Sabato 23 luglio dalle ore 17 San Salvi è in festa. L’Associazione per la memoria viva di San Salvi, intestata all’ultimo direttore del manicomio - Carmelo Pellicanò - che ne decretò la fine, invita la cittadinanza ad un incontro per presentare una proposta per un primo ridisegno dell’area. L’idea nasce dall’antropologo Pietro Clemente, del comitato scientifico dell’Associazione, che ha coinvolto lo studio Guicciardini & Magni Architetti.
Dopo alcuni mesi di lavoro, con l’affiancamento dei Chille che hanno amorosamente svelato luoghi e memorie dell’ex-manicomio, l’architetto Marco Magni e i suoi collaboratori (in primis l’architetto Laura Figuccia) sono pronti ad esporre la loro proposta: uno studio dettagliato, fattibile che ridisegna San Salvi a partire dalle realtà culturali – Parco, Biblioteca, Tinaia e Chille – con al centro una piazza porticata, luogo di incontro che potrebbe accogliere un mercato, collegata pedonalmente sino a via del Mezzetta. “Un insieme agile e da subito fattibile, un primo concreto contributo al ripensamento di questa area strategica e complessa”, così definisce la proposta l’architetto Magni, che si concentra su aree marginali e incongrue rispetto allo sviluppo di San Salvi, non ipotizzando l’utilizzo della parte storica oggi largamente impegnata da uffici della Asl.
In estrema sintesi, oltre alla piazza che si vorrebbe intitolare a quel 13 dicembre 1998 data della chiusura del manicomio, vanno segnalati la nuova Biblioteca Chiarugi (uno spazio polifunzionale di oltre 2.000 mq. con Museo attivo, Laboratorio artistico e sede dell’Associazione Pellicanò), il restauro del cinema Teatro (che i Chille vorrebbero chiamare Luogo delle differenze) e una forte attenzione alla Tinaia, con un incremento degli spazi laboratoriali e la nascita di un Museo per esporre al pubblico le straordinarie opere nate in Tinaia in oltre quarant’anni di attività. Per questo Museo, Guicciardini & Magni avrebbero scelto come contenitore l’immobile su cui nell’aprile del 1978 cittadini fiorentini e matti dipinsero un murale che include la celebre poesia Firenze, scritta da Neruda in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria: questo murale è stato recentemente messo sotto tutela dalla Soprintendenza alle Belle Arti. Naturalmente, la proposta parte dalla necessaria “destinazione pubblica del Parco”, ancora oggi di proprietà privata ed uso pubblico, e dalla contemporanea creazione di un parcheggio di servizio, con accessibilità esterna.
Ma cosa accadrà sabato 23 luglio? Clemente e Magni illustreranno il progetto in due sessioni – alle ore 18 e alle ore 21 – mentre, come sempre, San Salvi vivrà una vera Festa. Tanti gli Artisti che hanno dato gratuitamente la loro disponibilità: dal cantautore Massimiliano Larocca, che proprio quest’anno ha realizzato un disco con canzoni dalle poesie di Dino Campana (poeta rinchiuso proprio nel padiglione che ospita i Chille!), al pittore Fuad, e ancora dal fotografo Paolo Lauri ai musicisti Fabio Balzano, Mike Ballini, La mia s’ignora e di tanti altri che si stanno aggiungendo in queste ore. Naturalmente non mancheranno i Chille, con uno specifico omaggio a Dino Campana di Matteo Pecorini e Sissi Abbondanza. Ma vanno soprattutto segnalate le esposizioni, allestite per l’occasione: dalla grande Scultura autoritratto di Venturino Venturi e dai disegni, tutti realizzati a San Salvi durante il suo internamento ai libri e foto storiche provenienti dall’attuale Biblioteca Chiarugi, per finire con i primi tesori ritrovati nel Parco dall’Associazione Space-MetalDetector. Sarà allestito lo spazio gioco Tutti i colori del Parco per i bambini e ragazzi fino…a 99 anni. Per la sopravvivenza…provvederanno Il Panino Tondo e il Bar Closer.
L’ingresso è libero, si consiglia la prenotazione, telefonando allo 055 6236195 – 335 6270739 o per mail a info@chille.it. Nell’occasione, sarà avviata una prima raccolta di firme di adesione al progetto.