Due mesi nel segno di Shakespeare, del pubblico come parte attiva dello spettacolo e dei luoghi da vivere attraverso inediti punti di vista: sarà questo lo spirito di
"Shakespeare Shaker", la
rassegna estiva della
Fondazione Teatro della Toscana che
tra giugno e luglio proporrà un cartellone di spettacoli e progetti dipanati tra quattro spazi di Firenze e Scandicci ovvero
Pergola, Bargello, Teatro Studio e
Castello dell'Acciaiolo.Ribattezzata come
'La bella stagione del Teatro della Toscana", la rassegna è stata presentata alla Pergola dal
direttore generale della Fondazione Marco Giorgetti:
"Si tratta di un'altra bella avventura per il Teatro della Toscana - ha dichiarato -
che finalmente darà valore e centralità al Teatro Studio di Scandicci". Sarà infatti l'ultimo spazio entrato nell'orbita del Teatro nazionale ad essere al centro della rassegna estiva,
"un luogo di relazione tra le diverse arti" come ha ricordato Giorgetti e dove la Fondazione ha già iniziato una serie di esperimenti tra i quali l'Accademia dell'Uomo, percorso formativo sulla creatività.
La rassegna estiva, come dichiarato dal titolo, sarà interamente dedicata a
William Shakespeare in occasione del
400° anniversario della sua scomparsa: un viaggio attraverso i lavori del Bardo inglese che richiederà un ruolo attivo da parte dei cittadini/spettatori e che potrà contare su un legame molto stretto con i luoghi coinvolti, soprattutto quelli meno conosciuti dal pubblico come il Castello dell'Acciaiolo di Scandicci. Ad inaugurare "Shakespeare Shaker" sarà il
Teatro della Pergola dove,
dall'8 al 15 giugno, andrà in scena
"Lear" di Roberto Bacci con Silvia Pasello nel ruolo di un inedito Re Lear al femminile; una produzione firmata Teatro della Toscana che arriverà a Firenze dopo il debutto al Teatro Era di Pontedera, dove ha riscosso grande partecipazione e interesse da parte del pubblico. Il cartellone estivo proseguirà poi al
Teatro Studio di Scandicci dove
martedì 14 giugno il
Coordinamento Teatro come Differenza proporrà
"Il resto è silenzio! Il dramma del potere in Shakespeare", dove cinque compagnie e sei registi, che da anni lavorano con il teatro nella Salute Mentale, si sono messi in gioco confrontandosi con cinque opere del Bardo.
Sabato 18 giugno torneremo a Firenze, precisamente nel
cortile del Museo del Bargello, dove
Gabriele Lavia leggerà "
Amleto" interpretando e raccontando tutti i personaggi in una performance intima e coinvolgente; sempre Lavia, grande conoscitore del tragediografo inglese, venerdì 15 luglio si sposterà al
Castello dell'Acciaiolo di Scandicci per leggere l'"
Otello".
Grandi protagonisti, in questa rassegna estiva, saranno anche i giovani: i
18 allievi del Corso Biennale "Orazio Costa", coordinati da Pier Paolo Pacini, daranno infatti vita alla prima produzione di una scuola di formazione per attori del Teatro della Toscana,
"Romeo e Giulietta", che sarà in scena
all'Acciaiolo dal 6 all'11 luglio. Un intenso lavoro sui temi della tragedia shakespeariana, l’amore, la gestione dei conflitti e l’amicizia fatto con entusiasmo e umiltà dai giovani aspiranti attori. "
Abbiamo voluto riprendere l'idea dei parchi inglesi, che in estate vedono recitare giovani compagnie, gruppi di ragazzi - ha dichiarato Pacini -
la nostra intenzione era di costruire uno spettacolo che vivesse del luogo". Di "Romeo e Giulietta", intanto, è possibile seguire sui social l'evoluzione dietro le quinte, utilizzando l’hashtag ufficiale #PlayingwithRomeoeGiulietta. Al Metodo Costa è ispirato anche il lavoro dell'
Accademia dell’Uomo che
mercoledì 29 giugno presenterà al
Teatro Studio "Il labirinto delle emozioni. Un percorso emozionale per la città di Scandicci": esito del corso "I personaggi di Shakespeare: un guida all’intelligenza emotiva", la serata vedrà l’apertura all’interno del Teatro Studio di stanze gestite dagli allievi dell’Accademia, con coinvolgenti installazioni esperienziali e una passeggiata notturna per la città di Scandicci. A chiudere Shakespeare Shaker,
mercoledì 20 luglio, sarà "
Amleto?", la sfida elisabettiana di
Macelleria Ettore all’Acciaiolo: due attori (Stefano Pietro Detassis e Maura Pettorruso) che provano Amleto in uno spazio nudo, sprofondando nel testo, squarciando scene, scavando immagini e prendendo derive sorprendenti.
Per conoscere tutto il programma, consultate il sito (presto online)
www.teatrostudioscandicci.it
di Alessandra Toni