Ritorna dal 1° al 6 settembre, l’attesissima 3a edizione di "Storie Differenti - Different Stories", il festival internazionale di storytelling e dintorni prodotto da Chille de la balanza a San Salvi, l’ex-città manicomio di Firenze.
Il programma di quest’anno, particolarmente ricco nonostante un drastico taglio del contributo comunale parzialmente recuperato grazie ad un crowdfunding popolare, è dedicato a Mario Dondero, leggenda del fotogiornalismo mondiale scomparso lo scorso mese di dicembre, amico personale dei Chille e… innamorato del progetto San Salvi!
In arrivo narratori di diversi linguaggi: dalla musica alla poesia, dal teatro allo storytelling, con in più una emozionante presenza di pittura art-brut. Il costo di partecipazione agli spettacoli (incontri, proiezioni di film ed esposizioni sono ad ingresso libero) è molto contenuto: 8 €, con un abbonamento per l’intero festival a soli 20€! Tante le presenze con il racconto di storie davvero…differenti.
Si parte giovedì 1° settembre alle ore 17.00 con il vernissage della mostra firmata dalla Tinaia, storico centro di attività espressive nato nel manicomio di San Salvi nel 1975 e che vanta prestigiose presenze in gallerie e centri di tutto il mondo. L’esposizione, intitolata “Storie di donne. Racconti da la Tinaia”, raccoglie disegni e dipinti di Giuseppina Pastore, Franca Settembrini, Nara Degli'Innocenti, Laura Nutini, accomunando al femminile Artiste del gruppo storico con nuove presenze.
Hanno origine nello spazio Tinaia i racconti che fluiscono dalle opere delle quattro Artisite; uno spazio dentro la storia della città il laboratorio artistico di San Salvi, che interseca biografie, cultura, arte. Uno spazio che (con) tiene il tempo trasformandolo in tempo vissuto, in esperienza, in relazione, quindi in narrazione possibile. L’allestimento della mostra è a cura de la Tinaia in collaborazione con Laura Figuccia.
In immediata successione, sempre giovedì 1° settembre alle ore 18. 00 ci sarà “Per l’amor dei poeti”: incontro con Monika Antes, studiosa tedesca da molti anni impegnata sull’impossibile ma necessario incontro/amore tra il poeta Dino Campana e Sibilla Aleramo.
Alle ore 19 Raccontar storie, storytelling collettivo. Mangiando e bevendo, tutti potranno liberamente raccontar storie: non personali storie di vita, si raccomandano i Chille, ma fatti tramandati di padre in figlio tra realtà e leggende, di campagna o città, della nostra tradizione o di altre culture. Un evento libero e gratuito: è prevista la partecipazione anche di alcuni giovani migranti con racconti in italiano o nella loro lingua d’origine. “Raccontar storie” sarà riproposto domenica 4 alle ore 18 e martedì 6 settembre alle ore 19.
Alle ore 21, il palco centrale dell’Estate a San Salvi ospita il concerto “Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana”: cioè, la messa in musica di alcuni dei più intensi poemi dei Canti orfici del poeta di Marradi. Larocca lo fa senza toccare i versi originali, componendo personalmente la musica, con arrangiamenti affidati a Riccardo Tesi, maestro dell’organetto diatonico e punta internazionale della world music. La presenza di Antonio Gramentieri dei Sacri cuori è un ulteriore valore aggiunto di una serata assolutamente da non perdere.
“Un mistero” con presenze e riconoscimenti anche internazionali: tra i tanti, Premio Lunezia e concerto a Barcellona. Il risultato del lavoro di Larocca è affascinante: arrangiamenti essenziali, perfetta l’interazione tra l’organetto di Tesi e le chitarre di Antonio Gramentieri; stilisticamente si presenta vario: si va dalla waitsiana “La petite promenade du poète” ai melodiosi ricami dell’organetto in “Une femme qui passe”; dal rock elettrico di “Batte botte” alla struggente voce e chitarra acustica de “La sera di fiera”.
Sul palco con Larocca, Tesi e Gramentieri, Diego Sapignoli alla batteria e percussioni e Gianfilippo Boni alle tastiere e pianoforte. In sala lo straordinario ed imperdibile live painting di Enrico Pantani. Davvero uno special-event da non perdere! Posti limitati: è necessaria una tempestiva prenotazione.
Venerdì 2 settembre, sempre alle ore 21 (tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21) i Chille de la balanza presentano Claudio Ascoli in un emozionante evento sempre nel segno di Campana “Vieni a vedermi, tuo Dino”: titolo preso dall’ultima lettera scritta dal poeta al primo piano del padiglione che ospita i Chille: “Cara, se credi che abbia sofferto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta della mia vita. Vieni a vedermi, ti prego… tuo Dino”. Sibilla Aleramo non rispose e quest’ultimo, definitivo rifiuto fece precipitare il poeta in un quasi assoluto silenzio. “Vieni a vedermi” è un evento storico nella teatrografia dei Chille, presentato con successo anche a Parigi e Bruxelles. In quest’edizione il numero degli spettatori è limitatissimo: Ascoli li accoglie sul palco, come a vivere insieme l’emozionante percorso creativo che nasce momento dopo momento incontrando Campana.
