Venerdì 29 aprile 2016 si svolgerà il quinto appuntamento di "Hand Signed", la rassegna realizzata da Ooh-sounds, Node Festival e Musicus Concentus con la collaborazione del Museo Marino Marini. L'evento che avrà luogo alla Sala Vanni in piazza del Carmine, location inserita fra i 20 posti spettacolari dove ascoltare musica del vivo in Italia, vedrà ospite Beatrice Dillon nell'unica data live del suo tour italiano (inizio ore 21.15).
Ma c'è molto di più. L’attività di Beatrice Dillon, artista inglese nata e cresciuta a Londra, è quanto mai eclettica. D’altra parte la sua musica si dipana tra poli opposti: astrazioni aurorali e bassi cavernosi, strutture ritmiche rigorose e deviazioni groove, free-jazz manipolato e club culture deviata. La Dillon è un'insaziabile divoratrice di musica, in continua ricerca, con una spiccata capacità di sintesi e una conoscenza approfondita della musica e delle arti visive.
Basta ascoltare uno dei suoi mix per l’emittente radio NTS, per cui cura una residenza mensile, per percepire il suo approccio eclettico e “a tutto campo” all'ascolto. Nelle sue produzioni questa “apertura mentale” si costruisce su un delicato equilibrio fra elettronico e acustico, fra digitale e analogico in cui i suoni sono precisi, soppesati, mentre allo stesso tempo si respira una grande libertà compositiva, decisamente sperimentale.
Le sue collaborazioni con Karen Gwyer, Rupert Clervaux, Kassem Mosse, J.G Biberkopf, Call Super, Some Truths e Mark Fell, le esibizioni in spazi quali Lisson Gallery, ICA, Palais de Tokyo Paris and Southbank Centre e le residenze artistiche per il Wysing Arts Centre e Art Sheffield 2016 fanno di Beatrice Dillon una delle più interessanti proposte inglesi del momento.
Il suo ultimo album “Folkways 2” è stato pubblicato su The Trilogy Tapes e il suo EP “Face A/B” è uscito per Where To Now? nell’autunno scorso.
L'introduzione del live di Beatrice Dillon sarà curata dalla fiorentina Gea Brown con un dj set in cui musica elettronica degli esordi e minimalismo americano entreranno in dialogo con le ricerche contemporanee in campo elettronico e elettroacustico. Come per Beatrice Dillon, la sua ricerca musicale segue un approccio trasversale che attinge anche a musica etnica, noise e tribalismi, con una predilezione per l'elemento vocale proveniente da spoken word e sound poetry. I suoi dj set sono stati presentati in rassegne e festival di musica sperimentale, tra cui International Feel, S/V/N, Terraforma.
Biglietti: Posto unico numerato € 15,00
Posto unico numerato in prevendita € 10,00 + dp su circuito Boxoffice Toscana www.boxol.it
Per maggiori informazioni: www.musicusconcentus.com - 055 287347