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venerdì 29 marzo 2024

''Ni una más'': arte e attivismo contro il femminicidio nel libro di Francesca Guerisoli

24-05-2016

Martedì 24 maggio, alle ore 18.00, Francesca Guerisoli con il suo libro "Ni una más", edito da Postmediabooks, sarà protagonista dell'ultimo appuntamento della stagione 2015-2016 di "Scripta", la rassegna ideata e curata da Pietro Gaglianò per la Libreria Brac, in via de Vagellai, 18r.
Arte e attivismo contro il femminicidio. Un’ indagine sulle pratiche artistiche di denuncia del fenomeno, con un’analisi del progetto d'arte partecipativa Zapatos Rojos di Elina Chauvet, nato nel contesto di Juárez, è divenuto il simbolo più popolare della lotta al femminicidio nel nostro Paese.

"Ni una más" è il grido di protesta con cui le madres e gli attivisti conducono la loro lotta contro omertà e impunità che caratterizzano il fenomeno del femminicidio di Ciudad Juárez, città messicana al confine con gli Stati Uniti. Le relazioni tra violenza, misoginia, memoria e rappresentazione nella "città delle morte", sono esplorate attraverso un approccio interdisciplinare. Francesca Guerisoli analizza le modalità con cui l'arte e le forme creative si oppongono al femminicidio, costruendo un orizzonte simbolico nel quale si colloca una battaglia culturale e politica transnazionale nel tentativo di ristabilire una memoria pubblica occultata dal sistema politico ed economico dominante. L'arte nata in relazione alla violenza e al femminicidio è indagata attraverso la descrizione critica delle opere e delle pratiche messe in atto da collettivi locali e da artisti che operano anche a livello internazionale, come Teresa Margolles, Lorena Wolffer, Ursula Biemann, Santiago Sierra, Regina José Galindo, Francis Alÿs. Il progetto d'arte partecipativa Zapatos Rojos di Elina Chauvet, nato nel contesto di Juárez, è divenuto il simbolo più popolare della lotta al femminicidio nel nostro Paese. L'analisi critica mette in rilievo il significato della marcia di scarpe rosse e il valore che il progetto, nato in una realtà specifica, esprime anche in tutti quei contesti in cui la relazione asimmetrica tra i sessi porta al femminicidio.

Il libro ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International: “Per la capacità di andare oltre i fatti del femminicidio, sapendo ispirare nel lettore un desiderio concreto di cambiamento. Un libro che non soltanto racconta, documenta alla perfezione e denuncia una piaga del nostro tempo con chiara fermezza, ma che trasforma l'arte in strumento per contrastare silenzio ed omertà.”

Francesca Guerisoli (Genova, 1980) si occupa di storia e critica d'arte contemporanea e di museologia. I suoi interessi di ricerca comprendono il rapporto dell'arte con la dimensione sociale e politica e l'arte negli spazi pubblici. Dal 2009 è docente di Arte e Architettura e Linguaggi della Fotografia presso l'Università di Milano-Bicocca. Ha curato numerosi progetti espositivi, tra cui Un altro mondo è ancora possibile? (Palazzo Ducale, Genova, 2011) e Zapatos Rojos (in varie città italiane, 2012-2015). È co-autrice del volume La città attraente. Luoghi urbani e arte contemporanea (Egea, 2014).

Info: www.libreriabrac.net