Migliaia di mattoncini LEGO a Palazzo Strozzi, grazie al lavoro degli studenti dell’
Accademia delle Belle Arti di Firenze, si trasformano in opere d’arte per dar vita a quattro ritratti di dissidenti della storia fiorentina: Dante Alighieri, Filippo Strozzi, Giovanni Savonarola e Galileo Galilei.
“Una nuova opera che entrerà a far parte della mostra ‘Ai Weiwei.Libero’ che dal 23 settembre sarà inaugurata presso Palazzo Strozzi- ha dichiarato
Arturo Galansino, Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi-
Si tratta di quattro autoritratti in LEGO, realizzati sulla base del progetto dell’artista cinese, dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti. Che hanno lavorato per giorni nelle nostre sale portando nelle stesse la vita”.
“Ci occupiamo del saper fare nelle nostre aule- ha continuato da
Eugenio Cecioni, Direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze-
ma il saper essere, come spesso ripeto, viene dal campo per ciò, questa esperienza è stata così importante”.La Fondazione Strozzi, complice la collaborazione con la
Regione Toscana, torna a presentarsi al pubblico con un duplice volto: da un lato quello di realtà museale capace di conservare nelle sue sale opere di valore inestimabile, appartenenti a secoli e correnti diverse, dall’altra quello di fucina artistica, dando la possibilità a giovani talenti di esibirsi e toccare con mano tutto quello che si cela dietro al ‘mestiere dell’arte’. Questa volta, per raggiungere questa missione, ha aperto le sue porte ad alcuni giovani studenti di una delle più celebri Accademie italiane, offrendogli un percorso formativo alternativo rispetto a quello puramente didattico che li ha portati a mettere in gioco tutte le abilità apprese tra i banchi di scuola ed a confrontarsi con uno degli artisti più famosi della scena contemporanea:
Ai Weiwei.
Il suo estro, nato in Cina nel 1957, ha fatto ben presto il giro del mondo, sospinto dalla forza di una personalità capace di trasformare in opere ed istallazioni i piccoli ed i grandi problemi che attanagliano la società moderna: dal terremoto che nel 2008 colpì il Sichuan, ai soprusi compiuti dal regime politico cinese a cui si oppone con tutte finendo perfino in carcere. Adesso, tornato "Libero”, a Firenze si getterà una nuova avventura per dar vita ad una mostra che, rompendo i vincoli spazio temporali, invaderà Palazzo Strozzi nel suo complesso, dalla facciata, al cortile fino alla Strozzina, dove tradizione e modernità si troveranno a dialogare tra loro e riflettere per trovare nuove suggestioni.
Il percorso espositivo ideato per l’occasione, non si limiterà dunque a ripercorrere la storia dell’artista, ma punterà a ‘generare cultura’ e portare avanti la ricerca che di fatto, vista la presenza degli studenti, si sposterà dalla scuola per entrare in maniera stabile, all’interno di un museo e di una raccolta, “I dissidenti della Storia”, che Ai Weiwei porta da anni in giro per tutto il continente. Spetterà proprio alle opere di questi giovani alunni raccontare al mondo in chiave pop, le vicende di Dante, l’esiliato per eccellenza della letteratura italiana, Filippo Strozzi, bandito per venti anni dai Medici dalla Città, Girolamo Savonarola, il predicatore giustiziato per la sua opposizione al regime politico ed ecclesiastico dell’epoca e Galileo Galilei, incarcerato e processato per aver difeso le proprie idee.
Per ammirare dal vivo i nuovi capolavori basterà visitare "Ai Weiwei.Libero", la nuova mostra in programma dal 23 settembre al 22 gennaio 2017.Per maggiori informazioni:
www.palazzostrozzi.org