Prime mondiali,
ospiti d'eccezione del calibro di
Michael Nyman,
musica contemporanea e
arte visiva che si intrecciano in luoghi suggestivi della città:
dal 14 al 30 settembre torna
"Firenze Suona Contemporanea", il festival internazionale diretto dal compositore italo-americano
Andrea Cavallari e giunto quest'anno alla sua
nona edizione"Questo festival fa ormai parte della storia della nostra Estate Fiorentina, dimostrandosi capace di rinnovarsi anno dopo anno - ha dichiarato durante la presentazione in Palazzo Vecchio
Tommaso Sacchi, curatore artistico della rassegna estiva del Comune di Firenze. Il festival è di fatti diventato un punto di riferimento per l'offerta culturale della città, grazie alle peculiarità che lo contraddistinguono da sempre: l'essere un festival di produzioni, con un'altissima percentuale di prime mondiali in cartellone, e la sua capacità di generare incontri inediti tra discipline differenti. Come suggerisce lo stesso titolo della rassegna, "
Il suono nel gesto", l'intento di Firenze Suona Contemporanea è porre al centro la
multimedialità, accompagnando il pubblico su sentieri poco battuti,
"evocare più sensi, linguaggi e modalità espressive, proporre un ascolto a più dimensioni che siano capaci di trovare il loro punto focale proprio nel festival", ha aggiunto Sacchi. Eventi che unendo concerti ad esposizioni artistiche, saranno in grado di sperimentare nuove forme di accompagnamento fra musica e immagine che quest'anno potranno contare su scenografie straordinarie e insolite, luoghi storici e spazi museali della città come il
Tepidarium del Roster, il Museo Novecento, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e Le Murate.La nona edizione di Firenze Suona Contemporanea avrà inizio il
14 settembre alle ore 21.00 con un'
anteprima internazionale: un video-concerto che vedrà l'ensemble austriaco
Klangforum Wien (per la prima volta a Firenze, come sottolineato dal direttore del festival Andrea Cavallari) e il soprano Giulia Peri interpretare
"Fallen Falls", un'opera video di
Erwin Wurm commissionata all'artista da Firenze Suona Contemporanea. Si tratta di un progetto attorno al tema della leggerezza, concepito ai limiti del movimento per accompagnarsi alla musica, a sua volta ai limiti del suono, realizzata da Andrea Cavallari. La serata inaugurale proseguirà con
"Vortex Temporum" del compositore francese
Gerard Grisey, capolavoro dai contorni netti e dalle sottigliezze ipnotizzanti, e con
"Intorno al bianco", prima mondiale realizzata dal compositore austriaco
Beat Furrer, fondatore e direttore dei Klangforum, appositamente per il festival.
Firenze Suona Contemporanea prosegue il
17 settembre alle
Murate. Progetti Arte Contemporanea con la musica contemplativa di
Morton Feldman "For Philip Guston", opera per pianoforte, celesta, flauti e percussioni. Si tratta di una performance di quattro ore e mezza
"dove il pubblico sarà libero di entrare e uscire, decidere il proprio tempo in autonomia", ha spiegato Cavallari; un'opera colossale, quindi, che se da un lato costringe FLAME Ensemble a un concerto di lunga durata, dall'altro permette al pubblico di ribellarsi al proprio ruolo di ascoltatore passivo, proprio come nelle intenzioni del compositore americano, seduto di fronte a un quadro e libero di far vagare lo sguardo.
Il
18 settembre si rinnova il legame con il
Museo del Novecento per un
omaggio a Luigi Nono: alle ore 18.00
Roberto Fabbriciani e Giuliano Scabia raccontano la loro esperienza con il compositore veneziano, mentre alle 21.00 andrà in scena un
concerto, pensato come retrospettiva su Luigi Nono, per indagarne la poetica, fra sperimentazione e fragilità. Due frammenti di opere, da "Das atmende Klarsein (il respiro della chiarezza)", e da "La Fabbrica Illuminata", incorniciano il capolavoro per pianoforte e nastro magnetico dedicato a Pollini "...sofferte onde serene...," descrivendo un panorama estetico che oscilla fra l'ispirazione dettata dalla riflessione politica e quella nata dalla meditazione spirituale.
