Un grande ciclo pluriennale dedicato a Johann Sebastian Bach,
una parata dei migliori violoncellisti oggi in circolazione, quartetti d’archi giovani e già noti, pianisti di fama mondiale, cantanti solisti e gruppi da camera nelle combinazioni strumentali più diverse, interpreti d’eccellenza alle prese con una programmazione quanto mai varia e che guarda ai grandi classici, al Novecento storico e alla musica d’oggi, al Barocco e alla musica di tradizione: sarà ancor più ricca di appuntamenti la
Stagione Concertistica 2016-17 degli Amici della Musica di Firenze, disegnata senza rinunciare alla consueta qualità artistica di un variegato ventaglio di proposte concertistiche. Una programmazione che ancora una volta permette alla storica associazione – nata nel 1920 e dunque fra le più antiche d’Italia – di mantenere quell’eccellenza già riconosciuta dal conferimento del prestigioso Premio “Franco Abbiati” (2006) dell’Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani e del Fiorino d’oro (2008) della città di Firenze.
Sono 73 le manifestazioni complessive (59 concerti pomeridiani e serali, di cui 3 fuori abbonamento, più 10 in Settembre Musica, 3 del ciclo “Gli interpreti raccontano la musica”, 1 della serie in fieri “Piccoli amici”), distribuite nel periodo 21 Settembre 2016-10 Aprile 2017.Odissea BachColonna portante dell’intera programmazione è Odissea Bach, un nuovo ciclo pluriennale che celebrerà il genio e la fantasia di un autore monumento assoluto della storia della musica, esplorandone espressioni attraverso le tappe di un vero e proprio viaggio musicale, partendo dalle composizioni strumentali per giungere alle grandi pagine corali. A tagliare il nastro inaugurale di un progetto di ampio respiro e che coinvolgerà i maggiori specialisti bachiani del mondo è Angela Hewitt, pianista celeberrima proprio per la sua acclamata congenialità con la musica di Bach, protagonista di un recital che propone una serie di gioielli come la Fantasia BWV 906 e il Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo BWV 992. Un capolavoro come L’Arte della Fuga, monumento senza tempo alla scienza del contrappunto, viene affrontato dall’Accademia Bizantina guidata da Ottavio Dantone, che a sua volta si cimenta da solo al clavicembalo per l’esecuzione integrale delle Suites Inglesi. E a Jordi Savall, altro gigante dell’interpretazione, spetta invece il compito di proporre L’Offerta Musicale, alla guida di alcuni musicisti del suo gruppo Hesperion XXI. Antonio Meneses, fra i violoncellisti preferiti da Karajan, fa dialogare alcune Suites bachiane con la Suite, da quelle ispirate, del leggendario violoncellista Gaspar Cassadò, mentre è Mario Brunello a proporre tutte le sei Suites per violoncello, eseguite sul prezioso Maggini del 1600 appartenuto a Franco Rossi, ma alternandole alle Sonate e Partite che Bach destinò al solo violino e qui fatte rivivere in adattamenti per violoncello piccolo. Se Angela Hewitt proseguirà il suo percorso bachiano con altri due appuntamenti (uno dedicato alla sei Suites Francesi), Pietro De Maria affronta un'altra pietra miliare: le Variazioni Goldberg, sempre amatissime del pubblico.
