), importa piuttosto fare il ritratto a Efisia, entrarle nella testa, conoscerne famiglia, abitudini, visione del mondo, frequentazioni. Ecco ciò che interessa l'autrice, e man mano diventa rilevante pure per chi legge. Poiché mentre l'inchiesta si trascina indolente a causa del caldo estivo, delle ferie dei carabinieri e del loro scarso ingegno, il racconto della vita incolore di Efisia procede rapido, paradossalmente avvincente grazie all'arguzia con cui è scritto. La narrazione si sviluppa avvicendando ogni aggiornamento sulle investigazioni a squarci biografici di un'esistenza anonima, periferica, forse perciò tanto attratta dalla marginalità sociale, sullo sfondo della storia d'Italia dall'immediato dopoguerra alla discesa in campo di Berlusconi.

Efisia fin da piccola è goffa, tonda, senza grazia, lineamenti grossolani, strabismo, peluria diffusa. Ha un cognome ingombrante, perché in sardo "caddozzu" significa sudicione. Al papà, maestro frustrato, pesa a tal punto che per esorcizzarlo si fa trasferire a Pistoia. Scappata la madre, tocca a Efisia il compito di occuparsi del padre sempre più dispotico e poi infermo. Di altri uomini nemmeno a parlarne, finché frequentando Lotta Continua senza davvero comprenderne gli obiettivi, un tale non rimane folgorato da lei, ma era solo un abbaglio e la abbandona. Gli anni che passano la rendono acida e tosta. Chi l'ha conosciuta ne dà immagini diversissime: filantropa o addirittura razzista, malgrado passi la maggior parte del tempo libero in un'associazione per l'accoglienza dei migranti. Forse è entrambe le cose.

Ingresso libero.

Per info: www.lafeltrinelli.it 

M.V.