Il
20 settembre Firenze Suona Contemporanea proporrà uno degli eventi di punta della sua nona edizione, un'altra eccezionale prima mondiale: alle ore 21.00 la
Sala d’Arme di Palazzo Vecchio ospiterà
"WAR WORK: 8 Songs with Film" di Michael Nyman che ne realizzerà dal vivo la colonna sonora. WAR WORK è un’installazione formata da una serie di video basati su materiali d’archivio della Grande Guerra: le immagini dei corpi straziati dei soldati, girate in Gran Bretagna, Francia e Germania, si alternano ai filmati fanatici della campagna di reclutamento, a immagini del movimento Dadaista e a testi di poeti espressionisti. Si tratta di una nuova versione di questo lavoro, creata appositamente per la Sala d'Arme in una forma inedita a sette schermi. Le 8 Songs formano un ciclo di melodie che si ispirano a una serie di componimenti del poeta francese Gaston de Ruyter dal titolo "Chansons vieilles sur d'autres airs", ovvero Vecchie canzoni su altre arie. Vi sono compresi testi di poeti della Prima guerra mondiale, tra cui David Bomberg, Isaac Rosenberg e Alfred Lichtenstein. Questo “film con musica” ricorda le sonorizzazioni di film muti già realizzati da Nyman e, da un punto di vista tematico, è legato ad alcune sue opere che hanno una prospettiva utilitaristica sul corpo, come L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello e Facing Goya. L’installazione video sarà poi visibile al pubblico dal 21 al 23 settembre.
Il
21 settembre torneremo al
Museo Novecento per
"Electronics & Flutes", proseguendo il dialogo fra la dimensione acustica e quella elettronica. Interprete magistrale di questo appuntamento è
Michele Marasco, primo flauto dell'ORT e solista nelle più importanti sale da concerto in Europa e in America, accompagnato dai giovani flautisti Rebecca Asso e Francesco Gatti e da Michele Greco all'elettronica. In programma titoli che, non a caso, evocano le nuove estetiche del flauto, proponendo uno strumento classico in modo completamente nuovo.
Il
23 Settembre, sempre al
Museo Novecento, concerto per soprano e pianoforte affidato alla voce del soprano lettone
Karina Oganjan e alle mani della pianista e compositrice
Luisa Valeria Carpignano. Un’occasione unica per ascoltare un repertorio vocale in sei diverse lingue (fra cui russo, ungherese e armeno). Dal 24 (vernissage alle 18.00) fino al 28 settembre, alle
Murate. Progetti Arte Contemporanea, sarà visibile l’installazione video
"Inspector Sorrow" della giovanissima video-artista iraniana
Negin Sharifzadeh. Il festival si chiude il
29 Settembre nel
Semiottagono delle Murate con l'ultima prima mondiale
: "La pazza della porta accanto", una produzione italo-inglese dedicata alla vita e alle vicende travagliate della poetessa milanese
Alda Merini. Uno spettacolo di teatro e musica, altamente sperimentale, ispirato all'omonimo libero; un lavoro che va ad indagare i vari aspetti della follia, ripercorre la tragica esperienza del manicomio (fino all'elettroshock), gli amori e gli affetti vissuti dalla poetessa. Sono previste due repliche, con un massimo di 40 spettatori l'una, perchè come spiegato da Cavallari,
"si tratta di uno spettacolo molto intimo, dove il pubblico si troverà direttamente coinvolto, vicino all'azione teatrale"; in scena il talento dell'artista Alwynne Pritchard, le musiche di Andrea Cavallari e il supporto di Michele Greco all'elettronica.
Tutti gli spettacoli di Firenze Suona Contemporanea sono ad
ingresso libero con prenotazione obbligatoria. Per conoscere il programma nel dettaglio:
www.firenzesuonacontemporanea.it -
www.estatefiorentina.it di Alessandra Toni