Il violoncello protagonistaA spiccare nelle Stagione 2016-17 è la presenza del violoncello, strumento dall’innegabile fascino timbrico e protagonista nella storia della musica dal Barocco fino ai giorni nostri, qui valorizzato da programmi variegati e affidati ancora ad una volta ad interpreti di primo rango. Un’attenzione affermata, oltre che nell’Odissea Bach, fin da quello che gli Amici della Musica indicano come il concerto inaugurale della Stagione: un Omaggio a Franco Rossi, leggendario violoncellista del Quartetto Italiano. A tributarlo sono gli allievi formatisi più o meno direttamente alla sua autorevolissima scuola, oggi artisti affermati, ben dodici violoncellisti riuniti assieme e capitanati da Mario Brunello, ideatore dell’iniziativa: in varie combinazioni, fra originali e adattamenti, propongono un programma che impagina non solo la Cavatina dal Quartetto op.130 di Beethoven (pagina prediletta da Rossi) o la Bachianas Brasileiras n. 1 ma anche partiture di Bosso, Tavares e Sollima espressamente dedicate a Franco Rossi e nell’occasione presentate in prima esecuzione assoluta. Il violoncello è anche quello che segna il debutto nei cartelloni degli Amici della Musica di Julia Hagen, giovane salisburghese allieva di Enrico Bronzi, che assieme alla pianista Chiara Opalio interpreta celebri pagine di Beethoven, Brahms e Šostakovič. Un duo tutto al femminile, come quello di Sol Gabetta, violoncellista di fama, con la pianista Polina Leschenko, concentrate su un poco noto Chopin. Enrico Dindo è invece al fianco di Beatrice Rana, uno dei giovani talenti pianistici oggi più ammirati, assieme per una serata tutta incentrata sul Novecento di Debussy, Šostakovič e Rachmaninov. Esponente della scuola violoncellistica italiana è anche Enrico Bronzi, presente in due occasioni particolari: assieme ai violinisti Marco Rizzi e Gabriele Pieranunzi, ai violisti Simonide Braconi e Francesco Fiore, per un capolavoro come il Quintetto op. 111 di Brahms; con l’attore Luciano Bertoli, il gambista Vittorio Ghielmi, il clavicembalista Lorenzo Ghielmi, il liutista Luca Pianca per mettere in scena, con lo sfondo musicale di Geminiani e Marais, un testo del musicista e avvocato francese del Settecento Hubert Le Blanc nel quale si dibatte sulla rivalità esecutiva e strumentale fra tradizione interpretativa francese e italiana.
La galleria dei pianistiS’impone, anche nella programmazione 2016-17, la particolare attenzione per il pianoforte, espressa da una variegata galleria di grandi interpreti di fama internazionale riuniti nel ciclo Solopiano, già particolarmente apprezzato dal pubblico. Ritorni e debutti dei maggiori pianisti di oggi. Debutti nelle programmazioni degli Amici della Musica come quelli di Giuseppe Albanese, protagonista di un recital tutto dedicato a Liszt, della coreana Chloe Mun, vincitrice dell’edizione 2015 del Concorso pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, di Federico Colli, primo premio al Leeds International Piano Competition 2012. Giovani leoni della tastiera, come lo sono i già applauditi Danil Trifonov, Jan Lisiecki e Yuja Wang (questi ultimi presenti nella loro unica data in Italia), Beatrice Rana, Premio Abbiati 2016 come miglior solista e qui alle prese con un arduo programma che include la Sonata di Liszt e una nuova composizione di Luca Francesconi. Accanto ai loro nomi, sfilano quelli di irrinunciabili maestri del pianoforte come Murray Perahia, Grigory Sokolov, Mikhail Pletnev (con un interessante programma tutto Rachmaninov), András Schiff, quest’ultimo impegnato a proseguire il ciclo Le tre ultime Sonate, per stabilire un raffronto stretto, in ciascun concerto, fra gli estremi capolavori di Mozart, Haydn, Beethoven e Schubert. Eccezionale presenza in duo è quella di Leif Ove Andsnes e di Marc André Hamelin, che siedono l’uno accanto all’altro per affrontare la letteratura per due pianoforti e pianoforte a quattro mani in un programma dominato da Stravinskij, il Concerto per due pianoforti e la Sagra della Primavera. Fra i protagonisti di Solopiano c’è anche Alexander Lonquich, in recital per una nuova incursione nel mondo poetico dell’amato Schubert, e in ensemble con i fratelli Caroline (violino) e Jorg Widmann (clarinetto) per l’Histoire du Soldat di Stravinskij.
