Dissacrante, coraggioso, visionario. Un artista che non si ferma alla superficie delle cose, ma le indaga e le reinterpreta attraverso i suoi lavori, sempre in prima fila nel difendere diritti umani e libertà d'espressione. È
Ai Weiwei, uno dei più celebri e influenti artisti contemporanei, al quale
Palazzo Strozzi dedicherà
dal 23 settembre 2016 al 22 gennaio 2017 la prima grande retrospettiva italiana dal titolo
"Ai Weiwei. Libero".Curata da
Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra offrirà l'occasione unica per immergersi nel mondo dell'artista e attivista politico cinese: un'esperienza inedita per i visitatori, dal momento che il palazzo verrà utilizzato per la prima volta come
spazio espositario unitario, coinvolgendo
facciate, cortile, Piano Nobile e Strozzina, sia con le
opere più iconiche dell'artista che con
nuove produzioni 'site specific'."Sarà l'evento di punta della Fondazione Palazzo Strozzi - ha dichiarato il
sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella -
che farà del settembre 2016 il mese della grande arte contemporanea". Questa mostra, come affermato dal sindaco, andrà quindi a confermare la vocazione di Firenze quale
"città del passato, ma capace al tempo stesso di giocare un ruolo dirompente nella contemporaneità". Proprio Nardella, assieme ad Arturo Galansino e al
presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari, ha svelato in
anteprima nella
Sala d'Arme di Palazzo Vecchio il
rendering di una delle nuove grandi installazioni create dall'artista per Firenze: si tratta di "
Reframe (Nuova cornice)" che sarà visibile su due facciate dell'edificio grazie al fondamentale contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni saranno
ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi per smuovere le coscienze di fronte ai destini dei
profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo. Tema molto caro a Weiwei, che recentemente ha fatto parlare di sè per le installazioni alla Konzerthaus di Berlino poi al Castello di Belvedere a Vienna, dove ha utilizzato migliaia di giubbotti di salvataggio con lo scopo di lanciare un messaggio contro le politiche europee sui migranti.
Con questa installazione, come sottolineato da Nardella, Firenze conferma un'altra sua importante vocazione, quella di
"città da sempre legata e attenta ai grandi temi - e ha aggiunto -
Mai chiudere gli occhi di fronte alle tragedie umane: se ci voltiamo dall'altra parte, commettiamo il più grosso degli errori". Una linea condivisa pienamente con Weiwei, le cui opere sono sempre pregne di
impegno civile, di
denuncia contro ingiustizie e violazioni di diritti umani. Non sarà da meno, quindi, "Reframe": le leggere imbarcazioni sulla facciata rinascimentale di Palazzo Strozzi rimandano, infatti, alle fragili strutture a cui i rifugiati sono costretti ad aggrapparsi in mare ed evocano, al contempo, come i migranti tentino di innestare se stessi in un luogo altro e sconosciuto quale è l'Europa.
A spiegare ancora meglio il significato della sua opera è lo stesso Ai Weiwei che, attraverso un
videomessaggio, ha espresso la sua emozione nel tenere una mostra a Firenze, nell'avere l'opportunità di collegare, attraverso le sue opere, la grande tradizione italiana alla contemporaneità: "
l'opera per la facciata tocca un problema attuale, quello dei rifugiati, un tema fondamentale dell'attualità del mondo e dell'Europa di oggi - e ha proseguito -
Penso sia una grande opportunità dare una nuova cornice (Reframe, appunto)
, un nuovo punto di vista su questo tema, fornire un nuovo modo di comprendere quello che sta succedendo. L'opera diviene un grande annuncio per la mostra: dare una forte identità a quello che crediamo, sostenere l'uomo e i diritti umani".
Molto soddisfatto Arturo Galansino, che ha parlato di "Ai Weiwei. Libero", come di una "
mostra completa, capace di ripercorrere i 30 anni di carriera dell'artista. Una mostra - ha aggiunto - c
he si inscrive perfettamente nella tendenza di Firenze quale capitale moderna che produce cultura". Come annunciato sempre da Galansino,
Ai Weiwei sarà presente all'inaugurazione della mostra a settembre che non si limiterà, però, a coinvolgere solo Palazzo Strozzi: sono previste
installazioni anche al Mercato Centrale e alla Galleria degli Uffizi, oltre che in altre location fuori Firenze.
Per maggiori informazioni:
www.palazzostrozzi.orgdi Alessandra Toni