È per
Lunedì 11 Aprile, al
Teatro della Pergola (ore 21), l’atteso ritorno di
Grigory Sokolov, leggenda dell’interpretazione pianistica che conquista ad ogni ascolto grazie ad un dominio tecnico illimitato e a un’estroversa capacità inventiva, tipici della scuola russa da cui proviene, rivelandosi padrone di un repertorio che da Perotinus arriva fino ai contemporanei. Tutto dedicato al Romanticismo sarà stavolta il suo programma, con l’Arabeske op.18 e la Fantasia op.17 di Schumann, i Due Notturni op.32 e la Sonata n.2 op.35 (celebre per la Marcia funebre, che ne costituisce il cuore emotivo) di Chopin. Una nuova occasione, nell’ambito del ciclo Solopiano promosso dagli Amici della Musica di Firenze, per ammirare uno dei massimi pianisti di oggi, avvicinatosi al pianoforte – nella nativa San Pietroburgo – a soli cinque anni e, appena sedicenne, balzato alla ribalta della fama mondiale con la vittoria del Primo Premio al Concorso Cajkovskij di Mosca. Da quel momento, la profondità delle sue interpretazioni e la facilità del suo pianismo non sono passate più inosservate. Artista in continua evoluzione ed esigente perfezionista, davvero instancabile nella ricerca e nello studio, Sokolov dedica oggi gran parte dei suoi impegni concertistici esclusivamente ai recital per pianoforte, dopo aver collaborato per anni con oltre duecento direttori. I recenti cd di alcuni suoi live a Salisburgo e Varsavia, dopo anni di silenzio in ambito discografico, non hanno fatto altro che confermare gli strabilianti mezzi interpretativi di cui dispone Sokolov.
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