Il mondo del QuartettoStoricamente attivi nella diffusione e nella valorizzazione del quartetto d’archi, l’emblema della musica da camera, gli Amici della Musica di Firenze propongono anche nella Stagione 2016-17 l’ormai ben noto ciclo Il mondo del Quartetto, omaggio a quella che rimane l’espressione più completa della grande letteratura cameristica, palestra di disciplina e civiltà musicale. Ben 11 sono le differenti formazioni che si avvicenderanno, spesso in più di un appuntamento, lungo un percorso che coinvolge gli inglesi del Quartetto Belcea, per inusuali accostamenti fra Šostakovič e Schubert, il Quartetto Pavel Haas, che prosegue su quella strada ma spingendosi fino ad Arvo Pärt; il Quartetto Jerusalem, che prima con la viola di Veronika Hagen e il violoncello di Gary Hoffman e poi con il pianoforte di Natan Portat propone un’affascinante panoramica sulla produzione da camera di Dvořák. Ritorna, in una nuova formazione, il Quartetto Artemis, doppio appuntamento da Beethoven a Rihm. Dall’Ungheria, il Quartetto Tackacs mette la sua storica tradizione quartettistica al servizio di lavori della maturità di Haydn, Ravel e Beethoven, mentre i più giovani connazionali del Quartetto Kelemen si cimentano in una capolavoro ben noto come il Quartetto “La morte e la fanciulla” di Schubert. Guardano invece alla tradizione classica i concerti del Quartetto Casals, con un programma tutto Mozart che prevede anche il Quintetto KV 581 con il clarinettista Alessandro Carbonare, e del Quartetto Hagen, che propone tutti i sei Quartetti dell’op. 76 di Haydn. Ma nel Mondo del Quartetto non mancheranno le novità: debuttano gli italiani del Quartetto Guadagnini, vincitore del Premio Farulli nell’ambito del Premio Abbiati, con un programma declinato su Novecento e contemporaneità; e gli americani del Jack Quartet, formazione specializzata nella musica di oggi e che ha in Maurizio Pollini un suo mentore speciale.
L’arte del canto e altri percorsi musicaliFra i diversi percorsi delineati dalla Stagione 2016-17, si ritrova anche L’arte del canto, ciclo che è ormai diventato un punto di riferimento irrinunciabile per i tanti appassionati, mirato ad esplorare le più differenti espressioni della vocalità, dal Lied alla pagine corali. Ancora una volta sono nomi di pregio internazionale, come quello del baritono Gerald Finley, che con il pianista Jiulius Drake interpreta un accattivante programma incentrato su pagine rare di Schubert, Ravel, Šostakovič e Respighi. Il tenore Mark Padmore, affiancato da Jonathan Biss al pianoforte, prosegue invece l’incursione nei cicli capolavoro di Schubert, stavolta cantando Schwanengesang. Le scelte di Biss delineano in realtà anche un altro itinerario parallelo, intitolato Late Style e volto a proporre i lavori della maturità degli autori affrontati: affiancato dal Quartetto Brentano, il pianista americano è così protagonista di un altro concerto dove gli interpreti si alternano per offrire l’ascolto della Sonata op.111 e del Quartetto op. 135 di Beethoven. Di rilievo anche le formazioni corali invitate: gli Swingle Singers, i King’s Singers, il Coro della Radio Svedese. Ma la Stagione 2016-17 riserva anche altre occasioni d’ascolto e d’approfondimento, con incursioni monografiche o ‘a tema’, anche in repertori meno battuti, affidate a formazioni dall’organico vario. Il musicisti del Trio di Parma si combinano così con il clarinetto di Alessandro Carbonare e con il corno di Guglielmo Pellarin per dar vita all’integrale del Trii di Brahms. Il gruppo Les Vents Français, guidato dal flautista Emmanuel Pahud, già prima parte dei Berliner Philharmoniker, rende omaggio alle letteratura per fiati e pianoforte con un programma che include anche due gioielli come il Quintetto KV 452 di Mozart e il Sestetto di Poulenc. Gruppo di strumenti eterogeneo, tutti giovani ma accomunati dal desiderio di far musica insieme, Spira Mirabilis con la sua fondatrice, la violinista Lorenza Borrani, fa il suo debutto nelle Stagioni degli Amici della Musica di Firenze con l’accattivante Ottetto di Schubert. La Borrani sarà anche con il pianista Gabriele Carcano per un pomeriggio musicale che mette insieme Bartók, Brahms, Henze e Beethoven. Prende poi corpo nella nuova Stagione il ciclo Piccoli Amici, matinées musicali rivolte al pubblico più giovane con programmi interdisciplinari, spesso fra letteratura e musica: l’avvio del progetto, che si svilupperà nel corso della stagione, è affidato all’attrice Maria Cassi, che leggerà Calvino col sostegno di Marco Poggiolesi alla chitarra. Tutto dedicato alla contemporaneità sarà poi il concerto che rinnova la felice collaborazione con il G.A.M.O. di Firenze: un omaggio a Salvatore Sciarrino, in occasione dei suo sett’antanni.
