Sabato 28 maggio 2016, alle ore 18.30, al
Caffè Letterario Le Murate di Firenze è in programma la presentazione del Progetto
"Memories/No Memories - Fotografia fra flusso e ricordo", e l'incontro con gli
autori e i curatori Sandro Bini e Giulia Sgherri.
Un work in progress che si interroga sul cambiamento di funzione sociale della fotografia introdotto dalla rivoluzione digitale e in particolare sul suo rapporto con la nostra memoria. Saranno presenti i Curatori Sandro Bini e Giulia Sgherri e alcuni dei Fotografi partecipanti. Nel Corso dell'Incontro saranno introdotti e proiettati i lavori del Progetto, e sarà promossa una iniziativa di autofinanziamento di una Mostra fotografica.
Gli Autori del ProgettoAndrea Buzzichelli - Nino Cannizzaro - Maria Cardamone - Enrico Doria- Alex Liverani - Francesca Loprieno - Giulia Madiai - Luca Moretti - Simone Padelli - Luca Prestia - Arianna Sanesi - Eva Tomei - Zoe Be - Daniele Brescia - Sofia Bucci - Nathalie Depose - Giulia Francini - Adina Ionescu Muscel - Gabriella Martino - Sara Menegatti - Novella Oliana - Sara Palmieri - Duccio Ricciardelli - Michele Spagnolo - Mattia Toselli - Clara Turchi Rose
Il Progetto "Memories / No Memories"A cura di Sandro BiniIl cambiamento di funzione sociale della fotografia introdotto dalla rivoluzione digitale con l’avvento degli smartphone dotati di fotocamera e l’esplosione dei social, rischia di far perdere alla fotografia la tradizionale funzione di "specchio della memoria" e conservazione del ricordo. La fotografia oggi negli usi sociali, familiari e quotidiani, si va velocemente trasformando da memoria/monumento a comunicazione/intrattenimento. L'assenza nel digitale di una matrice fisica delle immagini sembra favorire questa volatilità visuale e velocità di funzione e di utilizzo che diventa strumento di relazione in tempo reale. La testimonianza "in diretta" favorisce da un lato la democratizzazione dei soggetti e delle situazioni fotografiche dall’altro l'accumulo e la dispersione: una pratica compulsiva che rischia di debordare e farci addirittura perdere, secondo recenti studi scientifici, la capacità stessa di ricordare, nonché creare forme di vera e propria dipendenza da condivisione immediata. Questo progetto vuole indagare, attraverso la pubblicazione di lavori fotografici in tema, da un lato le passate o le attuali capacità di memoria del fotografico: il suo farsi oggetto, feticcio, reliquia, testimonianza, strumento di sollecitazione della narrazione e del ricordo e di conservazione dell’esperienza. Dall’altro la sua sempre più forte e invadente capacità di divenire "schermo" visivo: antimemoria, oblio, flusso indistinto (onnipresente e atemporale), potenzialmente in grado di accecarci.
Per ulteriori informazioni:
www.lemurate.it