Il 5 e 6 luglio sono in programma un seminario libero di canto e un incontro cantato del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards al Teatro Era di Pontedera. È un’opportunità unica, in Toscana, di scoprire il mondo che l'Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards porta con sé nei suoi viaggi, un mondo che si arricchisce continuamente grazie a tutte le persone incontrate in diversi paesi e culture. Il desiderio di Mario Biagini e dei suoi colleghi dell'Open Program è aprire una finestra su questo mondo e invitare chi è interessato a esplorarlo.
L'Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, di ritorno da una lunga e fertile residenza nel Bronx a New York, in cui ha sviluppato numerose collaborazioni artistiche con comunità locali, e dopo un progetto artistico e pedagogico pieno di sorprese a Vienna, è tornato a Pontedera e ha iniziato un progetto a lungo termine che coinvolgerà molte persone nell’area Firenze - Scandicci - Pontedera. In questo 2016 che segna il trentesimo anniversario del Workcenter a Pontedera da parte del grande regista e innovatore polacco Jerzy Grotowski, Mario Biagini e i suoi colleghi di Open Program vogliono infatti sviluppare la propria presenza in Toscana in maniera concreta e sistematica, creando varie opportunità di incontro ogni volta che torneranno a casa dai loro viaggi.
Nel proprio lavoro teatrale l'Open Program sta da tempo investigando nuovi modi di relazione con le persone che incontra, diversi dalla relazione attore/spettatore. Si esplorano le possibilità di una creazione artistica fluida, partecipativa, aperta a chiunque senza distinzioni di età o di provenienza, basata su semplici elementi di canto e danza e di comportamento, una forma d’arte forse dimenticata, in cui ogni partecipante rinuncia al suo anonimato e diventa co-autore responsabile e consapevole della qualità dell’incontro. È una forma d’arte specifica, con le sue regole ancora da scoprire, aperta alla partecipazione dei presenti, ma non di meno una forma, un fatto d’arte organizzato ed efficace.
Un primo appuntamento/pilota di questo progetto a lungo termine è stato venerdì 10 Giugno al Teatro Studio di Scandicci, con un Seminario Libero di Canto, senza limiti di età o di competenza, con entrata gratuita, come del resto tutte le attività di questa iniziativa a lungo termine. Chiunque ha potuto partecipare: attori, danzatori, cantanti, ma soprattutto - indipendentemente dalla professione - chiunque fosse interessato a scoprire nuovi modi d’incontro e di interazione, in questo momento storico così critico.
In questo tipo di Seminario, i partecipanti possono cantare con il gruppo dell'Open Program e sperimentare il loro approccio al canto (come ha fatto la stragrande maggioranza delle persone che sono arrivate così numerose al Teatro Studio).
Il Seminario è una sessione gratuita di canto, accogliente e rilassata, in cui Mario Biagini e i suoi colleghi dell'Open Program insegnano canti del loro repertorio, principalmente appartenenti alla tradizione afro-americana del Sud degli Stati Uniti. Durante il Seminario i membri di Open Program condividono con i partecipanti il loro modo di lavorare su una possibilità di incontro attraverso il canto e la danza, nello spazio. I canti sono semplici da imparare, i partecipanti ne ricevono i testi stampati, per un primo approccio. Si può arrivare quando si vuole, anche dopo l’orario di inizio, e andarsene prima della fine, non ci sono restrizioni. Il Seminario dà a chiunque vi partecipi alcuni semplici strumenti per partecipare pienamente agli Incontri Cantati che sempre seguono un Seminario.
La seconda tappa è stata appunto al Teatro della Pergola, sabato 11 giugno, e al Teatro Studio, domenica 12, con due Incontri Cantati in cui sono stati usati i canti e le semplici strutture toccate durante il Seminario.