Settembre MusicaPer incrementare l’offerta musicale, gli Amici della Musica riprendono quest’anno Settembre Musica, rassegna di concerti ravvicinati che prelude alla Stagione vera e propria annunciandone già alcune caratteristiche. Come l’attenzione per i giovani talenti, espressa dal progetto “Building Bridges” promosso dal pianista András Schiff: una piattaforma che permetta di lanciare nella realtà della carriera professionale musicisti che hanno già terminato gli studi e partecipato a importanti concorsi. Per Firenze, Schiff ha scelto tre pianisti di diverse nazionalità, che riveleranno le loro doti in programmi particolarmente vari e individuati in base alle caratteristiche interpretative di ciascuno di loro: sono l’ucraina Dinara Klinton, l’inglese Mishka Rushdie-Nomen, l’americano Michael Brown. La valorizzazione delle nuove generazioni guida anche le scelte di ospitare il Quartetto Liskamm, Premio Rimbotti 2015 dell’Accademia Europea del Quartetto realizzata dalla Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto Noûs e il Quartetto Stratos, vincitore dell’ICM Competition Città di Pinerolo e Torino – Città metropolitana 2016. Tre appuntamenti con il Quartetto Foné, gruppo che è nato alla scuola di Franco Rossi, si riallacciano all’omaggio che gli Amici della Musica rendono a questo leggendaria figura di musicista e didatta nel concerto inaugurale della Stagione 2016-17. Tre programmi degni di attenzione per l’inusualità delle proposte e ciascuno definito da precisi connotati artistici. Il Quartetto Foné si unisce così alla viola di Olga Arzilli e al violoncello di Giovanni Scaglione per un programma volto ad esplorare le espressioni fin de siécle di Debussy, Puccini e Cajkovskij, e al gruppo così costituito si affianca poi il contrabbasso di Alberto Bocini per un viaggio nella Neue Musik che prevede anche la versione originale per sette archi delle Metamorphosen di Richard Strauss. Molto interessante anche il programma che prende ispirazione dai “Venerdì del quartetto” che l’editore e organizzatore russo Mitrofan Petrovič Beljaev proponeva, alla fine dell’Ottocento, nella propria abitazione, per far conoscere composizioni originali che poi avrebbe pubblicato. Una particolarità sarà anche quella proposta dal gruppo Klezmerata Fiorentina (formato da prime parti dell’Orchestra del Maggio Musicale), che propone la versione musicale di racconti narrati dai cosiddetti “santi nascosti”, figure che appartengono alla tradizione mistica ebraica. I concerti di Settembre Musica, insieme ai primi appuntamenti d’autunno, rientrano nell’ambito della manifestazioni dell’Estate Fiorentina 2016 promossa dal Comune di Firenze.
Gli interpreti raccontano la musicaProsegue il ciclo Gli interpreti raccontano la musica, incontri-concerto realizzati pensando ai giovani e agli appassionati di musica che coinvolgeranno alcuni degli stessi protagonisti della Stagione 2016-17: a differenza delle formule divulgative più consuete, saranno proprio loro a raccontare al pubblico storie, curiosità e aneddoti sui brani musicali che verranno in parte eseguiti durante quella stessa occasione. Gli appuntamenti con Gli interpreti raccontano la musica si tengono solitamente di mattina (ore 11.30) al Teatro della Pergola, nello stesso giorno del concerto previsto dal calendario. Chi partecipa avrà la possibilità di acquistare ad un prezzo promozionale i biglietti per il relativo concerto. Ancora di rilievo è il team di musicisti che ha accettato di partecipare a un’iniziativa che vuole con semplicità suscitare interesse nel pubblico, quello più affezionato e quello che si avvicina per la prima volta al mondo della musica da camera, coinvolgendolo con consapevolezza nella viva esperienza dell’ascolto. Il primo appuntamento è con Mario Brunello (15 Ottobre), che illustrerà il programma del concerto Omaggio a Franco Rossi. I violinisti Marco Rizzi e Gabriele Pieranunzi, i violisti Simonide Braconi e Francesco Fiore, il violoncellista Enrico Bronzi (19 Novembre) parleranno del quintetto per archi nel Romanticismo, mentre l’ensemble Spira Mirabilis con Lorenza Borrani (17 Dicembre) sveleranno il significato e le caratteristiche stilistiche dell’Ottetto di Schubert.
La Stagione concertistica 2016-17 e il ciclo di master classes sono realizzati grazie ai contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione “Carlo Marchi” di Firenze, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca CR Firenze, del Comune di Firenze.
Per ulteriori informazioni:
www.amicimusica.fi.it