Domenica 24 aprile, saranno le opere della pittrice e scultrice toscana Franca Pisani, a inaugurare la seconda edizione della rassegna “Artimino Contemporanea” organizzata dalla villa medicea “La Ferdinanda” e Florence Biennale. Per il complesso di Artimino, un tempo residenza di caccia del Granduca Ferdinando I de’ Medici e oggi patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, è il secondo ciclo di un progetto espositivo nato l’anno scorso in stretta collaborazione con Florence Biennale e che mira a trasformare la Villa dei Cento Camini in un luogo dove far dialogare arte, storia, natura, paesaggio ed eccellenze enogastronomiche.
E così, dopo le mostre di Giampaolo Talani, Andrea Roggi e Wessel Huisman, quest’anno l’onore di aprire “Artimino Contemporanea” va a una donna: Franca Pisani presenterà una retrospettiva dei suoi lavori dedicati alle più famose donne architetto, che ha avuto modo di ritrarre e conoscere personalmente. Tra queste, un cenno particolare merita il ritratto della celebre archi-star Zaha Hadid, recentemente scomparsa. L’esposizione si articola in una selezione di circa 30 ritratti di donne architetto.
Il vernissage della mostra di Franca Pisani è previsto per domenica 24 aprile alle ore 19 nel Salone degli Armigeri della villa di Artimino: per l’occasione, verrà allestito un rinfresco con prodotti tipici locali. La mostra andrà avanti fino a domenica 1 maggio, e sarà visitabile dalle 10 alle 18,30, ingresso libero.
L’esposizione introduce il visitatore al mondo della Poesia Visiva, alla relazione tra spazio, immagine e parola, tra segno e significante: l’obiettivo dell’artista – che sin dagli anni Settanta fu tra le poche a misurarsi con questo concetto insieme a Ketty La Rocca o Lucia Marcucci – è creare un flusso empatico tra l’operazione linguistica e quella visivo-figurale.
“Nasco dalla poesia visiva – spiega Franca Pisani – che rappresenta l’azzeramento e un nuovo linguaggio minimalista. Poi ho scoperto la magia dell’invenzione non solo intellettuale ma dell’ispirazione che per me, in preda ai fumi concettuali, è stata una rinascita”.