Martedì 3 maggio 2016, alle ore 18.00, Mario Bernardi Guardi presenterà il suo primo romanzo "Fascista da morire", pubblicato da Mauro Pagliai Editore, alla Libreria IBS di Firenze (via de' Cerretani, 16/R).
Saranno presenti l'Autore e l'Editore con Franco Cardini, Umberto Cecchi, Matteo Mazzoni.
Agosto 1944: a Firenze entrano gli Alleati, i partigiani sfilano per le vie della città, la gente applaude i liberatori. La Resistenza antifascista ha vinto. Ma c’è una Resistenza fascista che non si dà per vinta. E spara dai tetti. C’è chi li chiama cecchini, chi franchi tiratori: tirano addosso al nemico per un misto di fede, rabbia e disperazione. Vogliono dargli filo da torcere; sanno che durerà poco, ma chi la dura, in qualche modo la vince. O no? Comunque Mario, allevato alla scuola di Berto Ricci, poeta, matematico e fondatore dell’“Universale”, vuole anche lui essere della partita. Vuole sparare, in nome di quel che resta del Fascismo. Ad animarlo, il ricordo di Berto e della sua lezione di vita; la complicità morale con gli amici che si sono fatti ammazzare; l’amore per una ragazza più sognata che conosciuta; lo strano vincolo amicale che lo lega a Romano Bilenchi, già fascista e amico di Berto, ed ora comunista e comandante partigiano, che cerca di dissuaderlo dai bellicosi propositi e gli dà tanti buoni consigli per farlo rinsavire. Anche se, in realtà, Mario gli va bene così com’è: una passione che ha bisogno di bruciare.
Mario Bernardi Guardi è da sempre impegnato in un attento scavo nella letteratura e nella cultura politica tra le due guerre. Ha pubblicato in volume saggi su Borges, Nietzsche, Jünger, il mondo della Mitteleuropa, Berto Ricci, i tic e i tabù della sinistra radical-chic, la memorialistica di Salò. Conferenziere, presidente di prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia dell’Ussero di Pisa, organizzatore di eventi di respiro nazionale tra cui “La Versiliana”, divulgatore di storia per numerose testate, presidente vicario del Premio Acqui Storia, ha ideato per la RAI rubriche di varia umanità. Collaboratore delle pagine culturali di riviste e quotidiani – «Il Giornale», «Il Foglio», «Libero», «Il Tempo» – nel 2015 ha pubblicato con Mauro Pagliai il primo romanzo: Fascista da morire.
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