Un “Incontro Cantato” è un evento a entrata libera a cui tutti possono prendere parte senza limiti di età e senza vincoli di esperienze nel campo delle arti dello spettacolo. I partecipanti sono invitati (e non tenuti) a unirsi al canto, alla danza, o a sostenere quello che succede con la loro semplice ma importante presenza. Non si tratta di uno spettacolo né di un coro tradizionale, ma di qualcosa di nuovo, o piuttosto di un tentativo di riscoprire un modo dimenticato di stare insieme, senza paura degli altri e senza vergogna.
I partecipanti diventano co-creatori di un’opera d’arte che tende a superare le barriere culturali e sociali, aprendo uno spazio condiviso di riconoscimento reciproco. Si tratta di un incontro vivo, ogni volta diverso. Può raggiungere momenti di grande vita e intensità, momenti più dinamici si alternano a momenti più intimi. Tutto questo rievoca forse una delle funzioni più antiche del teatro. Questa nuova e al tempo stesso antica forma d’arte sfida la nozione occidentale di coro e di evento drammatico e interroga i nostri preconcetti su che cosa siano comunità, identità, diversità, cultura, spettacolo.
I canti iniziano attorno e tra i partecipanti, che possono scegliere liberamente se partecipare e come: essere testimoni e assistere rimanendo da parte, oppure entrare in azione, cantare e danzare – trovare la loro maniera di essere presenti e sostenere gli altri. I canti stessi, i loro ritmi e le loro melodie, suggeriscono modi di stare assieme e di vedersi e incontrarsi.
Il successo del Seminario Libero e degli Incontri Cantati è un segno importante, sia per la partecipazione numerosa ed eterogenea che per l’attenzione e l’interesse dimostrati dai partecipanti. Soprattutto, la qualità dell’incontro che ha avuto luogo ha mostrato a Mario Biagini e ai suoi compagni quello che è possibile, su una strada che li attira e che dunque continueranno a percorrere ogni volta che saranno in Toscana.
L’obiettivo a lungo termine di questa iniziativa è favorire il crearsi di una corrente, un movimento, un vortice, una comunità fluida di persone che si ritrovano regolarmente per passare del tempo insieme puntando al denominatore comune più alto possibile, e per scoprire quali siano le regole del gioco – le leggi artigianali potremmo dire – di questa strana forma d’arte: stare assieme con gli altri - cantando.
L'Open Program continuerà a tenere Seminari Liberi, a Firenze, Pontedera, Scandicci, in cui insegnerà i canti su cui lavora e alcuni altri semplici elementi come passi di danza e modi di reagire nello spazio, e continuerà a organizzare Incontri Cantati, in cui ogni persona presente diventa protagonista di un fatto d’arte dinamico e accogliente.
Mario Biagini e i suoi colleghi sono interessati anche a una ricerca più capillare di contatti e relazioni. Cercano dunque nell’area Firenze - Scandicci - Pontedera, gruppi, associazioni, comunità che si dedicano al canto, e persone che si ritrovano regolarmente per cantare in cori, gruppi di amici, scuole.
Cercano giovani interessati al teatro, ensemble amatoriali di teatro, studenti, appassionati e aspiranti attori che considerino il canto parte della loro pratica artistica o ne siano incuriositi.
Cercano comunità locali o di origine straniera, per le quali il canto sia un elemento culturale importante e vivente.
Cercano associazioni di volontariato che utilizzano la pratica del canto come strumento in campo pedagogico, sociale, terapeutico, o come mezzo di educazione civica.
Infine cercano persone che, pur non praticando il canto in maniera regolare, percepiscono la possibilità di un incontro attraverso il canto, o che ritrovano nel canto una capacità di ascolto non estraniata, normalmente sommersa dal rumore dell’attività quotidiana.
Gli attori dell'Open Program vorrebbero conoscere nuovi amiche e amici, compagni e compagne, metterli al corrente – in modo semplice e pratico – di quello che stanno facendo e cercando, e scoprire assieme a loro che cosa sia possibile sviluppare in Toscana, a Firenze, Scandicci, Pontedera, nei vari luoghi del Teatro Nazionale della Toscana, e in altri.
Per maggiori informazioni sul Seminariom sull'Incontro Cantato e sull'Open Program: openprogram@theworkcenter.org