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giovedì 21 novembre 2024

''Top Hundred'' di Maurizio Nannucci al Museo Marino Marini di Firenze

27-02-2016
Si è svolta,  al Museo Marino Marini di Firenze, la conferenza stampa in occasione dell'inaugurazione, che si terrà sabato 27 febbraio alle ore 19.00, del programma espositivo del 2016 con "Top Hundred", un progetto di Maurizio Nannucci (Firenze 1939), uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni tra i più conosciuti internazionalmente, che sin dalla metà degli anni Sessanta esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi.

"Questa collezione - ha esordito Nannucci - attraversa quello che è stato il mio percorso. Tuttavia non mi considero un collezionista ma un archivista. Ho il senso del documento, non della collezione".

Cento opere scelte tra multipli, edizioni, libri e dischi d’artista, video, riviste, documenti ed ephemera di cento protagonisti della scena internazionale dell’arte dagli anni Sessanta ad oggi, provenienti dalla collezione di Zona Archives, una realtà non profit gestita da 10-11 artisti di differenti generazioni e riconosciuta a livello internazionale, da lui iniziata nel 1967.
E’ un progetto in divenire dove ogni nuova presentazione restituisce l’idea di un archivio aperto e nel quale il "Top Hundred" diviene uno statement di allestimento e di contenuti.
La tappa fiorentina succede a quella di Museion, a Bolzano, dove i primi 100 "Top Hundred" sono stati presentati da settembre 2015 a gennaio 2016.

La mostra si propone come un percorso trasversale, in cui l’aspetto biografico della ricerca di Nannucci e quello storico di alcune pratiche artistiche coincidono. "Top Hundred" è una riflessione sul concetto di riproducibilità dell’opera d’arte, che, liberatasi dall’aura dell’unicità e dell’irripetibilità, si apre a una circolazione più ampia e democratica dove il valore economico diventa relativo. "Walter Benjamin - ha detto Nannucci - ha aperto una porta, ma la vera connotazione di questo concetto nasce nell'ambito degli anni Sessanta, quando la quantità di esperienze ha dato la possibilità all'artista di muoversi in più direzioni". Sono così documentate varie esperienze e tendenze, dalla poesia concreta a fluxus, dall’arte concettuale alle ricerche sperimentali e multimediali fino ai recenti orientamenti artistici degli anni duemila.
"Top Hundred" diviene così un percorso attraverso l’arte degli ultimi cinquant’anni, da cui emerge la ricchezza e la forza innovativa dei molteplici linguaggi che l’hanno caratterizzata. Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo con testi di Andreas Hapkemeyer, Maurizio Nannucci, Gabriele Detterer, Letizia Ragaglia, Alberto Salvadori e i contributi di Caterina Toschi e Alessandra Acocella.

L’esposizione si inserisce in un percorso di ricerca sugli archivi contemporanei, intrapreso dal Museo Marino Marini, iniziato nel 2014 con la mostra dedicata al Centro Di e alla collezione privata di Alessandra Marchi, seguito nel 2015 con l’archivio di libri d’artista contemporanei selezionati da Gregorio Magnani, come raccontato da Alberto Salvadori, direttore artistico del Museo, il quale ha dichiarato che questi sono "archivi sull'azione di Firenze, luogo dove la memoria è produzione e volontà di lavorare sul presente. Firenze è una città d'archivi costruiti in tempo reale. L'archivio è un luogo in cui si manifesta un rapporto costante tra artisti del passato e artisti contemporanei. L'archivio non rappresenta ciò che è stato ma ciò che è. La parola chiave che rappresenta al meglio tutto ciò è "Ora"."

Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Orario: 10.00 - 17.00, chiuso il martedì e i giorni festivi
Ingresso intero € 6, ridotto € 4, studenti € 3

Per maggiori informazioni: www.museomarinomarini.it 

Rebecca Ticci