"Il mondo è meticcio sin da quando è stato creato. E i canali di mediazione non si tingono solo di dibattiti, poltrone politiche e leggi: esiste un canale che da sempre ha messo in comunicazione i popoli: la musica". Sono le parole di Ziad Trabelsi, il cantante e musicista tunisino dell'Orchestra di Piazza Vittorio, che venerdì 15 luglio alle 19.30, proporrà il progetto "Liu'ud" in cui la musica della tradizione rinascimentale incontrerà l'universo sonoro mediorientale alle "Murate. Progetti Arte Contemporanea".

Il progetto Liu'ud metterà in dialogo due strumenti “cugini”, il liuto e l'oud, diventati l'uno simbolo della musica araba e l'altro simbolo della musica rinascimentale, pur avendo la stessa origine. L'origine comune sarà la chiave per aprire in concerto un universo sonoro in cui i ritmi e le melodie mediterranee si intrecceranno con le cantigas medievali e suggestioni di culture in transito tra paesi, geografie, culture e secoli lontani.

Ziad Trabelsi sarà accompagnato in questo viaggio musicale per la rassegna "Laboratorio Nomade" da Francesco Tomasi al liuto, Fabrizio Cardoza al colascione e Simone Pulvano alle percussioni.

Inoltre, fino al 15 luglio, sarà possibile visitare la mostra “Take Refuge” di Simone Margelli - realizzata a partire dallo studio dei centri di accoglienza in Toscana - e l'installazione sonora “MadreLingua” di Saverio Lanza - che reinterpreta le ninnananne delle madri immigrate.

Chiusura in grande il 30 luglio con il concerto dei Tinariwen a Livorno per “Effetto Venezia” (piazza del Luogo Pio, ore 22, gratuito), aperto dai Dinamitri Jazz Folklore.