Allo Spazio A di lungarno Benvenuto Cellini 13a prosegue il ciclo di incontri ‘Contaminazioni’. L’ospite di questo venerdì, 3 giugno, alle 17.30 come sempre, sarà l’architetto Nicola Pagliara con la conferenza “Coropolis”. Utopia possibile.
All’inizio del ‘900, nella splendida area a vocazione turistico-residenziale di Coroglio, prospiciente una veduta mozzafiato nella quale si sovrappongono le prospettive di tre isole - Nisida, Ischia e Procida - oltre al litorale flegreo con Pozzuoli e Monte di Procida, furono realizzate le acciaierie ILVA. Dopo la seconda Guerra Mondiale vennero ribattezzate Italsider. Anni di accumulo di scorie tossiche, dopo le dismissioni degli impianti, hanno impedito la realizzazione di un parco e di zone turistico-residenziali in attesa del risanamento dell’area e del ripristino della linea di costa. Il progetto “Coropolis” - utopia possibile, cerca di spezzare il circolo vizioso che si è venuto a determinare, offrendo una proposta legata al pensiero di grandi maestri dell’architettura (Wright, Le Corbusier, Loos), per i quali, liberare il territorio significava sviluppare in altezza pochi edifici che assorbissero la volumetria concessa, lasciando grande spazio a parchi, viabilità e parcheggi a raso, conservando alcuni edifici di archeologia industriale e alcune presenze totemiche, trasformandole in attrezzature di quartiere. A queste va ad aggiungersi un ponte che alleggerisce la discesa di via Coroglio, rendendola a senso unico e portando il traffico da Posillipo alla nuova struttura, attraverso un autosilo ed alcuni locali panoramici, insieme ad un’area ecclesiale, come importante luogo di aggregazione. Gli edifici residenziali sono articolati al loro interno con vere e proprie ville panoramiche a due livelli, collegate con sale interne suscettibili di ampliamenti o di ulteriori modifiche. Lungo il loro sviluppo è previsto un asilo nido, un doppio piano impianti, quattro piani terminali adibiti a beauty farm e ristoranti panoramici. I primi cinque piani che formano un ampia piastra di collegamento fra due o quattro unità residenziali sono adibiti a strutture commerciali, grandi magazzini, locali per esposizione e piazze interne. Negli edifici destinati ad alberghi, disposti sulla prima linea del mare, a monte di via Coroglio, quattro camere fornite di terrazze e grandi superfici vetrate, sono suite a quattro letti e due salotti, ma opportunamente divisibili in due unità da due letti. Lungo il loro sviluppo verticale è stato ricavato un doppio piano impianti, una ludoteca e gli ultimi quattro piani contengono due diverse tipologie di ristoranti, una piscina ed una beauty farm. I primi quattro piani a terra contengono sale convegno, shopping centre, caffetteria per la prima colazione e saloni per ricevimenti. Gli edifici con le loro piastre occupano meno di un quarto delle aree libere, lasciando grande spazio a parchi e luoghi di sosta, fontane e specchi d’acqua. Come si vede in questo progetto sono indicati tutti i caratteri di un quartiere autosufficiente, nel quale, il verde e i luoghi di aggregazione, potrebbero consentire un’alta qualità della vita.
Purtroppo i regolamenti ed i divieti ecologici rendono questa operazione poco probabile, ma dato che l’architettura dovrebbe avere come compito specifico il benessere dei suoi abitanti, forse varrebbe la pena sperare che un giorno gli impedimenti burocratici possano essere superati, restituendo all’area individuata una destinazione d’uso in sintonia con le bellezze paesaggistiche che le sono connaturate.
Per questo incontro è stata avviata la procedura, presso il CNAPPC, per il riconoscimento ai partecipanti di 2 Crediti Formativi CFP. I posti disponibili sono 50. Le iscrizioni saranno accettate in ordine di arrivo. Per iscriversi è necessario inviare una mail all’indirizzo info@spazioafirenze.it, specificando oltre ai dati anagrafici, l’ordine di appartenenza e il numero di matricola. Al fine del riconoscimento dei crediti formativi, l’iscritto dovrà essere presente dall’inizio del convegno fino alla sua effettiva conclusione attestando la presenza con le firme di entrata ed uscita su apposito registro.
Nicola Pagliara è nato a Roma e si è laureato a Napoli nel 1958, alla cui Facoltà di Architettura ha percorso tutti i livelli istituzionali fino a diventare Professore Ordinario di Progettazione Architettonica nel 1975.
Nel 1979 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il premio per l’Architettura dell’Accademia di San Luca. Ha pubblicato numerosi saggi sull’Architettura ed album di progetti. Le sue opere sono state ospitate dalle più importanti riviste nazionali ed internazionali. Nei primi anni di professione ha progettato la centrale telefonica di Benevento. Un particolare interesse per l’architettura mitteleuropea e per il Futurismo italiano ed il Costruttivismo Russo, lo hanno portato a compiere molti viaggi di studio all’estero e a scelte linguistiche vicine al mondo delle prime avanguardie.
Dopo aver progettato essenzialmente edifici in pietra, tra gli anni ’70 e ’80 analizza e verifica le possibilità concrete di un recupero espressionista del ferro. In questo filone produce molte opere raffinando le tecniche della costruzione e l’uso dei materiali. Nello stesso periodo sviluppa anche uno speciale interesse per l’architettura napoletana del ‘600 e ‘700, sulla quale conduce attente analisi linguistiche, applicate in opere di restauro e ridesign. E’ proprio su questi temi che dagli anni ’80 conduce la ricerca universitaria, intervenendo in numerosi convegni in Italia e all’estero. Dall’80 ad oggi progetta e realizza numerose opere; partecipa a concorsi nazionali ed internazionali. Ha collaborato attivamente, in questi ultimi dieci anni, con il quotidiano “La Repubblica” e con “Il Corriere del Mezzogiorno”. Vive e lavora a Napoli.
Info: www.spazioafirenze.it