In occasione de
La Mano De Dios, prima personale in Italia di
Rayyane Tabet (1983, Ashqout), in corso al
Museo Marino Marini (Piazza San Pancrazio, Firenze), mercoledì
13 luglio, alle ore 18.30, si terrà una
conversazione tra l’artista e il curatore della mostra Leonardo Bigazzi. Nelle sue opere Tabet affronta questioni legate a situazioni geopolitiche complesse attraverso una riflessione sulle potenzialità della memoria, ricontestualizzando episodi della sua storia personale.
L’artista e il curatore ripercorreranno le fasi d’ideazione e progettazione della mostra, condotte in oltre un anno di ricerca e sopralluoghi negli spazi del museo. L’opera sarà poi messa in relazione con gli altri quattro capitoli della serie Five Distant Memories: The Suitcase, The Room, The Toys, The Boat and Maradona (2006-2016), progetto decennale legato alle prime memorie d’infanzia di Tabet e alla capacità che queste hanno di generare e trasformare oggetti e situazioni diverse se ricollocate in un contesto più ampio. Una valigia pronta in caso di evacuazione, alcuni elementi della camera dell’artista distrutta nei bombardamenti di Beirut, un set di giocattoli di legno e una barca usata dal padre dell’artista nel tentativo, fallito, di scappare dal paese, sono tutti oggetti trovati e riconfigurati dall’artista con l’obiettivo di creare esperienze complesse che si sviluppano in stretto dialogo con lo spazio espositivo. I quattro capitoli precedenti della serie sono stati tutti commissionati e prodotti da importanti istituzioni internazionali: Darat al Funun (Amman), Centre Georges Pompidou (Parigi), The New Museum (New York), Pinchuk Art Center (Kiev) and Sharjah Art Foundation (Sharjah).
Rayyane Tabet è nato nel 1983 ad Ashqout, Libano. Ha conseguito la laurea in Architettura a New York presso The Cooper Union e il master in Belle Arti all’University of California, San Diego. Vive e lavora a Beirut.Recentemente ha preso parte a mostre collettive in istituzioni e in occasione di manifestazioni come: Kunsthaus Hamburg, The Highline New York, Marrakech Biennial 6, Aïshti Foundation Beirut, Marian Goodman Gallery Paris, Sharjah Biennial 12, Stedelijk Museum Bureau Amsterdam, Centre Georges Pompidou, Darat al Funun e New Museum.
Tabet è stato vincitore del DAAD Artist Residency nel 2016, del Abraaj Group Art Prize nel 2013, del Jury Prize of the Future Generation Art Prize nel 2012 e del Sharjah Biennial Artist Prize nel 2011.
È rappresentato dalla galleria Sfeir-Semler Gallery Beirut | Amburgo.
Ingresso libero. Per ulteriori informazioni:
info@museomarinomarini.it -
www.museomarinomarini.it