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sabato 20 aprile 2024

''Coccodrilli'': spettacolo e dialogo sulle migrazioni al Deutsches Institut Florenz

08-04-2016

Venerdì 8 aprile Michele Fiocchi sarà il protagonista della piece teatrale "Coccodrilli", alle ore 20.00, al Deutsches Institut Florenz (Borgo Ognissanti, 9).

Questo evento ha il proprio focus sull'infanzia ed è dedicato a tutti i migranti, ragazzi e non. Ispirato all'opera di Fabio Geda, che ne ha raccolto la mirabolante biografia, un bambino diviene ragazzo durante un lungo viaggio, attraverso le privazioni e le sofferenze più incredibili. "Nel mare ci sono coccodrilli?" Al contrario di ciò che crede un personaggio di questo racconto, amico del giovane protagonista afghano di etnia Hazara, "Enaiat", no. Tuttavia egli ne incontrerà tanti e molto più pericolosi di quelli rettili: sfruttatori, trafficanti, integralisti e prepotenti. Il suo lungo viaggio, durato cinque anni lo vede partire bambino da un paese in guerra, senza futuro, verso la meta del proprio sogno di libertà. Gli ostacoli all'apparenza, per noi, insormontabili, anziché abbatterlo, divengono il mezzo per "iniziarsi" alla vita, per crescere appunto, attraverso incontri, avventure, pericoli d'ogni sorta, ed amicizie vere. Senza mai perdere la speranza di poter arrivare dove ha deciso. E il suo sogno diventa il nostro paese, dove un ragazzo per vivere e crescere non deve essere abbandonato, attraversare clandestinamente frontiere, scalare montagne a mani nude, ammazzarsi di fatica in un cantiere o rischiare la vita per la strada. Nonostante tutto questo "Enaiat" terrà fede al giuramento fatto alla madre, quello di essere e rimanere sempre una persona integra e onesta.

A seguire le riflessioni del giornalista tedesco Michael Braun sul fenomeno della migrazione che sta investendo l’Europa e la Germania. Quali sono le paure sulle quali fanno leva le fazioni politiche più estremiste? Quali sono le sfide di un’Europa che non può voltare le spalle alle tragedie umane che si consumano alle sue porte? Quali le possibili soluzioni?

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria via e-mail: cultura@deutschesinstitut.it

Info: www.deutschesinstitut.it