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mercoledì 25 dicembre 2024

Galleria Eduardo Secci Contemporary: due mostre nel nuovo spazio espositivo

25-02-2016
Giovedi 25 Febbraio, sarà una giornata all'insegna dell'arte, per la Galleria Eduardo Secci Contemporary, con l'inaugurazione di due mostre.

"Attitudes > Sculpture #1", a cura di Daniele Capra, sarà aperta alle 12.00 nello spazio di Via Maggio; un primo appuntamento di una serie che vuole indagare tendenze e approcci alla scultura di artisti italiani e internazionali. A partire dalle 18.30, invece, ci sposteremo alla nuova sede espositiva di Piazza Goldoni per "Tensioni Strutturali #1", a cura di Angel Moya Garcia. Due mostre che creeranno dunque un percorso tra due spazi vicini, ma dotati di carattere diverso.

La seconda, si articola come un progetto organico suddiviso in tre mostre, indipendenti ma interconnesse tra di loro, che saranno presentate gradualmente; la prima invece si focalizza sul ruolo centrale dell'individuo nella costruzione dello spazio percepito, la seconda analizzerà successivamente le diverse possibilità della materia come elemento di rappresentazione e, infine, la terza studierà i processi entropici dell’ambiente quotidiano.

La prima parte di questa trilogia viene sviluppata dai quattro artisti invitati, Carlo Bernardini, Monika Grzymala, Roberto Pugliese e Esther Stocker, come un tentativo di esaminare, attraverso metodologie, poetiche e visioni diverse, lo spazio esperienziale della realtà e il ruolo dell'individuo nella sua costituzione. Una successione di equilibri effimeri, strutture anomale che incrementano le possibilità della percezione, esplosioni sospese che originano uno spaesamento dirompente, segmenti rettilinei di luce e ombre che segnano una sottile differenza tra il visibile e l'illusorio e processi sonori che costringono lo spazio rendendolo una sintesi formale delle sue caratteristiche intrinseche. Tracce residue di una sequenza di dispositivi in tensione, depositate e stratificate nello spazio, che si svelano gradualmente modulate, sospese, ordinate e delimitate e che vengono avvertite solo nel momento in cui lo spettatore ne fa esperienza di esse. Un invito ad attraversare i diversi interventi, sommersi da singolarità, deformazioni, soglie e punti di fuga in un ambiente in cui i perimetri vengono completamente annullati, la stabilità definitivamente perduta e le coordinate di riferimento irrimediabilmente dimenticate. In particolare, nella prima sala Esther Stocker, attratta dai paradossi formali e dagli errori, realizza un'installazione ambientale configurata tramite elementi di disturbo e interferenze che sfidano i limiti e le possibilità della percezione e modulano lo spazio architettonico. Nella seconda sala, Monika Grzymala disegna tridimensionalmente una drammatica deflagrazione, con filamenti di nastro nero che trafiggono lo spazio, ingannando la gravità e paralizzando lo sguardo dello spettatore. Nella terza sala Carlo Bernardini presenta un'installazione permeabile in fibra ottica, in cui è la stessa luce a generare lo spazio attraverso un disegno geometrico in negativo, che rimbalza fra il pavimento, le pareti e il soffitto. Infine, Roberto Pugliese, nell'ultima sala, proietta la tensione verso lo spettatore che si trova ad attraversare un corridoio in cui una composizione, elaborata tramite la traduzione di tutte le misure della stanza in frequenze sonore, lo costringe a non fermare i propri passi.

Per info: www.eduardosecci.com 

M.V.