Sabato 3 settembre, è di scena il Teatro Periferico di Cassano Valcuvia (Varese) con “Boccaperta” di Tommaso Urselli, in scena Dario Villa, regia di Paola Manfredi. Un ragazzo con la vocazione al trasformismo gioca a mettere in scena la propria famiglia, particolari personaggi e alcuni episodi caratteristici di chi cresce in provincia. E lo fa raccontando le sue dis-avventure al suo principale confidente, punto di riferimento, nonché supereroe preferito: l’amico immaginario. Ne nasce un “monologo di formazione” a più voci. Un personalissimo teatrino alla fine del quale riuscirà a conquistare un paio di jeans, sempre desiderati, proprio grazie all’aiuto dell’amico immaginario… poco prima che questi sparisca per sempre.
Domenica 4 settembre, in scena i Chille con “Non si raccontano barzellette sui matti”, di e con Sissi Abbondanza, prima assoluta. Una narrazione liberamente ispirata ad una delle figure storiche tra gli artisti de La Tinaia, quella Giusi Pastore alla quale Sissi è stata legata da una sincera e profonda amicizia e che, con mille smorfie, ammoniva tutti gli interlocutori che incontrava… a non raccontare barzellette sui matti! Sissi incontra Giusi al suo ingresso a San Salvi: siamo nel 1997, I Chille stanno mettendo in scena il “Van Gogh” di Artaud e lo realizzano proprio nella residenza degli Artisti della Tinaia, che poi è l’attuale sede della compagnia. Nell’evento, Sissi, in forma teatrale, si suicida replica dopo replica. E Giusi, affettuosamente, la rimprovera: “Tu non puoi morire tutte le sere, è troppo doloroso. Diglielo a Chille: se non hai il coraggio, glielo dico io!” Sissi ricorda i tanti incontri, le lezioni di vita, contrappunta una storia esemplare con versi di Amelia Rosselli e di Patrizia Cavalli: “Com’era dolce ieri immaginarmi albero!” e infine ritrova il sorriso con una delle barzellette sui matti che Giusi amava tanto… chiedendo però di non raccontarle “perché quelli si offendono!”
Lunedì 5 settembre la storica compagnia teatrale il Melarancio di Cuneo presenta “Viaggio ad Auschwitz a/r” di e con Gimmi Basilotta, regia di Luciano Nattino. Lo spettacolo è la storia del lungo cammino che ha ripercorso il viaggio di deportazione di ventisei ebrei catturati in provincia di Cuneo: “… quando sono tornato a casa, tutti mi guardavano come fossi un eroe e anch’io, un poco, mi sentivo un eroe per quello che avevo fatto; così ho pensato: ‹‹guarda quanto poco ci vuole oggigiorno per essere un eroe: basta mettere un piede davanti all’altro per duemilioni e quattrocentomila volte e la cosa è fatta››
L’ultimo giorno è …nel segno di Mario Dondero. Martedì 6 settembre sarà infatti proiettato il film-documentario di Marco Cruciani “Calma e gesso. In viaggio con Mario Dondero.”
Cruciani ha trascorso 5 anni al fianco di Dondero, ha vissuto con lui momenti di vita quotidiana, periodi di ricerca ed eventi importanti come mostre, conferenze e premiazioni. Ha raccolto le testimonianze dei suoi amici e colleghi, da Ermanno Rea a Corrado Stajano, da Uliano Lucas a Berengo Gardin, fino al cantautore Vinicio Capossela. Incline all’avventura ma schivo, Dondero ha vissuto in prima persona le principali vicende nazionali e internazionali di politica, cultura e arte, dagli anni ’50 ai giorni nostri. Col suo sguardo discreto, ha narrato storie di luoghi, di donne e di uomini, sempre preferendo il vero al sensazionalismo. Frequentatore del Bar Jamaica di Milano, storico ritrovo di intellettuali e artisti – del calibro di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Ernest Hemingway e Dario Fo –, si è spostato nel 1955 a Parigi, avviando le collaborazioni con testate prestigiose quali L’Espresso, Le Monde e Le Nouvel Observateur, che pubblicò nel 1959 una delle sue foto più famose, quella scattata al gruppo letterario Nouveau Roman, che vantava tra i componenti il futuro Premio Nobel Samuel Beckett. Attratto dal continente africano, vi ha realizzato molti reportage fotografici. Tra i lavori più apprezzati, anche quello in cui ha documentato l’impegno dei medici di Emergency in Afghanistan. Lunga e fervida l’amicizia dei Chille con Mario: all’inizio degli anni ’80 a Parigi, e successivamente in progetti su Pavese, Pasolini e infine a San Salvi nella LRAC, Libera Repubblica delle Arti e delle Culture. L’ingresso alla proiezione di “Calma e gesso” è libero.
Per informazioni e prenotazioni, assolutamente consigliate dato il limitato numero di posti disponibili: tel. 055 623195, info@chille.it, www.chille.it